Venezia anamorfica, una mostra e un libro di Fabrizio Uliana

Dal 24 aprile al 1° maggio 2025 si terrà a Venezia la mostra fotograficaVenezia anamorfica” di Fabrizio Uliana, un artista che abbiamo avuto modo di incontrare a Parigi l’anno scorso dai nostri amici di “Isola La Cantine littéraire”, dove aveva presentato l’omonimo libro, proponendoci una visione inedita della città attraverso un approccio fotografico originale.

Fabrizio Uliana – Bacino di San Marco a Venezia

«Ciò che più mi affascina nella vita è la sorpresa: quella che infrange l’esperienza, che coinvolge i sensi in modo imprevedibile, che mette in discussione la percezione e l’interpretazione della realtà. La sorpresa ha una forza interiore, ma per coglierla servono attenzione, concentrazione e ricerca. Una volta scoperta, essa diventa una necessità: si continua a cercarla, a inseguirla.» (Fabrizio Uliana)

Venezia anamorfica
lo sguardo che deforma e rivela

Mostra fotografica e presentazione del libro di Fabrizio Uliana

📍 VENEZIA – FORTE MARGHERA, ex polveriera francese*
📅 dal 24 aprile al 1° maggio 2025
🕰 orari: 11:00-14:00 | 17:00-22:00

🎉 inaugurazione e presentazione del libro a cura di:
Ivana Galli, artista
Carlo Chiapponi, fotografo

giovedì 24 aprile, ore 18:30

Circolo Fotografico La Gondola Venezia
Fondazione Forte Marghera

Un viaggio visivo attraverso una Venezia sconosciuta
Dopo l’eccezionale acqua alta del 12 novembre 2019, Fabrizio Uliana ha iniziato a esplorare Venezia con uno sguardo nuovo, lontano da ogni estetizzazione. Attraverso « Venezia anamorfica », cattura l’anima inquieta e inafferrabile della città, trasformandola in immagini enigmatiche, oniriche e disorientanti.
Utilizzando uno smartphone, ha spinto la tecnologia oltre i suoi limiti. Con un movimento dinamico, circolare e semicircolare, come un gesto meditativo del Tai-chi, ha realizzato immagini lontane dal reale, al confine tra caos e ordine, lavorando sull’illusione ottica, suggerendo profondità inesistenti, fuorvianti, ai confini dell’allucinazione.

Il volume, raccoglie questa visione fotografica, accompagnata da testi di:
Carlo Chiapponi, fotografo: sul nuovo punto di vista mobile della fotografia contemporanea;
Frédéric Cossutta, filosofo: sull’interpretazione ermeneutica delle immagini;
D
ominique Maingueneau, linguista: sulla decostruzione dell’estetica veneziana.

Le sue fotografie, stampate in fine art su fogli 60×80 cm, invitano lo spettatore a « vedere cose che non ci sono », a riflettere sul futuro della città.

Venezia anamorfica / Venise anamorphique è stato stampato (in italiano e in francese) con cura e dedizione, con l’obiettivo di condividere la passione dell’autore per la fotografia e per Venezia. Pubblicato nell’agosto 2023 in Francia da Escourbiac riconosciuta come tra le migliori tipografie di libri d’arte di Francia.

📌 ISBN: 9 791041 521463
📖 Edizione limitata: 200 copie numerate e firmate

Hanno scritto a riguardo:
Dominique Maingueneau, linguista
🔹 Oltre le immagini?
« Quando un fotografo punta il suo obiettivo su questa città, non può ignorare l’infinita serie di altre immagini – dipinti, incisioni, fotografie – insignificanti o prestigiose, che i suoi palazzi e canali hanno ispirato nel corso dei secoli. Nessuno può contemplare Venezia senza che le immagini già viste interferiscano con ciò che si presenta ai suoi occhi, e nessun artista può rappresentarla senza interrogarsi sul senso di questo atto. Nel caso di Fabrizio Uliana, questo atto ha qualcosa di sacrilego: egli distrugge questa città destinata a offrire in spettacolo l’armonia delle sue costruzioni. »

