Venezia: Le grandi navi sono tornate.

La mancata soluzione al problema del passaggio delle Grandi Navi qui a Venezia, rischia di diventare l’ennesima metafora che ci contaddistingue per la nostra inettitudine e certifica ciò che siamo veramente: un popolo capace di trovare soluzioni solo a parole. Perchè, in quanto ai fatti…

La riprova di quanto affermo è che a primavera è iniziata la grande stagione del crocierismo internazionale che, come si sa, da sempre ha messo tra i suoi approdi irrinunciabili, quello di Venezia.

MSC – Costa Crociere, Caribben ecc. sono tornate quindi a solcare le acque lagunari riportando in evidenza tutto ciò che già si sa: pericolosità dei tragitti nel tratto di entrata (Lido di Venezia – zona S.Nicolò) e successivo passaggio lungo tutto il bacino di S.Marco fino al suo approdo ai terminal del Tronchetto (percorso che le navi ripetono quando ripartono). Altrettanto note sono le conseguenze che questi passaggi provocano: dissesto lagunare, inquinamento atmosferico, costante pericolosità delle manovre ecc.

no grandi navi

Tutto come prima, nonostante il Comitato No grandi Navi abbia « ruggito » a lungo facendo sentire le sue giuste ragioni con manifestazioni, assemblee pubbliche con interventi di alte personalità dello Stato, supporti tecnico-scientifici offerti dall’Università, e, non ultimo, il referendum popolare dove quasi 20.000 cittadini hanno ribadito la loro contrarietà al libero passaggio delle Grandi Navi, in laguna. E poi il decreto ministeriale Clini-Passera del governo Monti a cui si sono opposte tutte le compagnie di crociere attraverso i loro legali, creando un contenzioso giuridico di cui, ancora oggi, non si vede la fine (contenzioso creato ad arte per fermare l’efficacia del decreto stesso, puntando poi sui tempi infiniti della nostra giustizia).

Così vanno le cose oggi, Anno Domini 2018 nella città forse più amata al mondo. Cosa succederà adesso che un nuovo governo si è formato? Saprà trovare la giusta soluzione? Oppure risponderà allo stesso modo dei precedenti? In « Napoli milionaria » Eduardo De Filippo diceva: « Addà passà a nuttata ». Ne bastasse ancora solo una, ne saremmo contenti.

Intanto, giorni fa, una manovra errata di una grande nave, ha rischiato di far saltare una parte della fondamenta dell’Isola della Giudecca (luogo dove abito). Fatto ripreso in un video che è circolato velocemente in internet.

Massimo Rosin

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Massimo Rosin
Massimo Rosin nato a Venezia nel 1957. Appassionato di cinema, musica, letteratura, cucina, sport (nuoto in particolare). Vive e lavora nella Serenissima.

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