“Sarà”. Verso il Natale. Poetica di Gabriele De Masi.

Si intitola “Sarà” il componimento natalizio del poeta irpino Gabriele De Masi. Auguri dal cuore, versi profondi come nel suo stile, riflessi fra arie gozzaniane e vagamente di respiro dal Montale degli “Ossi di seppia”. Segue « La guerra è finita » che vuole essere un fiore, da parte di tutti gli sportivi e non, sulla tomba di Diego Maradona e Paolo Rossi.

Sarà

Chagall

Sveleremo di nuovo i volti,
sinceri al sole e alla vita,
nei bar, nelle piazze e per le vie,
nelle chiese, nei quartieri,
che ci hanno visti assenti.
Sarà, il sorriso nuovo,
saluto rinato d’accoglienza
e la parola chiara, invito,
ad essere amici più di prima.
I sommi altari del  cuore,
cessato il viola del lutto,
riaccenderanno di antiche
fiamme, le lampade votive
a ringraziamento.

Gabriele De Masi
(Dicembre, 2020)

I sommi altari del cuore, le vette che non toccammo, i mari che non navigammo: questo terribile momento che tutti tiene reclusi, e fuori non lascia scampo, per paura. Clima di guerra. Eppure è dentro che la sua poesia ambisce a ridarci forza. Quel « sarà » è palpabile nel profondo di ciascuno e nel contesto in cui si vive.

L’angelo di un film di Frank Capra toccherà pure noi, sulla spalla, d’improvviso, il saluto nuovo di un Bambino che rinascerà in quella speranza imperterrita.
Gabriele De Masi ci apre, pur nel dolore, la speranza, la vicinanza, il senso profondo di appartenenza che nella Festa dovrà essere più nostra.
(di Armando Lostaglio)



 

♥♥♥ Aggiungiamo un’altra poesia di Gabriele De Masi arrivata tardi alla redazione. Il nostro autore ci teneva a condividere il suo stato d’animo, raccontato in pochi versi, sulla dipartita di Diego Armando Maradona e Paolo Rossi, due dei più grandi atleti della storia del calcio. Parole sgorgate spontaneamente e prepotentemente dall’animo.
« La guerra è finita« , scrive De Masi, vuole essere un fiore, da parte di tutti gli sportivi e non, sulla tomba di Diego e Paolo.

La guerra è finita (a Diego e Paolo)

Suona il silenzio la ritirata,
cala la luce sulla scena,
nell’aria spenta la sera
chiama a parole sommesse
di tromba chi scomparso è,
caduto, eroi perduti, figure
di casa, eco di nomi
che non si cancellano,
gridati nel boato di stadio,
fervore di braccia al cielo.
Punta di lancia, lampo
di tocco, palla nel sacco.
Oltre la classe, il sogno.

Gabriele De Masi
(dicembre 2020)

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