Dal CineClub Vittorio De Sica-Cinit: il Cinema e la sua cultura non possono fermarsi.

Intervista ad Armando Lostaglio, Presidente del CineClub Vittorio De Sica–Cinit a Rionero in Vulture (Basilicata) e fedele collaboratore di Altritaliani.net a Parigi sul dinamismo e le numerose attività dell’associazione nell’ambito cinematografico.

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Sarà probabilmente il più longevo in regione il CineClub Vittorio De Sica-Cinit, che ha sede a Rionero in Vulture. L’Associazione di cultura cinematografica opera non solo sul territorio regionale ma anche in Italia, ed ha rapporti esteri con Parigi, Locarno, e persino in Australia, ottenendo appassionanti effetti che coinvolgono diverse attività culturali. Una quarantina gli eventi di Cinema realizzati ogni anno dal De Sica. E in questi primi mesi dell’anno, prima che le attività si bloccassero per l’emergenza sanitaria, aveva già posto in essere e programmate numerose attività.

Ne parliamo con il fondatore Armando Lostaglio, critico di Cinema e da alcuni anni presidente dell’Associazione, costituita 26 anni fa insieme ad un gruppo di appassionati (un avvocato, una architetto, uno psichiatra) quando il Cinema Vorrasi di Rionero (chiuso da un decennio) era il fulcro delle proiezioni e dei seminari anche con le scuole. Lì, e non solo, il De Sica ha portato oltre 400 film d’autore molti di essi rari, ha ospitato in questi anni una cinquantina fra attori, registi, critici, produttori, a stretto contatto con il pubblico, esperienza originale per quegli anni: da Tinto Brass a Citto Maselli, da Gigi Magni a Michele Placido, e giovani registi come Winspeare, Scimone e Sframeli, Mereu e Labate, D’Alatri, Wetzl e molti altri.

Armando Lostaglio, Presidente del Cineclub Vittorio De Sica – Cinit a Rionero in Vulture

Donato Masiello: Cosa avete realizzato in questi ultimi mesi?

Armando Lostaglio: Intanto va detto che da sempre collaboriamo con altre Istituzioni e Associazioni culturali: quest’inverno abbiamo portato a conclusione il corso di cinema al Liceo artistico “C. Levi” dell’IIS “G. Fortunato” di Rionero in Vulture con la dirigente Antonella Ruggeri e l’Associazione Manthano, con una rassegna di sei film sulla Donna nel Cinema lucano. Quindi, sempre in gennaio, abbiamo promosso una breve rassegna con 3 film per celebrare i 100 anni di Federico Fellini: “Amarcord” proiettato nel bel teatro del piccolo Comune di Gallicchio, ed altri due a Rionero con la realizzazione di un video sul Maestro.

D.M.: Altre iniziative di Cinema?

A.L.: Sempre con le scuole abbiamo programmato la proiezione del cortometraggio “La vena giusta del cristallo” sul bullismo, presso l’Istituto Alberghiero di Melfi, con il protagonista Nicola Roppo di Bari. Nonostante la paralisi di ogni attività, il De Sica ha realizzato 7 video di riflessione ed interviste internazionali sulla emergenza sanitaria, con immagini di film storici in rete su TG7Basilicata. Mentre, da domenica 29 marzo e per 20 puntate quotidiane, abbiamo promosso con BWebTV del produttore lucano Gerardo Graziano il Primo Docufestival “I Borghi d’Italia”, grande successo con migliaia di visualizzazioni. Inoltre, abbiamo messo in rete, con migliaia di visualizzazione, il film “STIGE” scritto e diretto da Amila Aliani, sulla violenza di genere; prodotto dal De Sica ed altre associazioni, e già distribuito da Amazon.

D.M.: Quali sono le attività che, pur programmate, non sono state finora realizzate?

A.L.: La XXVI Mostra CinEtica organizzata con il Vescovo di Melfi, Mons. Ciro Fanelli persona di elevata sensibilità religiosa e culturale, e la poetessa carmelitana Cristina di Lagopesole: un ciclo di film sulla Fede, su figure carmelitane, oltre a “Chi è Dio?” film storico restaurato da Cinit – Cineforum Italiano cui ho il privilegio di essere vicepresidente nazionale. Abbiamo redatto le relative brochure e locandine. Ma è per ora solo rinviato. Utile anche il lavoro con il network di festival BasilicataCinema fondato 10 anni fa su indicazione del Mibact.

