A distanza di 42 anni dalla sua prima edizione, Arte Fiera, sempre più grande, rilevante, sempre più museo vitale e diffuso, moderno, dedicato ai giovani, innanzitutto, sarà aperta dal 2 al 5 febbraio prossimi.
Saranno 151 le gallerie di gran livello chiamate a trasformare i mitici padiglioni 25 e 26 di BolognaFiere, a cui si aggiungono, per un discorso artistico a tutto tondo, 30 espositori legati a editoria, grafica e creatività, un totale di circa 181 presenze.
Pur mantenendo l’allestimento realizzato lo scorso anno che ha ristretto il numero di partecipazioni a favore della qualità, Arte Fiera 2018 propone alcuni nuovi elementi. In programma il 2 e il 3 febbraio il convegno internazionale a cura della responsabile dell’evento Angela Vettese insieme con Clarissa Ricci, dal titolo: « Tra mostra e fiera: entre chien et loup » , incentrato sul tema della crescente ibridazione tra mostre e fiere ed aspetti culturali e mercantili.
All’interno della MAIN SECTION, la principale, alcune gallerie sono state premiate potendo fruire di un’area espositiva più vasta, dando vita alla sottosezione Modernity, il cui concept si rintraccia nell’etimologia latina del termine, modus. All’interno di alcuni stands verranno dunque allestite piccole mostre personali di artisti che si ritengono particolarmente attuali, a prescindere dalla generazione a cui appartengono.
Le altre sezioni sono: SOLO SHOW, con una selezione di mostre monografiche, NUEVA VISTA, a cura di Simone Frangi, dedicata a gallerie che intendono presentare artisti e tendenze emergenti, PHOTO, a cura di Andrea Pertoldeo, che presenta una selezione di gallerie di fotografia
e PRINTVILLE, a cura di Amedeo Martegani, dedicata alla stampa specializzata internazionale, ai libri d’artista, alle manifatture e ai multipli.
La sezione POLIS, quest’anno si arricchisce includendo: POLIS / ARTWORKS che dispone in città di opere proposte da gallerie partecipanti alla fiera; POLIS / CINEMA con la rassegna « La comunità che viene », a cura di Mark Nash, che si tiene sia in fiera che al MAMbo, il museo d’arte moderna di Bologna, e che rimanda al rapporto tra cinema e post comunismo; POLIS / SPECIAL PROJECTS: PERFORMING THE GALLERY, a cura di Chiara Vecchiarelli, che ribadisce l’attenzione all’opera impermanente ed al suo rapporto con la galleria come medium; e i progetti artistici collaborativi di giovani che hanno deciso di lavorare in una rinascente Bologna underground, raccolti in POLIS/BBQ a cura di Mia D. Suppiej.
Maria Cristina Nascosi Sandri
ArteFiera Bologna – foto courtesy ArteFiera