“La Via Francigena – Tanta Vita – A piedi da Milano a Roma” di Antonello Menne

Dopo l’esperienza del cammino di Santiago de Compostela, Antonello Menne,  avvocato e docente della Cattolica di origini sarde, riprende la strada e racconta il suo viaggio lungo la Via Francigena in un nuovo racconto-resoconto dal titolo “La Via Francigena – Tanta Vita – A piedi da Milano a Roma”, Edizioni OCF, pubblicato qualche settimana fa.

***

Interiorizzata nel più intimo di se la sua prima esperienza di camminante ispirato, quella del Cammino di Santiago, raccontata nel suo primo libro “Ti mancherà” (Milano 2018), Antonello Menne, professionista di Orotelli (in provincia di Nuoro, Barbagia più profonda) che da decenni opera a Milano, ci riprova e rilancia con una nuovissima fatica letteraria contenente riflessioni riguardanti un nuovo Cammino compiuto: quello della Via Francigena.

Menne ha coperto un percorso di circa ottocento chilometri tra il 3 di Agosto dello scorso anno, data in cui è partito da Milano, e il 31 successivo, giorno del suo arrivo a Roma. Sul piano delle consapevolezze più recondite l’esperienza di Santiago appare per l’autore tutt’altro che archiviata, lo si legge chiaramente anche tra le righe del volume da lui appena pubblicato. Se ne riparlerà tra un attimo. Non vorrei, qui, dilungarmi sugli aspetti storici e geografici che connotano la Francigena, fascio di vie che dalla Francia conducevano a Roma per poi proseguire verso i porti pugliesi quali luoghi di imbarco per pellegrini e crociati verso la Terrasanta.

Mi preme invece rilevare gli intenti di questa nuova impresa dell’avvocato barbaricino. Una volta precisato che Menne appare quanto di più lontano possa esserci dall’uomo che va alla ricerca del mero primato fisico possiamo tentare qualche ulteriore ragionamento e cogliere, innanzitutto, in “Tanta vita – A piedi da Milano a Roma” tutte le motivazioni spirituali ed esistenziali che stavano alla base del suo precedente lavoro. Scrive, a proposito di motivazioni, Menne:

Ci si mette in viaggio per ragioni diverse, chi per riacquistare la fede smarrita, chi per ritrovare il proprio equilibrio spirituale e chi per scoprire una dimensione di vita nuova; chi per fare pace con se stesso e chi per spezzare il ritmo di un’esistenza ‘statica’ ”.

Val d’Orcia e Montalcino – Un tratto sulla Francigena – Foto di Giuseppe Sanfilippo

D’altro canto, il pellegrinaggio a Roma per la visita alla tomba di Pietro, secondo l’autore può essere l’occasione da cogliere (in questo senso, scrive l’autore, il libro può essere inteso come un richiamo o, forse, come un invito) per vivere esperienze di culture diverse, incontrare gente di gran cuore e sentimento, per soddisfare, soprattutto, il desiderio di scoprire il proprio amatissimo paese.

Ecco, quindi l’estasi del pellegrino che può godere della propria solitudine e ascoltare se stesso allo stesso tempo contemplando i tramonti della pianura Padana e l’orizzonte appenninico, i boschi della Lunigiana, i borghi della Val di Magra, più avanti ancora il mare della Versilia, le Apuane, la Val d’Arno, il Chianti e cosi via fino ad arrivare alla città eterna.

Un’attenzione che peraltro la nostra Italia merita, se è vero che, come sostiene l’autore “Appartieni a un paese che continua a farsi male, a denigrare la propria storia e il proprio passato”, ma che nonostante tutto è vivo, sano, e non urla, regalando ogni giorno emozioni e dignità.

Un libro forse un po’ in controtendenza, dai contenuti positivi, quello di Menne. Mi sento di consigliarne la lettura a tutti e di ringraziare sinceramente il suo autore per averlo scritto.

Giovanni Graziano Manca


Antonello Menne “La Via Francigena – Tanta Vita – A piedi da Milano a Roma”, Edizioni OCF

L’opera di Menne è edita con il patrocinio del Club Alpino Italiano e dell’Associazione culturale Forolocultura e i cui proventi di vendita andranno a favore dell’opera Cardinal Ferrari Onlus di Milano.

Article précédentCosì parlò De Crescenzo. La sua Napoli lo piange.
Article suivantVenezia 76. La vérité di Kore-eda Hirokazu, con Catherine Deneuve et Juliette Binoche, sarà il film di apertura della Mostra.
Giovanni Graziano Manca
Giovanni Graziano Manca nasce a Nuoro nel 1962, ma vive a Cagliari da decenni. Laureato in filosofia, ha sempre coltivato l’amore per la poesia, ma frequenta in modo altrettanto intenso altre derive artistiche (musica, pittura, architettura e cinema) e letterarie (saggistica, filosofia, narrativa). Pubblicista, critico musicale e letterario, ha collaborato e collabora con le più diffuse e interessanti riviste sarde e le più lette riviste musicali. Tra le sue pubblicazioni le due raccolte poetiche “In direzione di mete possibili”, LietoColle, Faloppio (Co), 2014 e “Voli in occidente” Eretica, Buccino (Sa), 2015.

LAISSER UN COMMENTAIRE

S'il vous plaît entrez votre commentaire!
S'il vous plaît entrez votre nom ici

La modération des commentaires est activée. Votre commentaire peut prendre un certain temps avant d’apparaître.