Settimana di eventi sugli ‘Italiani che hanno fatto la Francia’ a Ground Control Parigi

Non solo scintille, Roma e Parigi si riscoprono sorelle.

Dalle scintille della politica all’emozione di riscoprirsi nazioni sorelle: italiani e francesi, in una delle fasi più difficili delle loro relazioni, si fermano una settimana a far rivivere la storia, le radici comuni. E soprattutto quei tanti italiani che – lasciato il loro paese – sono diventati protagonisti in Francia. A ripercorrere – uno ad uno – i cammini di decine e decine di grandi « italiani che hanno fatto la Francia » è il prestigioso mensile Historia, che è uscito con un numero speciale tutto dedicato a questo tema. E che, in copertina, ha una foto in bianco e nero, del 1941, di Yves Montand, al secolo Ivo Livi, fuggito in Francia dall’Italia fascista a soli 3 anni, che salta felice sulla Canebiere, la strada più famosa di Marsiglia.

« Sono scappati dalla miseria, dalla crisi, dal fascismo. Erano tanti. Dall’epopea napoleonica ai ‘trenta gloriosi’ (gli anni del boom economico dopo la guerra, ndr), questi uomini e queste donne hanno scritto, anche loro, la storia della Francia »: a guidare la redazione del mensile in quest’impresa di ricostruzione è stato lo scrittore e giornalista italiano Alberto Toscano, che ha al suo attivo altre opere importanti sulla storia comune tra Francia e Italia, come « Vive l’Italie » e « Sacrés italiens! » (Benedetti italiani). E che ha pubblicato di recente « Un vélo contre la barbarie nazie » (Una bicicletta contro la barbarie nazista), l’incredibile storia di Gino Bartali che salvò la vita di centinaia di ebrei. Da Caterina de’ Medici, la regina italiana rimasta una delle sovrane più importanti della storia di Francia, a Michel Platini, il cui nonno Francesco faceva il muratore, un pezzo di eccellenza d’Italia prestato ai francesi ha contribuito a scrivere la loro storia. Historia ha pensato a una divertente « nazionale » con maglia azzurra di grandi artisti invitati in Francia dal 1516: il capitano è Leonardo da Vinci, in attacco Benvenuto Cellini e Andrea del Sarto. Fra le personalità che spiccano nelle 100 pagine di Historia, non poteva mancare Lazzaro Ponticelli, emigrato in Francia nel 1907 e prima ancora di essere naturalizzato, nel 1914, già soldato nella Legione straniera. Scelse di difendere la Francia nella I guerra mondiale, è morto nel 2008 ed è rimasto un mito per il paese. Come lui, tanti italiani – prima dell’entrata in guerra del proprio paese – si arruolarono per difendere la Francia. Un altro esercito, quello degli operai, migrò per miseria in Francia nei primi anni del Novecento e contribuì a ridisegnare le città, da Marsiglia a Grenoble a Parigi. Da Filippo Buonarroti alla Contessa di Castiglione, da Enrico Cernuschi a Ettore Bugatti fino ad Amedeo Modigliani, innumerevoli sono i grandi italiani ad aver illuminato la scena francese.

Li ha ricordati ieri Alberto Toscano nei locali di Ground Control Paris, davanti alla Console generale d’Italia Emilia Gatto e a un pubblico emozionato per la prima serata di una settimana di eventi – proiezioni, dibattiti, pieces teatrali – in cui non mancheranno corsi di « iniziazione all’italiano ». Fra le chicche regalate da uno studioso delle radici degli italiani in Francia come Toscano, spiccano Maurice Garin, vincitore nel 1903 della prima edizione del Tour de France: era valdostano, nato ad Arvier, ed appena naturalizzato francese; e addirittura La Marsigliese – stando a un’interpretazione recente – sarebbe stata scritta da un italiano, il piemontese Giovan Battista Viotti, e non – come vuole la tradizione francese – da Rouget de Lisle 11 anni dopo. La serata è stata un vero trionfo, con momenti di grande emozione, come quando è stato rievocato l’amore profondo e tragico fra Luigi Tenco e Dalida. E « Ciao amore, ciao », ultima canzone cantata da Tenco prima del suicidio a Sanremo, che racconta una storia di emigrazione, è stata intonata da tutto il pubblico, commosso.

Di Tullio Giannotti, ANSA – Agence italienne de presse

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Ndr. Altritaliani coglie l’occasione per ricordare il suo Primo Piano Odissea italiana. Storie e analisi dell’immigrazione italiana in Francia. 1860-1960 e oltre (versione bilingue francese e italiana). Per un anno, abbiamo anche noi raccontato l’esperienza migratoria degli italiani che, a cavallo fra il XIX e il XX secolo, scelsero la Francia come meta privilegiata fuggendo dalla povertà e dalle persecuzioni politiche.

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