Masina e Mastroianni: due protagonisti feticci di Fellini

Il 20 gennaio 2020 si celebra il 100° compleanno di Federico Fellini, regista acclamato in tutto il mondo e cinque volte premio Oscar. Pubblichiamo quindi volentieri l’articolo mandato da Abderrahim Naim, appassionato di cinema italiano, che ci scrive e ci segue dal Marocco.

Federico Fellini, sua moglie Giulietta Masina e Matroianni .(AP Photo/files)

Giulietta Masina e Marcello Mastroianni sono due leggende del cinema italiano, due stelle scelte per lo stravagante mondo del gran Maestro Fellini. Incaricati di un potere soprannaturale, questi due attori imprescindibili incarnano due figure singolari e una notorietà inequivocabile nella galassia cinematografica.

Giulietta (Giulia Anna) Masina, è nata a San Giorgio Piano, provincia di Bologna, nel 1920. All’età di quattro anni si trasferisce a Roma presso una zia di origine milanese rimasta vedova, la zia Giulia Sordi da cui viene adottata e che la circonda di sincero amore. Incoraggiata dalla zia, comincia a coltivare la passione per la recitazione e entra nella Compagnia del Teatro Comico Musicale dove si esibisce come ballerina, cantante e attrice in diverse operette e commedie brillanti. Incontra Fellini presso l’EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche), dove interpreta le storie comiche e bizzarre scritte da lui, il giornalista di Marc Aurelio. Fellini si innamora di lei e si sposano nel 1943.

Giulietta è stata compagna di vita e moglie di Fellini per oltre cinquant’anni. Così come Mastroianni ne era l’attore preferito, Masina è stata l’attrice preferita di Federico, dando vita ai personaggi più difficili e originali del cinema italiano. Di piccola taglia (spesso denominata « Giuliettina » con un dimunitivo affettivo) rispetto ai colleghi più attraenti, dimostra le sue capacità d’attrice esibendo un talento eccezionale. Masina ha, infatti, il dono di un’espressione ricca di sfumature e che verrà valorizzata dal marito Federico Fellini. Questi mitici consorti costituiscono la coppia artistica e umana più prolifica del cinema italiano del XX secolo: una rara alchimia tra un genio creativo e un’artista sublime.

Giulietta Masina nei panni di Gesolmina nella Strada

L’attrice ha ricevuto due Oscar e rimane un mistero per il pubblico. Nell’immaginario collettivo, Giulietta si è guadagnata la fama mondiale con il ruolo di Gelsomina nel film La Strada (1954), dove recita accanto ad Anthony Quinn e Richard Basehart, e poi con Il Bidone (1955), con Broderick Crawford e ancora Basehart. Nel 1957, ha probabilmente raggiunto il culmine della sua carriera nel film Le Notti di Cabiria. Ma Giulietta rimarrà per tutti Gelsomina, la creatura fatata, ferita disperatamente. Nel profondo del suo cuore, Giulietta era Gelsomina, perché da bambina era stata costretta a lasciare la sua famiglia proprio come Gelsomina, la protagonista della Strada. In questo film, Gelsomina è una miserabile attrice del circo itinerante, brutalizzata da Zampano, il capo della truppa. I due artisti viaggianti si guadagnano da vivere nelle campagne desolate della periferia di agglomerati urbani o rurali.

Dopo La Strada, che conferisce a Giulietta lo status di grande attrice, arrivano Le Notti di Cabiria, in cui interpreta il ruolo di una coraggiosa ed ingenua prostituta. Non si vergogna della sua condizione e sogna un grande amore.

Giulietta Masina nelle Notti di Cabiria

Questi due film garantiranno alla Masina il riconoscimento internazionale. Sarà in seguito la stella del primo film a colori di Fellini, Giulietta degli spiriti, uscito nel 1965.

Audace, ingenua e poetica, Giulietta era una donna pagliaccio persa tra le illusioni, ma brava ad esprimere lo stupore, i dolori e le espressioni oscure del clown. Di fronte ad un auditorium televisivo di quasi due miliardi di telespettatori, il regista Fellini a cui è stato conferito l’Oscar alla carriera nel 1993 ricorda Giulietta Masina: « Per l’attrice che era anche mia moglie: grazie cara Giulietta, e per favore smetti di piangere adesso ».

