‘Quintetto d’estate’, dalla Sicilia alla Lettonia un romanzo di viaggio e formazione.

Esce nelle librerie Quintetto d’estate, il nuovo libro di Giuseppe Raudino, scrittore siciliano che vive da parecchi anni nei Paesi Bassi. È un romanzo di viaggio e di formazione dedicato alla musica e al maestro Nino Cirinnà, illustre personaggio, siracusano d’adozione. Si svolge d’estate e l’estate, si sa, è una promessa, un passaggio, dalla fase della crescita a quella della maturità. Ce ne parla Lucia Arsì, Docente di lettere classiche in pensione.

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È estate, tempo di raccolta. Se la Primavera è cinta di corone di fiori, la nuda Estate ha ghirlande di spighe, così Ovidio. È tempo di raccogliere le aspettative e in Quintetto d’estate (Ianieri Edizioni) Giuseppe Raudino racconta il Viaggio, fantasticamente reale, che sei giovani protagonisti, musicisti di squisita sensibilità e accuratezza tecnica, intraprendono dal profondo Sud (Siracusa), fino alla capitale della Lettonia. E nel viaggio la trans-form-azione, ossia il passaggio da strutture mentali ossidate a nuove movenze dello spirito, che si allea con la sensibilità, offrendo nuove conoscenze esistenziali.

I giovani, in un camper di modeste dimensioni, si ri-conoscono attraverso l’Altro, fanno esperienza del pandemonio sensoriale che abita nella psiche, ammirano la Natura di cui fanno parte, acquistano coscienza della doppiezza che la Vita incarna. È il punto d’arrivo. Quanta fatica!, rivela il Narratore.

La conoscenza a tutto tondo, leggiamo tra le righe del romanzo, diventa possibile perché nel DNA dei giovani siracusani ci sono i necessari requisiti: il seme innescato dai greci di Corinto, che circa 2700 anni fa s’insediarono a Siracusa. E nel Romanzo, oltre alla Bellezza armonica del linguaggio fluido e avvincente, riviviamo il senso recondito di luoghi cantati da Poeti latini (Virgilio) e analizzati da analisti del profondo (Freud), dato che il mito è “il per sempre” e l’Autore ci ricorda l’apollineo e il dionisiaco, respiro costante delle tragedie greche. Che dire del dialetto siciliano (babbiari, vastasu, etc) e del nome di una protagonista, Calliroe che rimanda ad un romanzo (Calliroe e Cherea), scritto da un certo Caritone e ambientato a Siracusa, d’età ellenistica? C’è Necessitas (ma anche Libertas mentale) di motivare processi mentali con l’etimologia (e-ducare, istruire); c’è la necessità genitoriale che è altra rispetto all’affetto paterno (possiamo essere padri di tutti, ma genitori siamo quando c’è il legame di sangue). Sono perle che l’Autore ci regala.

Il punto di arrivo, la fine di tale viaggio è il plauso, il premio. Il fine, così evidenzia l’Autore nei 48 capitoli, è educare i giovani alla non fine, a riprendere il viaggio per nuove esperienze, nuove conoscenze, al modo di Narciso, desideroso di nuova visione, o Aretusa che, da donna, si scopre indispensabile, o Teseo che si ri-vede nel Minotauro. Lo Scrittore canta la sacralità della Vita e l’emozione del Suono.

Lucia Arsì

Sinossi:

Martina, Fabrizio, Ileana, Stefano e Calliroe si sono appena diplomati al conservatorio Santa Lucia di Siracusa e, con la spensieratezza dei vent’anni, si preparano a inseguire i loro sogni. Non sanno, però, che il maestro sta per coinvolgerli in una avventura che cambierà per sempre il loro modo di essere e di suonare. L’idea è quella di accompagnarlo in camper a Riga, dove lui ritirerà un premio per la sua composizione Retsina e loro si esibiranno alla cerimonia di premiazione suonando nel teatro dell’Opera. Il lungo viaggio dalla Sicilia alla Lettonia darà loro il tempo necessario e la possibilità di conoscersi meglio, di costringersi alla condivisione e imparare a declinare ogni sfumatura della prima persona plurale. Per essere dei bravi musicisti, infatti, non basta saper suonare il proprio strumento, perfino eccellere, ma occorre mettersi al servizio dello spartito e dell’insieme, fondersi l’uno con l’altro senza personalismi. Stefano e Ileana possono così tornare ad amarsi, Fabrizio e Martina innamorarsi perdutamente, Calliroe superare senza rancori la sua infatuazione per il maestro e insieme diventare un unico, indissolubile, quintetto d’estate.

Sull’autore:

Giuseppe Raudino è nato in Sicilia nel 1977 ma vive nei Paesi Bassi, dove insegna Giornalismo e Teoria dei Media all’Università di Scienze Applicate di Groningen. Si interessa di scrittura creativa, interculturalità e storytelling. Collabora con diverse riviste, tra cui Altritaliani.net (vedi QUI), occupandosi principalmente di critica e analisi di testi letterari. Come narratore ha esordito nel 2019 con il romanzo Mistero nel Mediterraneo (Genesis Publishing), seguito nello stesso anno da Stelle di un cielo diviso (Polidoro Editore).

Il libro: 

Quintetto d’estate
Ianieri Edizioni 2022
Autore: Giuseppe Raudino
Collana: Forsythia
Genere: 
Narrativa
Data di uscita: marzo 2022
Pagine: 224 – Prezzo: 12€
ISBN: 979-12-80022-58-5

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