Poesia italiana contemporanea con la raccolta “De viris illustribus” di Filomena Gagliardi (Nulla Die Edizioni, 2020). Omero, Esiodo, Aristotele e ancora Ulisse, a loro, a questi illustri classici, la giovane poetessa si rivolge per ridare ordine e armonia al disordine dei tempi nostri. Attraverso il ‘logos’ Filomena Gagliardi ritrova “ciò che dà luce”, recupera quel significato che dà senso alla vita. Ce ne parla Rita Bompadre.
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“De viris illustribus” di Filomena Gagliardi (Nulla Die Edizioni, 2020)
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“De viris illustribus” di Filomena Gagliardi (Nulla Die Edizioni, 2020) è un potente omaggio alla cultura classica, intesa nell’interpretazione filologica della formazione intellettuale, come patrimonio di conoscenza e di erudizione. I testi diffondono l’esperienza degli antichi ed illustri ideali, rivolgono l’origine del mondo alla mitologia dell’eternamente presente, seguono il luogo sacro della comunicazione, rischiarato dalla luce della bellezza.
I versi abbracciano l’armonia infinita delle citazioni esemplari e le immagini primitive arricchiscono la grazia poetica e traducono i contenuti efficaci, i motivi d’ispirazione con inesauribile energia letteraria. La mirabile, sapiente, illuminata poesia di Filomena Gagliardi è pura riconoscenza di un’epoca, recupero consapevole di un modello da ritrovare, nella gioia della sensazione del valore morale.
La contemplazione degli eventi e la scoperta rivelatrice delle sentenze, tracce lasciate dalla prospettiva storica del passato, incarnano l’influenza naturale della coscienza umana, animata dall’affinità con la profonda concordia di uno stato felice della vita, in accordo con la prosperità dell’immaginazione, con la visione rigeneratrice del mito.
La poetessa ripercorre l’uguaglianza dei sentimenti, la necessità spontanea di ricordare l’autenticità del bene, il rapporto tra la vita dell’uomo e le compiute aspirazioni della sua natura. Nell’evoluzione della ragione, l’uomo, nel dominio dei propri impulsi sensibili, è simbolo della virtù.
Gli uomini illustri di cui parla Filomena Gagliardi sono interpreti del comune desiderio di rigenerazione e di rinascita interiore, hanno la saggezza e la sapienza dei principi supremi della verità e della fermezza vitale. L’attività dello spirito educa l’intuizione e nella libera ricerca cognitiva riscatta il senso apollineo della riflessione, muove il dubbio, è causa dell’enigma. La liberazione estetica della poesia, genera un linguaggio capace di esprimere la democrazia dei valori condivisi e dare corpo all’universalità del coraggio etico.
Il tempo, conosciuto dalla poetessa, è l’espressione della memoria collettiva, la destinazione compiuta con l’esperienza del vissuto, nella volontà di comprendere la spiegazione della storia, il luogo dell’autenticità, abitato dalla dottrina speculativa del comportamento umano.
Leggere “De viris illustribus” è scoprire il fascino inesauribile dell’antichità e la magnificenza dei classici, conoscere la concentrazione e la dilatazione dell’indagine in un mondo leggendario che ispira l’equilibrio sovrasensibile delle nobili imprese orientando l’arte della motivazione e la misura della creatività. L’autrice decifra l’epoca attuale, valuta il destino dell’umanità, sfida il prestigio dell’ars oratoria con la finalità di conoscere gli antichi per capire il presente. La cultura intesa come qualità autonoma, come esperienza delle idee, nell’inciso dei versi, in un lirismo rielaborato dalle figure eroiche e risolute, astute e fedeli metafore trasmesse nella guida di ogni insegnamento, protagoniste del desiderio di gloria e di immortalità.
Rita Bompadre – Centro di Lettura “Arturo Piatti”
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Biografia – Filomena Gagliardi vive a Colli del Tronto (AP). Laureata in Lettere classiche e dottore di ricerca in Filologia classica, ha pubblicato articoli sui suoi temi di interesse. Si divide tra passione per lo studio, insegnamento scolastico e collaborazioni con riviste culturali. Da sempre ama scrivere anche poesie che ha pubblicato in antologie e raccolte. Ha avuto riconoscimenti in premi letterari. De viris illustribus è la sua prima silloge edita per Nulla die. Il titolo è allusivo, non per tracotanza ma «per il vivo bisogno che ho di aggrapparmi ai luoghi e alle persone dell’antichità. Se, infatti, illustris è “ciò che dà luce” (perché ha luce), opachi per non dire oscuri sono i tempi che viviamo e le persone che talora incontriamo in assoluta dissonanza con il mondo greco-romano. Eppure basta pensare ai classici per illuminarmi, perché essi usavano parole piene di significato, quel significato che dà senso alla mia vita e che mi ha insegnato serenamente a distaccarmi dai narcisisti. Ho scelto la presenza di persone sensibili come me e luminose come gli antichi».
Selezione di testi tratti da “De viris illustribus” a cura di Rita Bompadre
Omero II
Poesia
tu stesso
fugace parola
il tuo nome
senza esistenza:
mito
senza parola scritta
logos,
parole colorate
reali
cangianti.
Tu
Omero
“il non vedente”
sei veggente
vate
rivelatore di alate parole.
Esiodo
Primo poeta reale
primo cimelio
dell’antica Beozia
abitata dai duri contadini.
Artefice poetico
del Cosmo
sostenitore
fervente
della dura legge del lavoro.
Tu,
visitato in sogno dalle Muse,
affidi alla tua parola
la Verità
la Saggezza
la Pace fraterna.
Aristotele nel cuore
Ascoltandoti
ti ho amato:
parlavi di musica,
di emozioni,
di uomini.
Cosa sei a distanza (Ulisse e dintorni)
Ripercorro il mare epico
narrando gli eventi
gli stessi.
E ci sei,
sempre,
come digressione
nella Narrazione.
Riaffiori
ad ogni passaggio,
ad ogni incrocio
ad ogni snodo
come tempietto perenne.
Lì stai
davanti a me
oltre il tempo
oltre lo spazio
al di là delle strade.
Superandoti
ti inglobo
come capitolo
archiviato
vissuto
non rinnegato
dal libro della mia Vita.
Uomini illustri
Talora nascono anche oggi
uomini illustri.
Sono persone semplici
che incontriamo per caso
magari in biblioteca.
E ci entrano
nella Vita.
Ci restano accanto
quando siamo peggiori
credono in noi
quando noi smettiamo di farlo.
Ci hanno colpito
fin dall’inizio
con il calore delle loro mani.
Per chi è ferito da sempre
queste persone
Sono uomini illustri:
danno Luce!
In modo discreto
Brillano ovunque.