La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica del Lido di Venezia 2024, edizione numero 81, che inizierà il 28 agosto e terminerà il prossimo 7 settembre, è come l’elefante disegnato dal celebre grafico Lorenzo Mattotti per la locandina di quest’anno che avanza, guidato da una giovane fanciulla con un mantello rosso, tra le acque della laguna. Il pachiderma ricorda un evento che si è svolto proprio a Venezia nell’estate del 1954. Il circo Togni allestì il proprio tendone nel cuore della città; alcuni elefanti vennero condotti per le calli e sui ponti per raggiungere la loro destinazione e furono l’inusuale attrazione del tempo per adulti e bambini.
Così la Mostra del Cinema è un importante momento di richiamo che prosegue per il suo cammino, si spera infinito, portatore di successi e di novità culturali internazionali. Da quest’anno la guida della Biennale è cambiata; salutato Roberto Cicutto il cui incarico di presidenza è scaduto all’inizio dell’anno, a succedergli è stato nominato lo scrittore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco che si avvale ancora – e probabilmente per l’ultimo anno – alla direzione artistica della Mostra del Cinema, del giornalista e critico Alberto Barbera; un nome che nel corso degli anni è diventato una garanzia per l’importanza di questo evento.
Presidenza e composizione della Giuria di Venezia 81
Quest’anno la Mostra ha chiamato un nome di risalto internazionale per la presidenza della Giuria di Venezia 81. Sarà l’attrice francese Isabelle Huppert a guidare la squadra che assegnerà i principali premi e il Leone d’Oro. L’Huppert a Venezia ha vinto due Coppe Volpi come miglior attrice: nel 1988 per il film “Un affare di donne” e nel 1995 per “La cérémonie – Il buio nella mente”, senza contare tutti gli altri riconoscimenti internazionali. Oltre alla Presidente, faranno parte della Giuria il regista e sceneggiatore americano James Gray; il regista e sceneggiatore britannico Andrew Haigh; la regista, sceneggiatrice e produttrice polacca Agnieszka Holland; il regista e sceneggiatore brasiliano Kleber Mendonça Filho; il regista, sceneggiatore e produttore mauritano Abderrahmane Sissako; il regista e sceneggiatore italiano Giuseppe Tornatore; la regista e sceneggiatrice tedesca Julia von Heinz; l’attrice cinese Zhang Ziyi.
Preapertura il 27 agosto
La sera del 27 agosto vi sarà la consueta preapertura con la proiezione a 50 anni dalla scomparsa dell’attore e regista Vittorio De Sica del suo Oro di Napoli (1954), un grande classico della commedia italiana interpretato da Eduardo De Filippo, Sophia Loren, Silvana Mangano, Paolo Stoppa e Totò.
Madrina di Venezia 81
L’attrice Sveva Arditi è la madrina di Venezia 81 che aprirà ufficialmente l’evento il prossimo 28 agosto e condurrà la cerimonia di chiusura. Romana, 40 anni, modella a 17, a Venezia si era vista nel 2011 nel cortometraggio “Alice” di Roberto De Paolis, ma il vero successo è arrivato nel 2016 quando la regista Liza Azuelos l’ha scelta per il biopic “Dalida”, ruolo che le è valso una candidatura come miglior attrice emergente ai Césars del 2018. L’anno seguente è stata conduttrice sul palco di San Remo insieme a Carlo Conti. Ed ora, con una serie di progetti sia cinematografici che di fictions televisive, compresa la regia di un documentario sul mondo femminile, è ormai un’importante attrice di successo.
Leone alla carriera e premi
Anche quest’anno la Mostra assegnerà una serie di importanti riconoscimenti. Al regista australiano Peter Weir (1944, Sidney) verrà attribuito il premio alla carriera. Suoi sono alcuni film indimenticabili come “Picnic ad Hanging Rock” (1975), “Gli anni spezzati” (1981) con Mel Gibson, “Witness il testimone” (1985), e ancora “L’attimo fuggente” (1989) con Robin Williams e “The Truman Show” (1998) con Jim Carrey, questi ultimi due presentati a Venezia. Oltre a ricevere il Leone alla Carriera il regista verrà omaggiato con la proiezione del film del 2003 “Master & Commander” interpretato da Russell Crowe e Paul Bettany.
Il regista e sceneggiatore francese Claude Lelouch (1937, Parigi) che ha diretto celebri film come “Un uomo, una donna”, “Una donna e una canaglia”, “La belle histoire”, riceverà il premio Cartier Glory to the Filmmaker dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo. La consegna del premio avrà luogo il 2 settembre nella Sala Grande del Palazzo del Cinema prima della proiezione fuori concorso del suo nuovo film, Finalement interpretato da Kad Merad, Elsa Zylberstain, Michel Boujenah, Sandrine Bonnaire, Barbara Pravi e Françoise Gillard.
