Mentre mi accingo a scrivere queste poche commosse righe, la Rai sta mandando ancora una volta da quando è stata data la notizia della sua scomparsa – wow, bisogna davvero scomparire per … apparire – uno dei suoi programmi Che storia è la Musica…
E la Musica, si sa, è il linguaggio degli angeli, il linguaggio universale e questo lui propalava con la sua vita, i suoi lavori, senza tema di ciò che soffriva, qualcosa di più grande di lui da oltre 9 anni, prima un tumore al cervello poi una malattia neurodegenerativa invalidante che l’ha fatto finire su di una carrozzina prima e se l’è portato via poi, a soli 48 anni.
Muore giovane chi è caro agli dei – lui, probabilmente era carissimo agli stessi…
E possiam spendere altri luoghi comuni come speriamo che la terra gli sia lieve, ma, per fortuna, non smorzeremo quella carica vitale, quell’Amore per un qualcosa che l’ha probabilmente aiutato a vivere, nonostante il dolore che lo attanagliava, e l’ha condotto oltre le cime, verso un luogo – non c’è nemmeno bisogno di fede – che tutto supera perché come diceva San Paolo carità è amore e, probabilmente, è musica, quella musica universale terapeuta che ti fa amare l’altro da te, che di sé tutto informa, persino la tua inesorabile ( e trascurabile? ) malattia feroce.
Parlando, con tutto l’amore del mondo, della ‘sua Musica’ quell’esile ‘fanciullo per sempre’ – continuo nell’ascolto di ciò che dice anche ai suoi ospiti occasionali presenti nel suo piccolo schermo – Ezio, incredibile maestro e didatta, dice che è pure lei quella materia di cui son fatti i sogni, un po’ shakespearianamente: mentre esplica il suo sogno coniuga il linguaggio televisivo con la cosiddetta ‘musica alta’ e racconta la musica, metafora per eccellenza, attraverso la musica stessa.
Un dialogo continuo dove tutti sono protagonisti: il Direttore, la sua Orchestra, il pubblico in sala e a casa, i tanti ospiti famosi – provenienti da diverse realtà – che creano un legame ancora più profondo tra la musica d’eccellenza ed una serata in tv…
Maria Cristina Nascosi Sandri