Nanni Moretti girò nel 2011 il film “Habemus Papam”, dove piazza San Pietro è stracolma e il balcone è vuoto, il Papa non c’è.
Oggi la Piazza è vuota, ma il balcone è pieno, c’è un uomo solo, anziano, che soffre con tutti gli uomini. Il momento è solenne, angosciante, ma la piazza è colma di luce fredda, la Luce tornerà, con la preghiera. Il Papa c’è e con lui la fede. Occorre credere. Occorre vivere…
Il poeta irpino Gabriele De Masi ripercorre con un dimesso senso del dolore le immagini che valgono più di un film e resteranno nella memoria di questo secolo ormai ventenne.
(Armando Lostaglio)
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Sera di preghiera
Solenne piazza di santi, martiri,
Cristo con gli apostoli e il successore
di Pietro, incerto sui passi al Calvario
nell’assordante, muta assenza
di folla, la pioggia un po’ sforza
un po’ si placa al plumbeo
selciato vitreo, fumiga il braciere
dell’incenso, s’affanna, poca fiamma
al cielo di lacrime senza altare.
La Grande Casa del Signore
ha il portone aperto, attende,
il vento s’ addentra, si ritrae,
con Francesco alla Vergine
e a Cristo, bianca veste bagnata
invoca a labbra chiuse, serrate:
“…ti chiamo, Mamma…”
“… baciamo i tuoi piedi inchiodati,
Fratello, sulla stessa barca…”.
Preghiamo senza parole,
turbini d’ansia nascosta nel cuore,
vanno e vengono vento e pioggia
a noi brandelli di vela,
nella triste sera di preghiera.
Gabriele De Masi