Delphine Bürkli, una sindaca d’eccezione della ‘Mairie du Neuf’ nel centro di Parigi

Strano e assai particolare” è stato definito da Delphine Bürkli il periodo a seguito del quale è stata rieletta Sindaca del 9ème Arrondissement di Parigi, ossia quello centrale tra i più prestigiosi poiché comprende tra l’altro l’Opéra, i Grandi Magazzini (Printemps, Galerie Lafayette, H & M, Zara, ecc.), le sedi principali delle banche e delle assicurazioni, alcuni dei principali teatri, i quartieri turistici di Pigalle e della “piccola Atene” (dallo stile dei palazzi signorili del passato) e, quasi di fronte al suo Municipio, l’Hôtel Drouot (il massimo centro delle aste).

Il periodo è stato così da lei definito a causa del covid19 che ha allungato dal 15 marzo al 28 giugno l’intervallo tra il primo e il secondo turno delle elezioni municipali, durante il quale la vita di tutti è stata imprevedibilmente diversa; ma più “particolare” che “strana” è stata la sua rielezione in quanto in controtendenza con il risultato complessivo de “La République en Marche” per cui era candidata e la cui esponente Agnès Buzyn (assai stimata come medico), in corsa per la poltrona di sindaco di Parigi, ha avuto un risultato deludente di fronte alla vittoria della socialista Anne Hidalgo e la seconda posizione ottenuta dalla candidata de “Les Républicains” Rachida Dati. Per il secondo turno Bürkli non ha voluto né allearsi con la sinistra con l’appoggio a questa di “Europe Écologie les Verts” (vittoriosi nella maggior parte della Francia) né cercare aiuti da “Les Républicains” dai quali proviene, già convinta del suo “score” (44% a fronte rispettivamente del 39% e 17%, con un’astensione del 42% a fronte di quella nazionale del 58%). Un risultato, dunque, in controtendenza non solo con quello di Buzyn (dimessasi da Ministro della Sanità quando il covid19 già circolava, per essere candidata all’ultimo momento in sostituzione di Benjamin Griveaux rovinato dai video di carattere sessuale che lo coinvolgevano, e che a sua volta aveva già sostituito in fretta il Cédric Villani candidato dissidente di “La République en Marche”), in una confusa gestione delle comunali francesi che finanche Macron non è riuscito a controllare. Il successo di Burkli è dunque in controtendenza al successo diretto e altrove e indiretto della Hidalgo sostenuta al secondo turno anche da “Europe Écologie les Verts” (in cambio anche di più piste ciclabili!).

La Burkli sindaca del nono Arr. di Parigi.

Nel 2014 Bürkli (allora 40enne, candidata de “Les Républicains”) era stata eletta sindaca in opposizione ai socialisti che avevano a lungo governato il 9ème, e dal 2015 è consigliere regionale dell’Île-de-France dov’era stata già eletta nella lista della Presidente Valérie Pécresse, allora di “Les Républicains” da cui pure si è allontanata dopo che questi (come i socialisti) con l’elezione di Macron nel 2017 si sono sbriciolati.

Come ha ufficializzato il suo comune come “Mairie du Neuf” anziché “du Neuvième” (dov’è cresciuta come figlia di commercianti d’origine svizzera), così Bürkli ha avuto il coraggio di rompere con il “vecchio” e dunque con “Les Républicains” in estinzione e, nel passaggio a “En marche”, di porsi a fianco di Bruno Le Maire, nominato Ministro dell’Economia da Macron dopo che alle elezioni presidenziali del 2017 gli era stato contrario come debole candidato alle primarie de “Les Républicains” e, dunque, dopo aver preferito anch’egli tentare “il nuovo” piuttosto che scomparire tra i litigi del “vecchio”.

In questo modo tornano utili le esperienze di Bruno Le Maire come ex capo di gabinetto del Primo Ministro, ex Segretario di Stato agli Affari Europei ed ex Ministro dell’Agricoltura, così sono utili quelle di Bürkli come sindaca già dei “Républicains” nel “Neuf”.

