Venezia 73. Il regista ‘shakespeariano’ Sam Mendes presidente di giuria.

La 73a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – che si svolgerà dal 31 agosto al 10 settembre prossimi – sta scoprendo pian piano i suoi veli: è da poco stato designato, infatti, il nome del Presidente della Giuria Internazionale dei film in concorso.

Si tratta del regista britannico di grande successo e pari talento Sam Mendes che avrà il compito di assegnare il Leone d’oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali. La decisione, come di consueto, è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera.

Sam Mendes. Foto Rankin.

Sam Mendes, nato a Reading, in Inghilterra, nel 1965, ha mostrato le sue eccellenze fin da giovane: ha esordito nella regia nel 1999 con il suo primo film, American Beauty che nel 2000 ha vinto ben cinque Oscar (tra cui miglior regia e miglior film), nonché il Golden Globe e il Directors’ Guild Award. Ha poi diretto: Era mio padre (2002) con Tom Hanks, Paul Newman e Jude Law, che debuttò alla Mostra di Venezia e vinse l’Oscar per la migliore fotografia; Jarhead (2005) con Jake Gyllenhaal e Jamie Foxx; Revolutionary Road (2008) con Leonardo Di Caprio e Kate Winslet; American Life (2009); Skyfall (2012), vincitore di due Oscar e due BAFTA; e Spectre (2015) con Daniel Craig.

Sam Mendes, ha esordito nel 1988 come regista di teatro: si è imposto, sin dal suo debutto, come una delle figure di maggior spicco nel panorama teatrale anglosassone, vincendo numerosi premi.

All’età di 24 anni è diventato il primo direttore artistico del Minerva Theatre a Chichester in Inghilterra. A 27 anni ha fondato il Donmar Warehouse a Londra, che ha guidato per dieci anni, dove ha messo in scena molti spettacoli, tra cui Assassins, Translations, Glengarry Glen Ross, dal grande David Mamet, Company, The Glass Menagerie, da Tennessee Williams, Habeas Corpus, Zio Vania, da Cechov, e La dodicesima notte. Oggi il Donmar Warehouse è uno dei principali teatri al mondo.

Mendes – è giusto ricordarlo in quest’anno in cui ricorre il 4° centenario dalla scomparsa del Bardoha diretto per la Royal Shakespeare Company, Troilo e Cressida con Ralph Fiennes, Riccardo III, La tempesta e The Alchemist e per il National Theatre, The Sea con Judi Dench, The Birthday Party, The Rise and Fall of Little Voice, Otello e Re Lear.

Nel 2009 Mendes ha fondato il Bridge Project, una compagnia teatrale fra Europa e America, per la quale ha messo in scena ancora l’amatissimo Shakespeare ed il suo Racconto d’inverno con Ethan Hawke, La tempesta, Come vi piace e Riccardo III con Kevin Spacey.

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La sua vocazione per un teatro e un cinema personaliha dichiarato il direttore della Mostra Alberto Barberaunita alla ricerca di modalità di comunicazione con porzioni sempre più ampie di spettatori, trova in Sam Mendes una sintesi particolarmente efficace e convincente. Le sue messe in scena, che siano destinate alle tavole dei teatri o al buio delle sale cinematografiche, hanno il merito di saper conciliare le aspettative dei critici più esigenti con i gusti di un pubblico vastissimo, che sembra non conoscere confini geografici e culturali”.

E’ un onore essere stato chiamato da Alberto a guidare la Giuria internazionale di Venezia 73ha dichiarato da parte sua MendesHo sempre avuto un forte legame con Venezia. Da studente ho lavorato per tre mesi alla Peggy Guggenheim Collection nel lontano 1984 e il mio più bel ricordo di un festival fu il lancio di Road to perdition – Era mio padre a Venezia, nel 2002.

Sono felicissimo di tornare al Lido quest’anno per dare il benvenuto a tanti talenti del cinema internazionale”.

Maria Cristina Nascosi Sandri

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Maria Cristina Nascosi Sandri
Di Ferrara, giornalista pubblicista, critico letterario, cinematografico ed artistico. Collabora da parecchi anni con quotidiani nazionali, periodici specialistici e non, su carta e on line, anche esteri come Altritaliani. Dopo la laurea in Lettere Moderne, conseguita presso l’Università degli Studi di Ferrara, si è dedicata per un po’ alla scuola dove ha svolto attività anche come traduttrice, oltreché docente. Da anni si dedica con passione allo studio, alla ricerca ed alla conservazione della lingua, della cultura e della civiltà dialettale di Ferrara, mantenendo lo stesso interesse per quelle italiana, latina ed inglese, già approfondito dai tempi dell’università, insieme con quello per l’arte, il teatro ed il cinema. Al suo attivo centinaia di articoli e recensioni, e qualche decina di libri sulle discipline di cui sopra, tra cui un'intera collana multilingue sulla propria lingua materna.

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