La Biennale di Venezia e il marchio Campari hanno inoltre deciso di attribuire alla scenografa Paola Comencini (Roma, 1951.) il premio Campari Passion for Film. Tra i film che ha curato vi sono “C’è ancora domani”, “La bestia nel cuore”, “Romanzo criminale”. Il riconoscimento le verrà consegnato il 6 settembre in Sala Grande prima della proiezione fuori concorso del suo ultimo film Il tempo che ci vuole (Italia/Francia, 110’) interpretato da Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergano, di cui la Comencini è l’autrice delle scenografie. La storia è autobiografica di un padre, Luigi, il grande regista e una figlia. Il cinema e la vita. L’infanzia che sembra perfetta e poi diventare grandi sbagliando tutto. Cadere e rialzarsi, ricominciare, invecchiare, diventare fragili, lasciarsi andare ma non perdersi mai. Il tempo che ci vuole per salvarsi.
Veniamo ora alla rassegna principale e ai titoli italiani presenti alla Mostra del Cinema di Venezia.81.
La selezione ufficiale presenta ben 21 film in concorso rispetto ai 23 dello scorso anno.
Sono cinque i film italiani (l’anno scorso erano sei) in concorso:
- Campo di battaglia di Gianni Amelio. Il film è ambientato sul finire della Prima Guerra Mondiale. Due ufficiali medici, amici d’infanzia (Alessandro Borghi e Gabriel Montesi) lavorano nello stesso ospedale militare, dove ogni giorno arrivano dal fronte i feriti più gravi. Molti di loro però si sono procurati da soli le ferite, sono dei simulatori, che farebbero di tutto per non tornare a combattere. Nel frattempo scoppierà anche l’influenza della febbre spagnola che colpirà più della guerra e contagerà anche la popolazione civile.
- Vermiglio di Maura Delpero. La storia, con echi alla Ermanno Olmi, si svolge verso la fine della Seconda Guerra Mondiale in un piccolo paese di montagna di nome Vermiglio che si trova in Trentino. Lucia, Ada e Livia sono tre sorelle adolescenti inseparabili, figlie di un eccentrico insegnante. Quando in paese arriverà Pietro, un soldato siciliano, Lucia si innamorerà di lui e rimarrà incinta. I due saranno costretti a sposarsi. Ma il destino della coppia coinvolgerà anche le sorelle quando si svelerà un risvolto inatteso che condurrà a un esito drammatico. Tra gli interpreti Tommaso Ragno.
- Iddu – L’ultimo padrino di Fabio Grassadonia, Antonio Piazza. Una storia di mafia ambientata nella Sicilia dei primi anni Duemila. Dopo alcuni anni in prigione per mafia, a Catello (Toni Servillo), politico di lungo corso ormai alla deriva, i Servizi Segreti italiani si rivolgeranno per catturare il suo figlioccio Matteo (Elio Germano), ultimo grande latitante di mafia in circolazione. Catello, uomo furbo dalle cento maschere, coglierà astutamente l’occasione per rimettersi in gioco. Il film è liberamente ispirato a un periodo della vita di Matteo Messina Denaro.
- Queer di Luca Guadagnino. Il romanzo scandalo di William Burroughs, dal quale è stato tratto il film, è stato talmente censurato da poter uscire solo ed esclusivamente nel 1985, trent’anni dopo la sua scrittura. La storia è incentrata sulla relazione omosessuale tra Lee (Daniel Craig) un espatriato americano che fugge dalla sua terra natia per non essere invischiato in una retata di droga, e si ritrova in Messico dove la sua passione per l’eroina non sembra trovare una fine, e un militare della Marina Militare in congedo, Allerton (Drew Starkey), affetto dalla stessa dipendenza. Lee perderà la testa per il militare. Il film, considerato da Barbera uno tra i migliori film di Guadagnino, si preannuncia molto “hot” e vede protagonista l’ex Bond 007 Daniel Craig in una parte molto forte inusuale.
