Al molo del Mandracchio della mia città, Ancona, attraccano i pescherecci da cui viene scaricato il pesce per il mercato ittico. Una mattina capito nella zona ed effettuo diversi scatti…
DI SALE, DI FORZA, DI FERRO
A volte, nelle calde notti estive, soffro d’insonnia. Mi alzo e salgo in terrazza: il panorama della città, appena illuminata, è stupendo, ma ciò che più mi attira è il mare.
Nel buio fondo della distesa marina vedo baluginare delle luci sparse, stelle galleggianti: sono i nostri pescherecci al lavoro.
Contenta, ritorno a letto, con la speranza di riprendere sonno.
Incuriosita, la mattina seguente mi alzo presto con il desiderio di osservare i pescherecci da vicino.
È una bella giornata estiva e di buonora mi reco al Porto. Affiora il ricorda di quando, bambina, vi andavo a passeggiare con i miei, o da grandicella, io e il mio gruppo noleggiavamo una barca per un giro… allora si poteva!
I cambiamenti sono tanti, ma i forti odori, il luccichio del mare sono gli stessi.
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In una zona laterale del Porto c’è la banchina del Mandracchio, cadenzata dalle bitte di ferro, arrugginite. Qui attraccano i pescherecci.
Sento il borbottio di un motore al minimo: vedo il primo peschereccio che si avvicina.
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Iniziano le operazioni di manovra e di ormeggio. Alcuni pescatori, robusti e abbronzati, dopo aver girato l’imbarcazione da prua a poppa, afferrano con forza le cime da assicurare alla bitta. Il loro sudore si mescola al sale. Si legge nei volti la stanchezza, ma anche la soddisfazione di un buon pescato. Il sollievo comune è un tiro di sigaretta.
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Per loro è un lavoro di routine, ma io che li vedo per la prima volta, rimango colpita dal ritmo incessante e coordinato. Un lavoro antico “quanto il mondo” che da sempre richiede tanta forza e sacrificio. Il pescato, per lo più pesce azzurro, è sistemato nelle cassette di polistirolo.
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La fortuna vuole che si è catturato un pesce di grossa taglia: una bella “ricciola”. Con orgoglio la mostrano come un trofeo.
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Con uno sguardo “amoroso” d’intesa viene deposta su una pedana e, insieme all’altro pescato, viene trasportata al vicino mercato ittico.
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Nel frattempo arrivano altre imbarcazioni e si ripetono le operazioni. Ben allineati nella banchina, i pescherecci si stagliano nel cielo.
Tutte le foto del reportage ©Rosella Centanni – Riproduzione riservata
Pagina d’autore di Rosella Centanni su Altritaliani con breve bio e altri suoi lavori fotografici da scoprire
(pubblicato nel 2018)
Vi ringrazio molto per la pubblicazione. Sono fiera di essere tra gli interessanti articoli di Altritaliani, una rivista cullturalmente molto valida e sempre attuale. Un grazie ancora e un cordiale saluto a tutti!
Rosella Centanni