Chi era veramente Giulietta? Una donna paziente, un’attrice feticcio o un’ironica deus ex machina…?

Il Mago del cinema ha sempre considerato il suo incontro con Giulietta come un incontro con il destino. Federico rivela i pregi di questa attrice fedele : « Masina è un tipo di attrice molto congeniale alle mie intenzioni, al mio gusto: il viso, l’atteggiamento, l’espressione, i toni. Giulietta è un’ attrice dalla mimica, dalle cadenze, dai modi clowneschi, ma è anche e soprattutto una creatura misteriosa che può riflettere, nel rapporto con me, una struggente nostalgia di innocenza, di una moralità più compiuta » (dal libro di Matilde Passa: Fellini! Le parole di un sognatore da Oscar, Edizione L’Unità,1993, p. 48).

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Marcello Mastroianni (1924-1996), di Frosinone (comune di Fontana Liri), è un sublime attore che interpreta magistralmente l’archetipo del seduttore italiano. Incarna l’uomo moderno, macho, malinconico, ma anche l’innamorato della vita. Questo leggendario attore ha girato diversi film con il Maestro Fellini. Citiamo ad esempio: La Dolce Vita (1960), Otto e mezzo (1963), La Città delle donne (1980), Fellini Roma (1972), Ginger e Fred (1983), Intervista (1987)… Ma è nel film La Dolce Vita (1960) che il regista Fellini trova nell’attore Mastroianni il suo doppio davanti alla macchina da presa, la sua arte mostra le sue fantasie e le sue frustrazioni come creatore. La sua partecipazione a questo film cult lo spinge al rango di star,  elogiato dal pubblico internazionale.

Mastroianni nella Dolce Vita

Uomo di grande talento, Mastroianni ha iniziato nel teatro classico ed è grazie a Luchino Visconti che entrò nel mondo del cinema con il suo ruolo nel film Le Notti bianche (primo adattamento dal romanzo di Fëdor Dostoevskij, realizzato nel 1957).

Oltre che con Fellini, Mastroianni ha recitato anche nei film di Monicelli, ha girato non solo con i più grandi registi nazionali come Scola, De Sica, Comencini, Risi, ma anche con registi di fama internazionale come Theo Angelopoulos e Manoel de Oliveira. Bisogna dire che la sua vita da star internazionale è stata popolata da incontri, avventure, soddisfazioni e film emblematici.

Senza dubbio, Fellini ha scelto Marcello Mastroianni per il suo fisico e la sua immagine da protagonista. In effetti, questo geniale attore simboleggia la seduzione degli uomini italiani, è una sorta di icona nella storia del cinema italiano. Il regista di Rimini gli offre inoltre l’opportunità di mostrare tutti gli aspetti della sua personalità, in tutte le sue sfumature, grazie ad un talento di attore che si esprime attraverso il viso, la voce, i gesti.

Se Giulietta era per il Maestro la sua musa ispiratrice e la sua compagna amata, Marcello era per Fellini il suo alter ego, il suo attore preferito e suo complice da un film all’altro.

Il trio (Fellini-Masina-Mastroianni) forma un gruppo brillante i cui elementi sono indissociabili. Aggiungiamo a questo gruppo tripartito un altro collega la cui musica affascinante dà un tono barocco a tutta la filmografia del maestro italiano: il grande compositore Nino Rota, amico intimo di Federico.

Abderrahim Naim

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Abderrahim Naim
Vive a Béni-Mella in Marocco, di lingua madre araba. Docente di lingua francese e dottorando in “Letteratura e arti”, Master in “Letteratura e cinema” all’Università Sultan Moulay Slimane (Béni-Mellal), docente di comunicazione all'Istituto ISJMA ( specializzato in giornalismo), corrispondente per anni del quotidiano nazionale “l’Opinion” in Marocco. Ha imparato l'italiano in Italia dove ha vissuto e lavorato durante un certo periodo.

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