In mostra il lavoro fotografico di Rosella Centanni: “Nu(o)ve donne in salotto”. Nove donne che si sono rimesse in gioco con coraggio. Un omaggio, una strizzata d’occhio, gli auguri di noi Altritaliani a tutte le donne in occasione di questo 8 marzo, festa della donna. Lasciamo la parola a Rosella e alle sue fotografie (vedi il portfolio).
L’idea del mio lavoro riguarda il “circolo”, il salotto delle mie amiche. Salotto come luogo aperto della casa, in cui si riceve, ci si ascolta e ci si confronta e, nello stesso tempo, luogo in cui ci si rilassa e si sta con se stessi. Il nido in cui si è soli, ma non ci si sente soli…
Sono donne single o per libera scelta o per una condizione sofferta. Donne che si sono rimesse in gioco ed hanno trovato la forza e la dignità di ricominciare daccapo, di andare avanti dando un senso alla propria vita. Donne che si realizzano in vari campi, dal lavoro, alla pittura, dalla scrittura al volontariato.
Il lavoro è composto da 9 parti (tante sono le donne ritratte), che mantiene inalterata la propria struttura, composta da quattro foto :
il ritratto ambientato della donna nel suo salotto,
un primo piano,
un tratto caratteristico della sua gestualità,
un segno rappresentativo del proprio essere.
Ogni parte è completata da un testo che narra, in sintesi, la vicenda esistenziale di ciascuna.
Il mio scopo è quello di delineare lo stile di vita scelto dalle nove donne nell’affrontare la loro condizione di single, attraverso vari percorsi, per raggiungere il proprio equilibrio. Un piccolo campione riguardante un aspetto della donna di oggi.
Rosella Centanni
Presentazione di Orietta Bay
C’è un approccio garbato ma intenso e intimistico in quest’opera realizzata da Rosella Centanni che con attenzione e sensibilità è riuscita a costruire un progetto narrativo concettuale coinvolgente.
Partendo dalla descrizione della realtà quotidiana delle sue n(u)ove amiche ci consegna uno spaccato della loro vita, ce le racconta per valorizzarle. Un elogio però che sottende anche, come scopo portante, il desiderio di sollecitare la nostra riflessione su l’attualità e porre l’attenzione sulla condizione dell’altra metà del cielo in una società, la nostra, dai cambiamenti repentini e radicali.
Attraverso una struttura compositiva ben organizzata, un polittico di quattro foto, che mantiene inalterata per tutte e n(u)ove le protagoniste, ci introduce nei loro salotti. Lei stessa li definisce: “luogo aperto della casa, in cui si riceve, ci si ascolta e ci si confronta e, nello stesso tempo, luogo in cui ci si rilassa e si sta con se stessi. Il nido in cui si è soli, ma non ci si sente soli”, creando la condizione perfetta per l’apertura al dialogo e alla confidenza.
Solo attraverso la forza del rapporto che l’autrice è riuscita a creare si sono potuti realizzare dei ritratti così significativi e intriganti.
Nello scorrere dei quadri ci troviamo di fronte ogni volta ad una donna che sentiamo speciale. Sappiamo che hanno in comune oltre all’amicizia, la condizione di single. Ma questa è solo un’informazione. Quello che ci rimandano le fotografie è più profondo, essenziale. Si attesta all’interno, nella personalità, nel vero modo di essere che ognuna consegna, con forza e generosità, all’obiettivo indagatore di Rosella.
Oltre i sorrisi, nei gesti eleganti e misurati l’autrice sa scegliere i particolari che ci fanno avvertire in modo tangibile le diversità dei percorsi che hanno affrontato per raggiungere la propria individualità.
Sono donne che hanno voluto e trovato equilibrio e piena realizzazione.
Vivono in case accoglienti, sono belle, curate, eleganti. Ci raccontano di quella bellezza che va oltre, che è data dalla consapevolezza del proprio valore.
Le sentiamo serene e sicure, appagate dai risultati ottenuti, perseguiti con determinazione e perseveranza grazie alla forza dei loro ideali. Un guardare avanti con coraggio e desiderio di trovare, magari dietro l’angolo, lo speciale della vita.
Reinventandosi sempre e cercando stimoli nuovi per continuare a farlo.
Troppe volte la società impone alle donne freni o blocchi che le confinano in ruoli già definiti senza considerarne a fondo i veri bisogni. Loro sono riuscite a saltare gli ostacoli, a superarli. Li hanno abbattuti. Esempio per dirci di non perdere mai di vista la ricerca della felicità, del proprio posto al sole. E mentre dai loro divani ci sorridono in modo tranquillo, alcune un poco enigmaticamente, all’unisono pare ci dicano che solo stando bene con se stessi si può star bene e dar gioia agli altri.
Orietta Bay
Genova
Rosella Centanni è nata e vive ad Ancona. Ha iniziato ad appassionarsi di fotografia dagli anni ’90. Ha realizzato, oltre a varie iniziative fotografiche, diverse mostre personali tra le quali:
– « Ancona, il nostro Passetto…. un lungo giorno d’estate » (2008)
– « Sguardi » (2011), un reportage fotografico nei campi rom di Tirana.
– « Respiri », fotografie polaroid Emulsion Lift (2011)
– « Bassa marea a Palombina di Ancona. Istantanee di vita. » (2017)
Info pratiche:
N(u)OVE DONNE IN SALOTTO
Mostra di fotografie di Rosella Centanni
Associazione Culturale Galleria Puccini
Via Bernabei 39 | 60121 Ancona
N(u)ove donne in salotto, di Rosella Centanni: Bravissimo!
Che belle! Che toccante tutte queste fotografie! Grazie mille per i pensieri che trovo giusti e veri. Proprio bello da leggere oggi, giornata della festa della donna!
Rosella avrebbe potuto fare le stesse foto da me in Quebec, con le mie amiche. Le belle donne single, o anche sposate, di questa ‘età’ hanno molto in commune.
(scusa il mio italiano)
Arrivederci,
Lyane