“Sulla soglia dell’infinito” (Edizioni Biblioteca dei Leoni, 2021) è l’ultima opera in versi di Alfredo Alessio Conti, la cui poesia, con uno stile puro ed essenziale, rivela l’amore nella sua sfera discorde tra felicità e sofferenza, nelle sue infinite declinazioni esistenziali. Ce ne parla Rita Bompadre.
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“Sulla soglia dell’infinito” di Alfredo Alessio Conti
(Biblioteca dei Leoni, 2021 pp.96 € 12.00)
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“Sulla soglia dell’infinito” di Alfredo Alessio Conti (Biblioteca dei Leoni, 2021) è una raccolta poetica che contiene la necessità del pensiero umano d’indicare l’essenza dell’infinito, indaga l’inquietudine originaria della vita attraverso le intonazioni elegiache delle parole, trasmesse con il segnale espressivo dell’autonomia sensibile, nell’esplorazione della natura divina e istintiva della compassione.
Il sentimento intimo del poeta emerge dalla dimensione spirituale dell’invisibile, dall’ispirazione mistica delle emozioni, trae il suo carattere individuale affermando il suo anelito verso una realtà più autentica, riconosciuta nella comunione solenne con l’assoluto. L’umana esistenza orienta il suo dissidio interiore oltrepassando la materia tangibile del senso della vita, includendo il privilegio del significato speculativo e dell’intuizione, il principio dinamico trascendente del fondamento sovrumano dell’anima.
La poesia di Alfredo Alessio Conti custodisce la rivelazione dell’amore, nella sua sfera discorde tra felicità e sofferenza, nelle sue infinite declinazioni esistenziali tra l’armonia e la distensione, la grazia della luminosità e l’inganno dell’oscurità, unisce la sensazione indistinta della contemplazione alla speranza di una redenzione emotiva, sostiene il riscatto ultraterreno, comprende la realizzazione dell’attesa, sospendendo la profetica previsione della nostalgia sfuggente e del desiderio indefinito.
Il codice del vissuto quotidiano riflette, nei versi, il tragitto intrapreso dall’uomo, in relazione ai segreti, ai simboli della solitudine, alla metafora dell’intervallo presente, all’incertezza sull’avvento del futuro, procede lungo il cammino dei sogni e il silenzio del destino.
Lo stile essenziale, puro, accogliente, permette di apprezzare il contenuto profondo e sconfinato, di sentire il significato immenso della ricerca dell’uomo, di ascoltare l’oscillazione delle riflessioni.
L’arricchimento lirico delle immagini propone la densità interpretativa del linguaggio, la relazione con la suggestione dello spazio straordinariamente dilatato della poesia, misura la smarrita astrazione della voragine intimista, guida l’orientamento sacro delle stagioni, consegna il solco delle illusioni al principio devozionale della fiducia.
Alfredo Alessio Conti riconosce i limiti dell’esperienza percettiva, prende coscienza delle possibilità di una verità altra, comunica la prospettiva universale del tempo oltre l’apparenza del fenomeno filosofico, trattiene il suo indugio “sulla soglia dell’infinito”, sulla sostanza del conoscibile, sulla volontà inconscia dell’indulgenza, in limine sul confine esistenziale di ogni visione intuitiva dentro il grembo lirico del mondo, avviando l’intenso contrasto tra la lacerazione e la tenerezza, nella tormentata occasione della consapevolezza.
Rita Bompadre – Centro di Lettura “Arturo Piatti”
Alfredo Alessio Conti vive a Livigno. Ha conseguito il baccalaureato in Teologia presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma e il titolo di educatore professionale, un Master in ‘Bisogni Educativi Speciali’ e uno in ‘Cyberbullismo e Gestione del Burnout’. Ha pubblicato diverse raccolte poetiche, tra cui: “Poesie Amiche”, (Arezzo, Gruppo Ed. Fruska), “Nelle dune di Saffo”, (Bologna, Book Editore), “E in questo mal di vivere” (Roma, Lo Faro Editore), “La verità nascosta” per la ‘Collana Poesia Elegiaca dei Maestri Italiani dal 900 ad oggi’ (Milano, Guido Miano Editore) ed è presente nell’ antologia on-line « La Poesia Italiana Contemporanea, dal Primo Novecento a oggi » nel sito www.italian-poetry.org.
Gestisce un suo personale blog: Alfredo Alessio Conti – Poeta e Scrittore.
SINOSSI – Tutto, nella poesia di Alfredo Alessio Conti, le figure, le cose, le situazioni, i paesaggi; tutto batte secondo l’intimo pulsare cristiano di una materia che è anche psiche, riscatto, sublimazione, amore. Sono versi nei quali dominano l’abbandono fiducioso al destino, nell’attesa « della nuova rinascita », e l’attenzione religiosa, dichiarata con voce di mistico, alla natura. Sprigiona da queste pagine una poesia come luce segreta che dalle cose rimbalza improvvisa verso la decifrazione possibile del mistero e come ansia che punta zigzagante a doppiare la meta della condizione incognita. L’attesa (« questa venuta che non arriva mai ») si trascrive talvolta in invocazione, qualche altra in stupore o nell’incertezza, si accende di un fuoco che fa rivivere sulla pagina l’avventura dell’uomo nella sua tormentata vicenda terrena. « Che ne sarà / di noi » si chiede a un certo punto l’autore e quell’interrogativo in sospeso ha una pregnanza coinvolgente.
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“Sulla soglia dell’infinito” di Alfredo Alessio Conti
(Biblioteca dei Leoni, 2021 pp.96 € 12.00)
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Vi proponiamo qui di seguito una selezione di testi poetici dalla raccolta “Sulla soglia dell’infinito” di Alfredo Alessio Conti a cura di Rita Bompadre:
Svanire
Rivedo
assorto
nel sonno eterno
il riflesso sfocato
della mia Anima
svanire nel nulla.
Vorrei vivere in un faro
Vorrei vivere
in un faro
illuminare le notti
tempestose e buie
segnalare
il pericolo
che ci attende
all’attracco
della vita.
Sono alla ricerca di nuove parole
Sono alla ricerca
di nuove parole
di nuovi significati
al vivere il presente
per il futuro c’è tempo
anche se ormai
adesso
l’ho oltrepassato.
Sono un ramo
Sono un ramo
curvo sull’acqua
che si abbevera
e rinfresca
sognando
di rizzarsi in piedi
per accogliere nidi
di cardellini
e sentire il loro canto
per l’ultima volta.
Battito di ciglia
La nostra vita
è intrisa
d’infiniti punti di domanda
della cui risposta
ultima
sarà solo
un battito
di ciglia.
Sulla soglia
Ho camminato
a lungo
in questa vita
a volte frettolosamente
a volte piano piano
a volte come gamberi
sulla riva del mare
a volte pieno d’entusiasmo
a volte solitario
ed ora
sulla soglia dell’infinito
non mi resta
che percorrere
l’ultimo tratto.