Si conclude quest’anno l’arco di tempo stabilito per la commemorazione nominativa dei caduti della Grande Guerra. Il 4 Novembre 2018 si avvia verso la fine il glorioso percorso individuale, ma non le cerimonie. La lodevole iniziativa, voluta dalla Regione Friuli Venezia Giulia, fatta proprio dal Governo e dal Ministero della Difesa, ha permesso di rendere omaggio con gli Onori Militari agli iscritti nell’Albo d’oro caduti in combattimento sui vari fronti nel periodo 1915-1918, e una simbolica medaglia è stata consegnata ai discendenti dei soldati.
Il bilancio è più che positivo in questo lungo quinquennio 2014-2018 che ha visto un evento mai prima d’ora così puntualmente eseguito, per commemorare con i loro familiari i soldati eroicamente caduti o dispersi durante il primo tragico conflitto mondiale, quasi una compensazione al lungo oblìo, se non alle polemiche, che da sempre hanno caratterizzato i cento anni. Mezzo milione circa gli iscritti nell’Albo d’oro da commemorare e online il portale voluto dall’associazione Military Historical Center: Albodorograndeguerra.it che per tutto il periodo ha facilitato gli scambi e le ricerche per identificare i caduti da parte del Ministero della Difesa e per onorarli per il loro sacrificio, ospitando ciascun nucleo familiare che ne abbia fatto richiesta nella terra del Friuli Venezia Giulia, teatro del doloroso conflitto dov’erano i fronti di guerra. Ricordate che fu una sanguinosa guerra di trincea.
Anche questo sito, Altritaliani.net, all’inizio, (n.d.r. vedi QUI), s’è fatto garante della partecipazione e numerosi nominativi di combattenti sono stati avviati alla modalità della commemorazione. Il piano, puntuale nella sua esecuzione, è stato eseguito, con un lunghissimo calendario di cerimonie cui sono stati invitati i parenti di ciascun caduto ed una medaglia, consegnata gratuitamente, coniata in metallo, personificata con il nome, il grado e il luogo del combattente, a due facce, da una il logo del Governo ed il Centenario, dall’altra l’Angelo della Carità di Ximenes, nell’Atto di sollevare verso il Cielo il milite. Sono stati iscritti all’omaggio, per chi ne ha fatto richiesta, 529.025 soldati, dando così prova di riconoscenza per il grande tributo di sangue offerto dalle famiglie italiane alla Patria che non è un nome vano, ma una realtà concreta, fuori da ogni retorica, fatta di missione, fede, lotta, ardimento.
Ben 34 libri di Albo d’oro sono stati suddivisi territorialmente in 8 sezioni Ana del Friuli Venezia Giulia, fino al vicino 4 Novembre 2018, data in cui si avvia verso la fine il glorioso percorso individuale, ma non le cerimonie.
Ogni caduto è stato onorato personalmente con attestazioni di ringraziamento, rintocchi di campana, onorificenza e presentazione delle armi. Le cerimonie si sono ripetute a ritmo serrato e sono stati coinvolti 60.000 volontari nei luoghi della memoria, tra Alpini, Bersaglieri ed altri gruppi, a volte gli alunni delle scuole elementari e medie, perché le giovani generazioni fossero consapevoli del passato e imparassero a non disperdere i grandi valori affermati per la fede nella patria. È stato proficuo coinvolgere le famiglie dei caduti per rinsaldare l’unità nazionale e rinverdire le origini di provenienza.
Provenienti da tutte le regioni d’Italia gli intervenuti hanno dato prova d’entusiasmo per l’iniziativa e di intensa commozione nel vedersi partecipi. La storia è stata così rivissuta nelle sue pieghe drammatiche e nei vari anni con il giornale più diffuso al fronte e in tutt’Italia: “La tradotta” del III corpo d’armata del Duca d’Aosta, che allora prendeva nome dalla lenta locomotiva di trincea che, come una lumaca, portava i combattenti in licenza (Arturo Lancellotti. Giornalismo eroico. Ed. Di Fiamma, Roma 1924).
