2. Chi siamo. Mini manifesto.

LesOtherItalianos

ALTRITALIANI.NET

Nunsosearivoaccapimme, il « nostro » mini-manifesto.

Gli Altritaliani sono un disagio geografico : sono gli italiani altri che hanno emigrato, in Francia, ma anche in Argentina e Uruguay, in Canada e negli Stati Uniti, in Australia, e anche altrove, da qualche mese o da molte generazioni.

Gli Altritaliani sono un disagio culturale e politico : sono gli italiani che vivono fuori, lontano dall’Italia, ma la guardano, chi di più chi di meno. E tutti almeno un po’ chiedendosi : che succede laggiù ?

Gli Altritaliani sono una realtà geografica e culturale, o politica, nel senso nobile, una sorta di comunità transnazionale che pensa e fa, dando vita a mille diverse attività.

Gli Altritaliani sono tanti modi diversi di far vivere l’italiano, che è la loro lingua madre, o lo è stata, e che comunque sempre, anche se in modi e gradi diversi, hanno sfondato e arricchito, mischiandola con le altre lingue gentili nel mondo. Nel loro italiano ritroviamo a volte il francese (Les), o l’inglese (Other), e lo spagnolo (Italianos).

Gli Altritaliani sono anche gli italiani che vivono in Italia, ma sono altrove, a disagio e poco noti nell’Italia di Bossi e Berlusconi. Ma anche loro spesso attivi – e che spesso sognano di scappare.

Gli Altritaliani sono quelli che, dentro o fuori dall’Italia, faticano a credere che Borghezio e Raffaello siano nati nello stesso paese.

Gli Altritaliani amano la transcultura.

Gli Altritaliani sono anche tutti quelli che, non italiani, sono interessati alla « nostra » (virgolette !) cultura, e a questo modo bastardo, meticcio, d’intenderla. E che hanno voglia di esprimersi e intervenire in questo sito, in italiano ma anche appunto in francese, in inglese o in spagnolo : è aperto a tutti quanti… Viva la libertà !

Gli Altritaliani infine sono un’associazione culturale senza scopo di lucro. Ne fanno parte tre altri italiani concreti, Arabis, Nicolathos e Evolena, che nati a Napoli, Ginevra e a Roma, o forse a Palermo, sono vissuti a New York, a Montréal, a Montevideo, per oggi vivere a Parigi, e che fra una chiacchiera e un’altra hanno pensato che questo sito si poteva fare. Si doveva.

Eccolo.

(Arabis)

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