- Diva Futura di Giulia Louise Steigerwalt. Ambientato negli anni Ottanta in Italia è quella di Debora, una studentessa che, per mantenersi indipendente accetterà un lavoro come segretaria presso Diva Futura, l’agenzia fondata nel 1983 da Riccardo Schicchi e Ilona Staller per curare gli interessi delle più famose pornostar italiane dell’epoca: Moana, Cicciolina, Milly D’Abbraccio, Eva Henger. Nei nove anni in cui lavorerà nell’agenzia, Debora capirà che il mondo della pornografia è lontano dagli stereotipi e dai pregiudizi comuni, trascorrendo il periodo più felice, assurdo e divertente della sua vita. Il film è tratto dall’omonimo libro di Debora Attanasio. Tra gli interpreti Pietro Castellitto nel ruolo del manager delle pornostar.
Tra i film “Fuori Concorso” troviamo queste pellicole italiane:
L’orto americano di Pupi Avati. Tratto da l’ultimo romanzo del regista (pubblicato da Solferino), racconta una storia dai contorni gotico-paranormali. Inizia a Bologna alla vigilia della Liberazione: un giovane aspirante scrittore dalla mente contorta, incrocia casualmente lo sguardo di un’ausiliaria americana dal barbiere e se ne innamora follemente. Il suo amore lo condurrà prima nel Midwest da dove proviene la ragazza e poi in una cittadina alla foce del Po dove sembra che la ragazza sia tornata per sposarsi. Lo scrittore scoprirà verità macabre che non si immaginava nemmeno… Sarà il film di chiusura della Mostra del Cinema.
Se posso permettermi Capitolo II di Marco Bellocchio. Il film che vede il contributo di molti attori (da Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Rocco Papaleo, Giorgia Fasce, Filippo Timi, Pier Giorgio Bellocchio, Fabrizio Gifuni, Edoardo Leo) è stato realizzato nell’ambito del corso di alta formazione cinematografica “Bottega XNL – Fare Cinema 2023”. Si tratta del seguito del cortometraggio omonimo realizzato nel 2019 da Marco Bellocchio con i suoi allievi della scuola di cinema di Bobbio.
E ancora in diverse categorie altri film italiani:
Tra le “Proiezioni Speciali” vedremo il film di Sergio Rubini Leopardi, il poeta dell’Infinito, altro biopic dedicato al sommo poeta di Recanati, con un ritratto inedito ma storicamente coerente di Leopardi, il formidabile talento che ha incendiato con le sue opere passioni amorose e ideali politici. Dall’infanzia alla fuga dall’opprimente ambiente familiare, dalle prime amicizie fuori dal borgo antico fino all’amore non ricambiato per la bellissima Fanny Targioni Tozzetti, la più corteggiata delle nobildonne fiorentine.
Nella categoria “Non Fiction – Fuori Concorso” è presente il documentario Bestiari, erbari, lapidari di Massimo d’Anolfi, Martina Parenti. Una sorta di “enciclopedia” visiva, diviso in tre atti ognuno dei quali tratta un singolo soggetto: gli animali, le piante, le pietre.
Invece nella categoria “Venezia 81 Series” dove sono presentate anche le serie televisive potremo assistere alla visione di M. Il figlio del Secolo di Joe Wright (Episodi 1-8) con Luca Marinelli, Francesco Russo, Barbara Chichiarelli, Benedetta Cimatti, Lorenzo Zurzolo, Gaetano Bruno, Paolo Pierobon, Vincenzo Nemolato. L’adattamento all’omonimo romanzo dello scrittore Antonio Scurati che ha dedicato a Mussolini.
Ad aprire la rassegna “Orizzonti” sarà il film dal titolo Nonostante, diretto dall’attore, regista e sceneggiatore Valerio Mastandrea. Una commedia imperniata sulla storia di uomo che trascorre serenamente le sue giornate in un ospedale senza troppe preoccupazioni e quella condizione sembra il modo migliore per vivere la sua vita, al riparo da tutto e da tutti, senza responsabilità e problemi di alcun genere. Seguiranno poi Familia di Francesco Costabile che racconta la storia di due fratelli, Luigi e Franco e una madre, Licia. Il padre violento è andato via di casa. Luigi sfogherà la sua rabbia unendosi a un gruppo di estrema destra. Il ritorno del padre dopo molto tempo riaccenderà i conflitti ormai sepolti. Con Francesco Gheghi, Barbara Ronchi, Francesco Di Leva, Marco Cicalese, Francesco De Lucia, Stefano Valentini. E ancora, Diciannove di Giovanni Tortorici. La storia di un diciannovenne di Palermo che lascia Londra, dove studia economia, per trasferirsi a Siena ed iniziare la facoltà di lettere. Il viaggio introspettivo tra i ricordi del protagonista mostra la sua maturazione mentre è alla ricerca del proprio posto del mondo.