E come Parigi rimane vagamente divisa tra la destra conservatrice a ovest (esempio: nel 16ème arrondissement dal quale proviene Le Maire, tipico diplomato del Liceo “Saint-Louis-de-Gonzague” di lì e poi di “Sciences Po” e dell’”École nationale d’administration” dove, come per Hollande, Royale, Macron o altri di destra, centro o sinistra ai titoli si uniscono le relazioni), e la sinistra anche neoecologista o “bobo” (“bourgeois-bohème”) a est (esempio: nell’11ème arrondissement dove Hidalgo si è presentata e ha avuto il 67% dei voti), così il “Neuf” rimane un’eccezione proprio per la personalità di Bürkli. La quale, se è scattante come la Dati (riconfermata sindaca del 7ème), è non meno riflessiva di Hidalgo poiché ogni tanto s’allontana dalle apparizioni in TV e nei mass-media per concentrarsi sulle situazioni di cui è responsabile, anziché avere la cattiva abitudine di voler essere sempre alla ribalta della cronaca politica.

Infatti è così che ha gestito, fino al successo della sua rielezione l’arrondissement centrale, nel quale la moltiplicazione degli uffici dei maggiori enti e quella dei maggiori grandi magazzini e negozi non hanno, nonostante gli aumenti dei prezzi delle abitazioni, ridotto il numero dei residenti, attratti in particolare dal livello delle scuole (tra cui i noti licei “Condorcet”, “Jacques-Decour” e “Jules-Ferry”) tali da rendere maggiore lì la densità scolastica.

Il rinnovo del suo mandato è dovuto in gran parte anche alla stima dei commercianti, che si affidano a lei di fronte ai rischi di crisi conseguenti al covid19, durante il quale ha provveduto pure a organizzare dei centri d’accoglienza per i bambini i cui genitori non potevano non recarsi al lavoro.

Nell’ambito delle difficoltà di miglioramento dell’atmosfera in una zona così centrale, priva di grandi parchi, Bürkli ha altresì programmato la ristrutturazione della Place Pigalle, la ridistribuzione del traffico a favore dei pedoni dell’Avenue de Clichy (arteria dal centro al nord della città) e l’aumento delle stazioni per le auto a energia elettrica. Almeno così spera di diffondere un po’ di più nell’arrondissement i luoghi gradevoli come quelli della Rue des Martyrs e della Place Lino Ventura.

Infine, nell’ambito culturale, oltre ad auspicare che “Les folies bergères”, il ”Théâtre de l’Oeuvre”, “La Grande Comédie”, il “Casino de Paris” e gli altri teatri rimangano essenziali alla vita dell’arrondissement oltreché di Parigi, e oltre a continuare a favorire le iniziative dei vari centri artistici nei quartieri, Bürkli mantiene la sua Mairie aperta anche alle manifestazioni non legate né al quartiere né alla città, comprese quelle di italiani: non perché sono a due passi dal Boulevard des Italiens e la Rue de Trévise (dov’è stata pure stimata per la gestione delle conseguenze dell’incendio del 12 gennaio 2019, con tre feriti italiani), bensì perché le piace condividere tutto ciò che è utile all’educazione di tutti. Per esempio, il 9 novembre 2019 ha ospitato la presentazione del “Jardin Persan” di Chiara Mezzalama (vedasi: https://altritaliani.net/di-chiara-mezzalama-le-jardin-persan/ ); il 7 novembre 1919 ha presentato il libro “Ti amo Francia” d’Alberto Toscano (vedasi: https://altritaliani.net/nelle-librerie-francesi-ti-amo-francia-lultimo-lavoro-di-alberto-toscano/ ); il 14 marzo 2018 ha ospitato la presentazione del suo libro su Bartali («Un vélo contre la barbarie nazie»); nel gennaio 2018, in occasione del centenario, ha inaugurato l’esposizione della sua collezione dei giornali della fine della 1a guerra mondiale (vedasi: https://altritaliani.net/1918-annee-de-la-victoire-a-travers-le-regard-de-la-presse-collection-alberto-toscano/ ) e nel marzo 2019 quella della collezione di alcuni suoi giornali nei tempi rivoluzionari. Così anche grazie a tanta Italia la “Maire du Neuf” ha ridato vita ad un vero e proprio “boulevard culturel italien!”

Lodovico Luciolli

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