La figura di Savonarola ne ‘Il Sacrificio di Cristo’, esordio narrativo di Luigi Amato

recensione AltritalianiÈ Girolamo Savonarola il protagonista dell’esordio narrativo di Luigi Amato, Il sacrificio di Cristo che l’Editore Il Seme Bianco ha di recente mandato in libreria. Ma quale il contesto storico nel quale si è mosso ed ha operato il frate domenicano?

Ferrarese di nascita (1452), muove i primi passi della sua istruzione, formandosi con studi di filosofia, musica, medicina e disegno, che ben presto abbandona disgustato dalla corruzione e dalla decadenza dei costumi. Lasciata Ferrara abbraccia la vita monastica, facendosi domenicano a Bologna nel 1474, invocando per il clero, non più dedito alla sua primaria funzione di mediatore tra Dio e l’umanità, la rigenerazione. Richiamato da Lorenzo dei Medici a Firenze, predica prima in Santa Maria Novella poi in San Marco, diventandone successivamente Priore.

È in questo preciso momento storico che prende l’avvio il romanzo di Luigi Amato, e proprio il convento di San Marco rappresenta il luogo dell’inizio della sua avventura fiorentina grazie all’attività di predicatore contro la corruzione dei costumi, orientando il popolo che lo sosteneva verso un modello di vita austero.

Il rogo in Piazza della Signoria (Anonimo, 1498, Museo di S. Marco, Firenze).

Il prestigio del frate aumenta con la discesa in Italia di Carlo VIII e la successiva cacciata da Firenze dei Medici, tanto da diventare arbitro della vita politica della Città. È il periodo della costituzione della Repubblica, dove pur preso dall’attività politica, non abbandona il suo ruolo di predicatore, e dove in più di un’occasione travalica i limiti di ciò che era consentito ad un predicatore, fino ad arrivare allo scontro con il Papa Alessandro VI.

Papa Borgia inizialmente gli proibisce di continuare l’attività di predicatore, ma di fronte all’atteggiamento del frate, che ne ignora l’appello, e in seguito a tale disobbedienza gli infligge la scomunica e l’appellativo di eretico. Imperterrito il frate continua la sua campagna di discredito con maggiore veemenza nei confronti della Chiesa ed in particolare della Curia romana. La Repubblica fiorentina che in un primo momento l’aveva sostenuto, l’abbandona per timore dell’interdizione papale, come pure Carlo VIII. Messo in minoranza rispetto al partito dei Medici, un’irruzione in San Marco da parte dei seguaci di questi ultimi, viene arrestato e processato per eresia. Feroci le torture a cui viene sottoposto, prima dell’impiccagione e prima di essere affidato al rogo.

Questo il contesto storico che attraversa il romanzo dall’inizio alla fine. Romanzo storico questo di Luigi Amato? Portare la grande storia in fabula non è operazione facile, perché necessita trovare una invenzione narrativa a cui affidare il testo. E L’Autore la trova, inserendo nel testo il sacrificio di Cristo, la pala che dovrà completare l’altare della chiesa di san Marco a Firenze, opera commissionata al Maestro Lorenzo con bottega nei pressi di piazza della Signoria. Il punto nodale che accompagnerà il Savonarola dall’inizio alla fine del romanzo è il riconoscersi nella figura di Cristo a cui si vota fino all’estremo sacrificio per non rinunciare alla propria missione di salvare l’umanità.

Ecco il filo conduttore del romanzo che si conclude appunto con il domenicano consegnato al rogo. Una scrittura costruita su un lacerto narrativo incalzante senza mai far cadere i ritmi di lettura.

La riflessione rispolvera la piccola opera L’imitazione di Cristo che ha costituito per secoli il punto di riferimento per la spiritualità cristiana, manuale di formazione cristiana per tante generazioni di laici e cristiani nel mondo. Di autore sconosciuto, ma che qualcuno attribuisce a Tommaso da Kempis, l’opera promana una tensione spirituale che ne fa un testo fondamentale nel tracciare la via alla ricerca di Dio. Un romanzo questo di Luigi Amato di grande contemporaneità per il messaggio che ci affida attraverso un racconto pur retrodatato storicamente.

Raffaele Bussi

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Raffaele Bussi
Raffaele Bussi è nato a Castellammare di Stabia. Giornalista, scrittore e saggista, collabora con importanti quotidiani e periodici nazionali. Ha collaborato a "Nord e Sud", "Ragionamenti", e successivamente a "Meridione. Sud e Nord del Mondo", rivista fondata e diretta da Guido D'Agostino. E' stato direttore editoriale della rivista "Artepresente". Collabora al portale parigino "Altritaliani" e alla rivista "La Civiltà Cattolica". Ha pubblicato "L'Utopia possibile", Vite di Striscio", "Il fotografo e la Città", "Il Signore in bianco", "Santuari", "Le lune del Tirreno", "I picari di Maffeo" (Premio Capri 2013 per la critica letteraria), "All'ombra dell'isola azzurra", romanzo tradotto in lingua russa per i tipi dell'editore Aleteya, "Ulisse e il cappellaio cieco" (2019). Per Marcianum Press ha pubblicato: "Michele T. (2020, Premio Sele d'Oro Mezzoggiorno), "Chaos" (2021), "L'estasi di Chiara" (2022), "Servi e Satrapi" (2023).

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