In “Orizzonti Extra” troviamo Vittoria di Alessandro Cassigoli, Casey Kauffman. La storia di una donna di quarant’anni, Jasmine, con una famiglia serena e il suo lavoro a Torre Annunziata. Tuttavia, dopo la morte del padre e il sogno ricorrente di una bambina che le corre incontro per abbracciarla, Jasmine farà di tutto per intraprendere un complicato percorso per un’adozione internazionale che metterà a rischio anche l’equilibrio della sua famiglia. Altro film è La storia del Frank e della Nina, di Paola Randi, e vede protagonisti tre adolescenti che vivono una storia d’amore e di amicizia a Milano. Due ragazzi che fanno i graffitari, Carlo e Frank, un giorno si imbatteranno in Nina, mamma a soli 15 anni che sta fuggendo da un matrimonio forzato. I tre ragazzi decideranno di scappare dalla città per formare una nuova famiglia fuori dall’ordinario.
Tra i “Corti di Orizzonti” in concorso troviamo l’animazione Il burattino e la balena di Roberto Catani e Renè va alla guerra di Mariachiara Pernisa, Luca Ferri, Morgan Menegazzo mentre fuori concorso ci sarà FII – Lo stupore del mondo di Alessandro Rak con Massimiliano Gallo, Alessandro Rak, Gianmaria Fresa.
Per “Biennale College Cinema” che permette a giovani esordienti di seguire corsi per diventare registi di film a micro-budget si vedrà Il mio compleanno di Christian Filippi (Italia, 90’) con Zackari Delmas, Silvia D’Amico, Giulia Galassi, Simone Liberati, Federico Pacifici, Nicolò Medori, Carlo De Ruggieri.
Segnaliamo inoltre per “Venezia Classici” i due interessanti documentari Carlo Mazzacurati – Una certa idea di cinema di Mario Canale, Enzo Monteleone (Italia, 96’. Doc.) sulla vita e i lavori dello straordinario regista veneto che ci ha lasciati troppo presto, e Volontè, l’uomo dai mille volti di Francesco Zippel (Italia, 96’. Doc), un ricordo del grande attore che ha segnato gli anni Settanta-Ottanta del Cinema italiano con il contributo di chi lo ha conosciuto da vicino.
Quest’anno sarà anche una kermesse ricca di film e divi internazionali che sbarcheranno al Lido.
A iniziare dal regista Tim Burton a cui spetterà il film d’apertura Beetlejuice Beetlejuice, e il suo cast, con Michael Keaton, Willem Dafoe, Winona Rider e Monica Bellucci e la giovane emergente Jenna Ortega. Invece Tilda Swinton, Julianne Moore e John Turturro verranno con il regista Pedro Almodovar che presenterà il suo primo film girato in inglese, The Room Next Door. Adrian Brody, Guy Pearce e Felicity Jones saranno con il regista statunitense Brady Corbet per presentare The Brutalist. Daniel Craig e Jason Schwartzman invece arriveranno insieme al regista Luca Guadagnino per lo scandaloso Queer. Il regista argentino Pablo Larrain porterà una nuova biopic dedicata a un’altra carismatica figura femminile: Maria, un lavoro dedicato all’immortale soprano Maria Callas interpretata da Angelina Jolie. Nel cast anche Pierfrancesco Favino, Valeria Golino e Alba Rohrwacher. Ma sul red carpet l’attesa sarà soprattutto per Lady Gaga e Joaquin Phoenix interpreti di Joker: Folie à Deux, secondo capitolo del personaggio anti-Batman dalla risata malvagia dei fumetti della DC Comics, diretto ancora una volta da Todd Phillips. E ancora, sono attesi Nicole Kidman, Antonio Banderas e Harris Dickinson interpreti del film ad alto tasso erotico Babygirl della regista Halina Reijn. Gli attori George Clooney e Brad Pitt che questa volta lavorano insieme nel film d’azione Wolfs. E ancora, arriveranno Vincent Lindon, Caleb Landry Jones, Jude Law, Cate Blanchett, Kevin Kline, Sigoruney Weaver, mentre Richard Gere sarà l’ospite d’onore del gala annuale di amfAR, la fondazione per la Ricerca sull’Aids. E ci sarà anche Kevin Costner che presenterà i primi suoi capitoli 1 e 2 dedicati al western Horizon: An American Saga.
Insomma, sarà una Mostra del Cinema sfavillante di stelle che faranno la gioia del pubblico e dei fans di ogni età alla ricerca di un selfie o di un autografo con i divi. Che la Mostra abbia inizio.
Andrea Curcione
IL SITO UFFICIALE DELLA BIENNALE CINEMA 2024