Sono state organizzate conferenze ed escursioni nei luoghi della memoria del Piave, a Gorizia, ad Udine, sul monte Kolovrat e tanti altri luoghi significativi. Le parrocchie dei vari ambiti sono state coinvolte con i riti sacri benedicenti. Più di 60.000 volontari vi hanno partecipato. Si ringraziano quanti, autorità e privati, con abnegazione e senso di responsabilità, hanno reso possibile un tale significativo itinerario che resterà per sempre nella memoria collettiva.
È vero che la Grande guerra è stata terribile, una grande degenerazione delle armi che ha causato molti dolori e morti, ma alla fine s’è conclusa con la battaglia di Vittorio Veneto (24 ottobre-3 novembre), quando venne issato il tricolore a Trento e Trieste. Non si era solo vinta una battaglia, ma finalmente la guerra. Con l’armistizio di Villa Giusti, presso Padova, iniziava la storia della nostra Unità e la soluzione delle terre irredenti, principale motivo che l’aveva scatenata.
Già il 4 novembre, ricorrenza delle Forze armate, è previsto, alle ore 10, che il gruppo Alpini di Tricesimo legga le pagine 420 di Udine –Belluno e via via, nel resto del mese, di tutte le altre località. Questa lettura dei nomi degli arditi di tutti i paesi partecipanti, alternativamente, è sempre stata fatta con grande emozione, nel silenzio generale, tra gli squilli di fanfara. Verrà poi siglato l’accordo per la riqualificazione del Museo storico nazionale degli Alpini di Trento. Per tutto il mese di Novembre proseguirà la lettura dell’Albo d’oro e la consegna medaglie.
Il 16 Dicembre infine ci sarà un Concerto natalizio di Fanfare con una memoria dell’ultimo assalto, a Pordenone e, ad Udine, si chiuderà al tempio Ossario.
Gae Sicari Ruffo
Rispondo a quanti mi hanno scritto per l’anniversario dei Caduti della Grande Guerra seguendo il sito: info@albodorograndeguerra.it a suo tempo allestito con entusiasmo. Mi dispiace che non siano stati accontentati ed io li ho aiutati ad identificare i nominativi degli eroi, perchè avevo in famiglia una vicenda analoga del mio congiunto Stefano Profazio. Le promesse fatte si mantengono fino alla fine, anche se è cambiato il governo che ha altro ora da pensare che onorare la Patria e tributare gli onori a chi di dovere. Ho saputo solo dopo questa amara realtà che mi ha molto delusa e ne chiedo scusa ai lettori
Gaetanina Sicari Ruffo
Io avevo prenotato 4 medaglie (2 per i bisnonni e 2 per gli zii). Quelle dei bisnonni prenotate prima mi sono state consegnate ad Aquileia a fine Ottobre 2017. Queste ultime due, a causa della sospensione dei finanziamenti da parte della regione f.v.g. e della mancata ripresa da parte di quella attuale, non mi verranno consegnate entro il 4 Novembre. La societa’ organizzatrice mi ha detto che hanno trovato un accordo col produttore per cui faranno la medaglia per chi la richiedera’ ma non piu’ gratuitamente ma tramite pagamento dei costi di realizzazione. Oltretutto ti verra’ spedita a casa senza piu’ la possibilita’ di riceverla tramite commemorazione e lettura delle motivazioni del caro caduto magari vicino al luogo dove ha perso la vita. E come per i 150 dell’Unita’ d’Italia si inizia una cosa bella e non la si porta mai a termine.
L’autunno scorso ho prenotato tramite Onorcaduti la medaglia a ricordo di mio nonno caduto in guerra , ma a causa delle elezioni regionali in F.V.G. la coniazione venne sospesa in attesa della nuova giunta . La giunta è operativa e il centenario coincide proprio in questi giorni , esprimo forti dubbi che le tante persone me compreso che hanno prenotato la medaglia rimarranno delusi , ma cosa aspetta la giunta a deliberare per la coniazione ?