‘Francesca e Nunziata’ di Maria Orsini Natale finalmente ristampato da Sellerio

Torna in libreria il capolavoro di Maria Orsini Natale “Francesca e Nunziata”, col suo mondo di donne e quel fil rouge che narra la vera storia del Sud Italia dal 1849 al 1940.

Era introvabile da più di dieci anni per tristi beghe di editoria, e rimaneva vana anche la petizione firmata dai lettori per protestare contro il vuoto lasciato da quel libro tanto amato. Poi, dissipate le nebbie, si è fatto avanti Sellerio, il fedele editore di Andrea Camilleri. E ora il dado è tratto.

Non stupisce che mancasse a tutti, perché Francesca e Nunziata, pubblicato nel 1995 da una piccola casa editrice, ha spiccato il volo senza spinta alcuna e ha attraversato tre decenni senza segni di stanchezza, senza impolverarsi, come quei romanzi sospesi nel tempo, che incantano ogni generazione. Un testo vibrante, struggente, pregnante, che trascina il lettore in un mondo vesuviano non troppo lontano, ma ormai tristemente svanito, e gli fa rivivere quel mondo tanto da desiderare di esserci, di abitarlo insieme a quella folla di personaggi piccoli e grandi, altolocati e umili. Maria Orsini instilla il desiderio di toccare quei drappeggi, sfiorare quei vestiti e i fantasiosi cappelli di Francesca, ormai ricca e pure aristocratica grazie ad un marito bello, nobile e traditore; e vien quasi voglia di riempirsi i polmoni di quell’aria pura, e andare in estasi davanti a panorami marini o fiammati tramonti rocciosi, immagini prorompenti di bellezza che evocano emozioni. E sembra di assaggiare tutti quei piatti succulenti, di fronte ai quali ci si sente come il povero Tantalo.

La vita quotidiana, così ricca di umanità, di piccoli e grandi drammi e di gioie intense, si intreccia con la grande Storia, malevola e spietata con quel Sud che voleva rimanere indipendente, pacifico e pieno di speranze concrete per le sue menti industriose.

Maria Orsini tesse nella sua trama il racconto veritiero di come maligni disegni stranieri ridussero in cumuli di macerie tutto il creato di quel paese.

La storia è quella di Francesca e Nunziata, due donne combattive e audaci che realizzano progetti ambiziosi nell’arte di fare pasta, mentre drammi di vita e mutamenti fatali già serpeggiano per demolire i loro sogni di gloria. La prima diventa imprenditrice di alta classe, grazie all’ingegno del padre e ancor prima del nonno che, partito dal piccolo e umile mulino-pastificio sulle alture della costiera amalfitana, ha l’intuito geniale di trasferirsi con tutte le sue donne, moglie, figlie e nipoti, alle falde del Vesuvio. E queste piccole e grandi donne getteranno le fondamenta della fortuna familiare. Nunziata è invece l’orfanella che Francesca, già madre di nove figli, adotta per voto; e sarà lei, venuta dal nulla, l’unica a seguire le orme della madre adottiva, diventando a sua volta imprenditrice di talento.

Note di umorismo ravvivano il racconto anche in passi che narrano dolori e tragedie, e la lettura si fa leggera, mentre la poesia che pervade le pagine, addolcisce anche i toni cupi dei passi più drammatici del romanzo con colorati accenti di parlata vesuviana; una poesia mai scontata, che fa innamorare di un popolo e di una terra anche chi non li avrebbe mai amati.

Maria Franchini

IL LIBRO:
Francesca e Nunziata
di Maria Orsini Natale
Scheda del libro sul sito di Sellerio Editore
2024
488 pagine – 16€ – In formato E-book 9,99€

Maria Orsini Natale

L’AUTRICE:
Maria Orsini Natale (Torre Annunziata, 1928-2010), scrittrice, poetessa e giornalista, ha esordito a 67 anni nel 1995 con “Francesca e Nunziata”, romanzo che nello stesso anno venne selezionato tra i libri in concorso per il Premio Strega e successivamente tradotto in sei lingue. Vinse numerosi premi, tra i quali il Premio Oplonti, il Premio Domenico Rea e il Premio Chianti Ruffino.
Il libro fu considerato tanto rappresentativo nel panorama letterario del Sud Italia, che nel 2003 venne inserito nell’elenco dei testi da studiare per l’esame di abilitazione all’insegnamento dell’italiano nei licei e nelle università (CAPES e Agrégation).
Oltre alla nuova ed elegante edizione Sellerio, disponibile in tutte le librerie italiane dal 4 giugno, uscirà in luglio l’audiolibro edito da Emons con la voce di Anna Bonaiuto e si attendono già traduzioni in più paesi.
Tra le altre opere dell’autrice: “Il terrazzo della villa rosa” (1998), “La bambina dietro la porta” (2000) e “Cieli di Carta” (2002).
(Biografia in breve redatta da Domenico Orsini)

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Maria Franchini
Maria Franchini aime se définir une femme du Sud. Née à Naples, elle y a vécu jusqu’à son arrivée en France (pour suivre son mari), où elle habite physiquement, car son cœur est toujours agrippé aux pieds du Vésuve bercé par le chant de la sirène, mère de Neapolis. Amoureuse inconditionnelle de sa terre natale et des chevaux, elle leur consacre ses pensées et ses écrits. Sans rapport apparent, le cheval incarne à la perfection l’âme napolitaine, si facile à dominer mais impossible à dompter, si amicale avec les bienveillants et si redoutable avec les malveillants. Naples et le cheval, victimes de leur beauté, attirent toutes les convoitises, mais ils résistent à toutes les blessures en restant libres même en esclavage. Naples et le cheval ont inspiré (et inspirent) les poètes et les artistes par milliers sans qu’aucun d’entre eux n’ait jamais pu en percer le secret. Nul être au monde n’aurait pu mieux que le cheval indompté être brodé sur le blason de cette ville/monde. Parmi ses publications: "Dictionnaire insolite de Naples (Ed Cosmopole, 2015), "Naples, insolite et secrète" (Ed Jonglez).

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