D.M.: Collaborazioni a tutto campo dunque?

A.L.: Si, anche con il segretario regionale CISL di Basilicata, Enrico Gambardella, abbiamo messo in cantiere a Potenza la proiezione del film di Ken LoachSorry We Missed You” quale base di riflessione su “Il lavoro che cambia, il lavoro che offende, nuove sfide per il sindacato.

D.M.: Mondo del lavoro, scuole, fede, un lavoro coinvolgente, dunque?

A.L.: Sempre con il Vescovo di Melfi Mons. Fanelli avevamo programmato il film “Fratello Sole, Sorella Luna” di Franco Zeffirelli da proiettare nella Casa circondariale di Melfi, (in ricordo del Maestro scomparso), luogo dove abbiamo in passato abbiamo realizzato attività culturali, che necessita di proficua attenzione culturale; e quindi a Gallicchio, con PresenzaEtica, rimane in programma la proiezione del film “Oltre il Giardino” (di Hal Ashby, 1979) per discutere di comunicazione e filosofia.

D.M.: I rapporti vanno anche oltre la nostra regione, parlacene.

A.L.: Il De Sica è da anni invitato a far parte di Giurie in Festival internazionali: dal Montecatini Film Festival diretto da Marcello Zeppi: è quest’anno la 71^ edizione, il Festival più antico in Italia dopo la Mostra di Venezia. Sono stato Presidente della Giuria internazionale del Religion Today Film Festival di Trento (unico italiano) diretto da Andrea Morghen con la regista Lia Beltrami; lì ho pure tenuto un seminario alla facoltà di Sociologia su Cinema e Sud. Mi onoro di far parte della Giuria del Festival “Tulipani di Seta Nera” diretto a Roma da Diego Righini e Paola Tassone, con una appendice alla Mostra di Venezia con il Premio “Sorriso diverso”- Giuria presieduta da Catello Masullo – : una straordinaria esperienza promossa anche da RaiCinema e Università Cerca Lavoro. Inoltre, a Lecce, la Apulia Film Commission lo scorso anno ci ha invitati a commemorare la scomparsa del regista “lucano” Luigi Di Gianni, che nel Salento aveva insegnato e realizzato importanti documentari di Antropologia visiva.

D.M.: Mentre all’estero?

A.L.: Restano efficaci i rapporti con Parigi, mediante il sito culturale Altritaliani (cui collaboro da diversi lustri) che ci invitò 5 anni fa a presentare lì un nostro lavoro “Albe dentro l’imbrunire” sulla terza età. E con il Festival di Locarno, dove una nostra associata è stata premiata con il Premio ISPEC Cultura. E l’Associazione Iraniana di Milano con la quale stiamo promuovendo il primo Nostalgia Film Festival, dedicato al nuovo cinema iraniano, presso il Politecnico.

D.M.: È la Mostra di Venezia uno dei punti qualificanti del CineClub “De Sica”?

A.L.: Certo, per me è la 31^ Mostra che seguo; e portiamo con nostri accrediti Cinit da 22 anni oltre venticinque cinefili (di Rionero e non solo) a stretto contatto con le attività della Mostra. Abbiamo quindi promosso col produttore lucano Gerardo Graziano la presentazione del documentario « Venezia 4 Settembre » diretto e montato da Felice Vino, (prodotto da BWeb-Tv e CineClub De Sica). Il film tratta della trentennale attività svolta dal De Sica proprio durante la Mostra del Cinema più antica del mondo: immagini inedite da noi riprese nei decenni passati con alcuni aneddoti vissuti. Il documentario è un atto d’amore verso il Cinema secondo la personale esperienza, sorta da una idea proprio del produttore Graziano. Il film ha riscosso notevoli consensi, alla presenza dell’assessore alla Cultura della Regione Veneto, Cristiano Corazzari, e del Rettore dell’Università di Venezia IUAV Amerigo Restucci. Ho quindi presentato durante la Mostra il film THE KING OF PAPARAZZI di Giancarlo Scarchilli e Massimo Spada, prodotto da Francesco Di Silvio, originario della nostra regione che opera da anni a Parigi.

D.M.: Il CineClub De Sica sarà a Venezia a settembre?

A.L.: La 77^ Mostra si terrà con le dovute cautele e restrizioni. Speriamo che migliori la situazione sanitaria e potremmo esserci.

Donato Masiello

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