Venezia Secrets. Crime & Justice – Mostra a Palazzo Zaguri di Venezia.

A Palazzo Zaguri di Venezia la sorprendente mostra sulla Venezia segreta delle torture e dei supplizi: il volto crudele dell’amministrazione della giustizia nella Serenissima Repubblica. Venice Secrets – Crime and Justice Exhibition chiuderà i battenti il 14 ottobre prossimo. Una mostra che riscontra un grande successo di pubblico.

mostra Venice Secrets

A Venezia, nel restaurato palazzo nobile appartenuto alla famiglia Zaguri, in campo San Maurizio nel sestiere di San Marco, fino al primo maggio è possibile visitare un’interessante mostra dal titolo “Venice Secrets: Crime & Justice” dedicata alla giustizia, al crimine e alle pene all’epoca della repubblica Serenissima. L’esposizione, promossa da Venice Exhibition, specializzata in mostre a carattere scientifico, è intesa secondo i curatori (lo storico Davide  Busato, Michela Dal Borgo dell’Archivio di Stato, Giovanna Fiume dell’Università di Palermo, Roberto Paparella del Museo Criminologico di Casale Monferrato, il professor Claudio Povolo, docente di Ca’ Foscari) a esplorare in maniera assolutamente non cruenta il mondo della giustizia penale, delle sue leggi e soprattutto di come venivano eseguite le pene a seconda della gravità dei reati.

IMG 3620 – Tortura dell’acqua
Tortura dell’acqua

Un percorso di 36 stanze distribuite in cinque piani in questo palazzo ristrutturato di recente, corredato in ogni sala da pannelli storico illustrativi, conduce il visitatore attraverso quattro linee guida: le carceri, la giustizia con tortura, la pena di morte e l’inquisizione. In mostra sono presenti molti “ferri del mestiere” atti alla tortura: chiodi, ceppi, ganci, lame, seghe, una gabbia in ferro detta “cheba”, una gogna punitiva in uso fino alla fine del XV secolo, che veniva sospesa in piazza San Marco e dove venivano rinchiusi ed esposti gli ecclesiastici colpevoli di sodomia, omicidio, falso e bestemmia. Fino agli strumenti più cruenti: il banco di stiramento, per tirare le ossa fino a spezzarle, o la sedia del fuoco, sulla quale il condannato era legato e sotto ai piedi erano sistemati dei carboni ardenti.

Sedie per tortura
Sedie per tortura

Tra le sadiche punizioni, anche quella della sepoltura dei condannati vivi a testa in giù, come presentato da una ricostruzione in una delle sale.

Esempio di sepoltura a testa in giù dei condannati

Si ripercorrono quindi le storie di personaggi che hanno avuto a che fare con la giustizia: dai dogi Francesco Foscari, a Marino Faliero per la sua congiura, a Giacomo Casanova, del quale è ricostruita nel sottotetto del palazzo la sua cella, e la sua rocambolesca fuga dai Piombi, le prigioni di Palazzo Ducale. E ancora, il dramma di Veronica Franco (1546-1591), poetessa e cortigiana, finita davanti al tribunale del Sant’Uffizio accusata di stregoneria, Paolo Sarpi, il monaco filosofo Giordano Bruno, il Conte di Carmagnola e di Lorenzo da Ponte, il celebre librettista delle opere di Mozart.

Stanza torture Narni
Riproduzione della “Stanza dei tormenti” di Narni in mostra a Venezia

La mostra infine si chiude con il racconto di due decapitazioni: quella avvenuta a Venezia il 10 gennaio 1781 di un certo Stefano Fantini, colpevole di aver ucciso assieme all’amante Veneranda Porta il marito della donna e quella delle ultime ore che condussero alla morte, al culmine della Rivoluzione Francese, re Luigi XVI di Francia il 21 gennaio del 1793.

Palazzo Zaguri di Venezia

Palazzo Zaguri Venezia

Vale quindi la pena di visitare la mostra anche per osservare la riapertura di questo imponente edificio di 2.500 metri quadrati di cui si hanno notizie dal 1353, che nel corso degli anni è stato palazzo nobiliare, abitazione di famiglie, una scuola e oggi spazio espositivo. Venduto all’asta nel 2006 dal Comune di Venezia, è stato acquisito dalla società La Gare spa per 10 milioni e mezzo di euro e poi rivenduto al fondo fiduciario SGR Serenissima di Verona per 15 milioni, passando da destinazione d’uso scolastico a espositivo. Le prime operazioni di restauro sono iniziate nel 2013 e l’apertura dei cantieri nel 2015 per un costo di ulteriori 5 milioni, sotto la cura e l’allestimento dell’architetto Alberto Torsello, il quale si è dedicato ad un lavoro rispettoso dell’edificio originario; dai mattoni, alle finestre, ai caminetti in alcune stanze. E’ stato recuperato il più possibile dalle strutture precedenti adeguate però alle normative correnti. Il risultato è quindi impressionante e notevole. A pianterreno, accanto all’ingresso, ha trovato spazio anche una libreria, con in vendita volumi, “gadgets” dedicati alla storia di Venezia. Un bell’esempio di acquisizione di un palazzo che non è stato destinato come altri a diventare un albergo, ma uno spazio permanente di cultura.

(articolo pubblicato il 24 aprile)

Andrea Curcione

VENICE SECRETS
CRIME & JUSTICE – EXIBITION

Venezia, Palazzo Zaguri, Campo San Maurizio

Orario: tutti i giorni 10:00-21.00 (Ultimo ingresso ore 20:00)

Info: http://venicesecrets.net/

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Andrea Curcione
Andrea Curcione è nato e risiede a Venezia dal 1964. Laureato in Storia all'Università Ca'Foscari di Venezia, ama i libri, la scrittura, la fotografia e il disegno. Giornalista pubblicista, ha pubblicato alcuni racconti e romanzi noir di ambientazione veneziana. Si occupa soprattutto di critica cinematografica, ma per Altritaliani scrive anche di avvenimenti culturali e mostre di particolare interesse che si inaugurano nella città lagunare.

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