Ermitage Italia “è” da oggi a Venezia, dopo gli anni ferraresi.

Ermitage Italia è un progetto che nasce da un accordo tra il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo e le istituzioni italiane. Dopo cinque anni di permanenza a Ferrara, la Fondazione trova posto in uno dei luoghi più prestigiosi della città lagunare. A Piazza San Marco, un centro studi sull’arte italiana del famoso museo russo e un polo d’eccelenza per la ricerca storica-artistica.

In nome della sua (secolarmente conclamata) internazionalità e dei suoi storici rapporti culturali con la cosiddetta « Venezia del nord », la Serenissima si appresta ad accogliere – in piazza San Marco, nelle Procuratie Vecchie – la sede italiana del museo Ermitage di San Pietroburgo, che fu ‘ospite a tutto tondo’, per gli anni precedenti, di Ferrara e della sua amministrazione.

È con grande soddisfazione che la Città annuncia ufficialmente, proprio nell’anno delle celebrazioni per il 250° anniversario del museo dell’Ermitage, l’avvio dell’esperienza veneziana di Ermitage Italia”. Con queste parole il sindaco di Venezia ha aperto la conferenza stampa che si è tenuta proprio alle Procuratie Vecchie, a cui han partecipato, tra gli altri, anche il direttore generale del Museo statale Ermitage, Michail Piotrovsky, le direttrici italiana e russa della Fondazione Ermitage Italia, Francesca Cappelletti e Irina Artemieva, il segretario generale della Fondazione, Maurizio Cecconi e il presidente della Fondazione Musei Civici Veneziani, Walter Hartsarich.

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La collaborazione con l’Ermitage – ha poi proseguito il sindaco – è un altro tassello importante di quel progetto che da tempo l’Amministrazione persegue al fine di rafforzare la presenza a Venezia di grandi istituzioni culturali internazionali. Un’operazione culturale di altissimo profilo, fortemente appoggiata anche in sede di Presidenza del Consiglio dei Ministri e dallo stesso Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il ferrarese Dario Franceschini, nell’ambito degli accordi bilaterali Italia – Russia del 2013, che permetterà di sviluppare iniziative che favoriscano lo scambio di esperienze e di culture, di cui Venezia è da sempre protagonista”.

Negli ultimi sei anni di lavoro nel nostro Paese la Fondazione Ermitage ha già assegnato oltre cento borse di studio a ricercatori provenienti dall’Italia, dalla Russia ma anche da altri paesi europei, e ha provveduto alla catalogazione delle opere italiane esposte all’Ermitage, pubblicando tre cataloghi scientifici in italiano e in russo sulla pittura e la scultura italiana, oltre a numerose ricerche e cicli tematici di conferenze.

San Pietroburgo, il museo dell'Ermitage

Molti anche i progetti in cantiere: dal nuovo catalogo ragionato delle sculture italiane all’Ermitage del diciassettesimo e diciottesimo secolo in uscita il prossimo autunno, alla mostra su Mariano Fortuny, a “Glasstress 2015 Gotika”, l’esposizione promossa in collaborazione con Berengo Studio. Il 16 luglio, infine, è in programma a Palazzo Ducale un convegno dal titolo “I grandi Musei del nuovo Millennio”, che vedrà i direttori delle principali istituzioni museali internazionali a confronto.

Maria Cristina Nascosi Sandri

P.S. A Venezia, proprio l’anno scorso, grazie alla collaborazione con l’Ermitage era giunto in mostra alle Gallerie dell’Accademia “La Fuga in Egitto” di Tiziano, capolavoro eccezionalmente prestato dopo 12 anni di restauri e un’assenza lunga 250 anni.

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Maria Cristina Nascosi Sandri
Di Ferrara, giornalista pubblicista, critico letterario, cinematografico ed artistico. Collabora da parecchi anni con quotidiani nazionali, periodici specialistici e non, su carta e on line, anche esteri come Altritaliani. Dopo la laurea in Lettere Moderne, conseguita presso l’Università degli Studi di Ferrara, si è dedicata per un po’ alla scuola dove ha svolto attività anche come traduttrice, oltreché docente. Da anni si dedica con passione allo studio, alla ricerca ed alla conservazione della lingua, della cultura e della civiltà dialettale di Ferrara, mantenendo lo stesso interesse per quelle italiana, latina ed inglese, già approfondito dai tempi dell’università, insieme con quello per l’arte, il teatro ed il cinema. Al suo attivo centinaia di articoli e recensioni, e qualche decina di libri sulle discipline di cui sopra, tra cui un'intera collana multilingue sulla propria lingua materna.

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