Carlo Chiapponi, fotografo
🔹 Ora il punto di vista è mobile
« Fabrizio Uliana affronta la realtà utilizzando lo strumento contemporaneo per eccellenza, il telefono cellulare e la sua capacità di cattura onnipresente. Tutti lo usiamo per scattare foto-testimonianza, semplici note visive che condensano rapidamente un ricordo, un evento passeggero, il cibo nel piatto. Ma cosa accadrebbe se spingessimo le sue capacità fino ai limiti, forzando dove gli algoritmi e le tecniche di acquisizione non riescono ancora a ripristinare una visione centrata sulla macchina, capace di uniformare e rendere riconoscibile il reale? »

Frédéric Cossutta, filosofo
🔹 Un’ermeneutica dell’inghiottimento?
« La tecnica utilizzata da Fabrizio Uliana, lungi dall’essere un semplice espediente per spostare il nostro sguardo su Venezia e creare un puro effetto visivo insolito e vertiginoso, svolge invece il ruolo di un vero e proprio rivelatore ermeneutico. Questa è la vera potenza dell’atto artistico di Fabrizio Uliana, sostenuto dall’istante tecnico dell’atto fotografico, capace di cogliere in un lampo l’estetica di una città come Venezia, lontano da ogni stereotipo estetizzante. »

Nota biografica – Fabrizio Uliana

Nato e vissuto a Roma fino al 1969, si è trasferito in Veneto con la famiglia, vivendo successivamente a Venezia per 25 anni. Dal 2020 risiede a Parigi. Da sempre interessato ai diritti umani e civili, con particolare attenzione ai minori e alle persone con disabilità, si è laureato in Servizio Sociale e ha conseguito due diplomi Master: uno in “Immigrazione, Fenomeni Sociali e Trasformazioni Sociali” e l’altro in “Euro-progettazione”. Ha lavorato nell’ambito della progettazione e gestione di servizi sociali per il privato sociale ed è stato presidente dell’Associazione LILA di Venezia. Dal 1982 al 2019 ha ricoperto il ruolo di direttore del Servizio Sociale per il Ministero della Giustizia.

Affascinato fin da bambino dagli album di famiglia, ha iniziato a fotografare negli anni ’60 con una Instamatic del padre. La sua formazione fotografica è stata prevalentemente autodidatta.
Dal 1999 è socio del Circolo Fotografico “La Gondola”, partecipando a numerose esposizioni collettive. Nell’archivio del circolo vi sono catalogate circa 150 fotografie. Dal 2005 al 2009 è stato uno dei quattro curatori della Galleria Fotografica “Al Bacaro” (Venezia – San Marco 1345
Galleria Al bacaro ).

Per lui, fotografare è avere un’idea e strutturarla in un progetto che deve riuscire a comunicare, possibilmente stupire e interrogare, indipendentemente dal mezzo utilizzato. Ha sempre nutrito un particolare interesse per autori che hanno saputo interpretare la fotografia con grande creatività, come i fratelli Bragaglia, Luigi Veronesi, Man Ray, André Kertész, Franco Fontana e Nino Migliori.

Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e in Francia; sue immagini sono pubblicate su libri, riviste e siti web.

I suoi progetti fotografici nascono dall’osservazione della realtà, talvolta mettendo in luce aspetti nascosti o poco considerati.
Quelli a lui più cari sono stati il reportage sociale e l’amore per Venezia.

Email: ziobrafi@gmail.com
Sito web: www.ziobrafi.it

Italia: +39 335 878 5773
Francia: +33 7 68 31 52 77

Article précédent“Lettres siciliennes” (Iddu): la mafia è una tragedia ridicola. Intervista ai registi del film.
Article suivantArte, letteratura, politica: l’eredità e l’attualità di Raffaele Bussi
Altritaliani
Altritaliani est un journal on-line franco-italien, de culture, d’information et d’opinion dédié à l’Italie et aux rapports Italie/France. Le site est géré par une association culturelle loi 1901 dont le siège est à Paris. Vous êtes italien ? Vous l’étiez ? Vous êtes intéressé à en savoir plus sur l’Italie d’aujourd’hui, sa politique, sa langue, ses cultures, son histoire… ? Suivez-nous, abonnez-vous à notre newsletter !

LAISSER UN COMMENTAIRE

S'il vous plaît entrez votre commentaire!
S'il vous plaît entrez votre nom ici

La modération des commentaires est activée. Votre commentaire peut prendre un certain temps avant d’apparaître.