Anima bella…musicista, direttore d’orchestra, compositore e filosofo della vita, nel senso più puro e più bello, come pura era ogni parola che usciva dalla sua bocca. Si è spento sabato 16 maggio Ezio Bosso, dopo aver tanto sofferto, ma avendo dato tantissimo al mondo e toccato il cuore di tutti. I versi di Gabriele De Masi che pubblichiamo sono preceduti da una breve introduzione scritta dal fratello Michele De Masi.
QUI l’articolo di Maria Cristina Nascosi Sandri, sempre su Altritaliani.
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L’esecutore musicale e autore al tempo stesso, impresso in una incisione o in un filmato, trascende, infliggendo involontarie sconfitte, il poeta che licenzia, nella pubblicazione, i versi alla forma scritta. Però, anche solo leggendo, non si fatica a riconoscere nei nudi e muti versi, le affinità del sentire, del dirigere il sentimento verso le vette – aguzze perché fanno soffrire – del lirico e dell’emotivo. E’ come un testo a fronte, la poesia di mio fratello, che si offre a tradurre in parole la grammatica del pentagramma di Ezio Bosso. Una nota a piè di pagina, una azzardata e sincera didascalia dell’anima, per offrire una fugace ma ficcante luce prospettica; volta a rischiarare i pochi angoli, forse ancora bui, di una tormentata e, al tempo stesso, soave esistenza.
(Michele De Masi)




























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