Buona Festa della Repubblica e Arrivederci di Emilia Gatto, Console Generale d’Italia a Parigi.

Cari Connazionali, a voi tutti va il mio più speciale e fervido augurio di una meravigliosa Festa della Repubblica e di salute, felicità, serenità  e successo per il prosieguo.

…Ebbene, anche se sembra incredibile, è arrivato ormai il momento di indirizzarvi un ultimo messaggio come Console Generale, perchè con l’estate si concluderà il mio mandato nella « Ville lumière ». Da tempo sognavo un grande evento di saluto in Consolato, aperto a tutti voi che ci avete seguito costantemente, a tutti gli esponenti della nostra straordinaria collettività che ho avuto il privilegio di incontrare, ma la grave emergenza sanitaria che ha bruscamente stravolto le nostre vite me lo impedisce.

Altritaliani
Mi fa piacere quindi salutarvi cogliendo l’importante occasione del 2 Giugno, giornata di celebrazione della Festa della nostra amata Repubblica.  E’ stato infatti in questo giorno, nel 1946, che il popolo italiano, per la prima volta a suffragio universale, ha scelto la forma istituzionale della Repubblica rispetto alla Monarchia.

Da una parte, pertanto, nel solco della continuità, tengo ad aggiornarvi brevemente sulle nostre attività, che si sono sostanzialmente focalizzate sulle richieste di servizi legate alla pandemia; dall’altra tengo a ripercorrere alcuni dei momenti salienti che ci hanno visti protagonisti durante questi ultimi tre anni e mezzo.

All’indomani della decretazione del confinamento in Italia e in Francia abbiamo costituito una Task Force operativa coordinata dalla Console Vicaria, che si è dimostrata ancora una volta una funzionaria eccezionale. In stretta sinergia con l’Ambasciata e con l’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri, la Task Force si è spesa senza risparmiarsi, giorno, notte e week end compresi, rispondendo a circa 10 mila telefonate e ad altrettante email per richieste di rimpatri, transiti, assistenza sanitaria, sociale e emergenze, al fine di assistere i connazionali nella realizzazione delle loro necessità di mobilità e di salute, oltre a fornire riscontri puntuali sulle normative in continua evoluzione.
Il lavoro della Task Force è stato straordinario. Continuo ancora oggi a ricevere tributi di apprezzamento per il suo operato. Ne sono fiera, e sono pertanto profondamente grata a tutto il personale interessato, compreso il nostro dinamicissimo medico di fiducia. Oltre a loro, tengo ad esprimere grande apprezzamento anche al Comitato degli Italiani Eletti all’Estero (COMITES), al Coordinamento delle Associazioni dei Professionisti italiani a Parigi (CAP Paris), all’Associazione Donne Italiane Rete Estera (DIRE), all’Associazione degli Psicologi Italiani (APSI), all’attore Cesare Capitani e a tanti altri che ci hanno generosamente offerto la loro assistenza in uno sforzo di squadra straordinario.
Durante il periodo più difficile abbiamo purtroppo dovuto annullare gli appuntamenti già fissati, al fine di tutelare la salute degli impiegati e degli utenti, pur continuando a mantenere aperto il Consolato per le emergenze.

Successivamente, il 18 maggio 2020, in stretta osservanza con le normative italiane e francesi, abbiamo avviato una riapertura progressiva al pubblico, riadattando i locali per rispondere sia agli imperativi di sicurezza sanitaria, sia all’esigenza di soddisfare il più possibile le richieste di servizi consolari, in particolare di rilascio dei documenti.
Credetemi, cari Connazionali, è una sfida titanica. Il nostro Consolato serve quasi 180 mila connazionali, un numero più alto della popolazione di città come Cagliari, Livorno, Perugia, Reggio Calabria. Questo, con una squadra di 34 impiegati, me inclusa. A titolo di esempio, per il rilascio dei passaporti, che è solo una parte della nostra attività, abbiamo 1200 appuntamenti da riprogrammare, più quelli correnti che si producono mese per mese, che solitamente si attestano a circa 800. D’altro canto, le normative che dobbiamo e vogliamo osservare rendono ogni operazione assai più lunga dei circa 15/20 minuti solitamente necessari per verificare i carteggi, prendere le impronte, controllare l’identità, stampare il passaporto, incassare la percezione. A fronte di ciò, gli impiegati assegnati al servizio sono attualmente solo 4.

Sento fortemente l’esigenza di condividere con voi questi dati in uno spirito di assoluta trasparenza, e anche perchè non potremo purtroppo soddisfare 2000 domande prima dell’estate. Occorrerà prioritizzare. Occorrerà, se vi è possibile, rimandare a settembre richieste non urgenti per lasciare il vostro posto a chi ha assoluto bisogno del documento e non puo’ fare altrimenti. Anche in questa contingenza, cari Connazionali, vi prego di dare nuovamente prova di solidarietà. Dal mio canto, vi assicuro che sto cercando in tutti i modi, con i mezzi di bordo e ricercando anche soluzioni creative, di districare al meglio questo nodo.

Sul fronte della proiezione esterna, il Consolato è stato purtroppo costretto ad annullare gli eventi in programma, benché io stessa partecipi volentieri a incontri virtuali, che sono in costante crescita, e continui ad avviare e incoraggiare progetti a beneficio della collettività compatibili con le normative Coronavirus. Come sempre, il nostro partner abituale è la Direzione degli Italiani all’Estero (DGIT) del MAECI e, localmente, il Consiglio degli Italiani Eletti all’Estero (COMITES) oltre a tutto il mondo dell’Associazionismo, in sinergia, ovviamente, con l’Ambasciata e tutto il sistema Italia.

Due sono le iniziative post-Coronavirus che sono state avviate proprio in questi giorni : la traduzione in francese e in Braille della Guida « Turismo delle Radici » e il progetto « #ITALentueux ».
La prima iniziativa riguarda una guida realizzata dalla DGIT sul turismo del ritorno, primo prodotto di una strategia visionaria del MAECI che vuole incoraggiare gli italodiscendenti nel mondo a rintracciare i luoghi di provenienza dei propri avi, alla riscoperta delle radici. E’ un modo geniale, a mio parere, per conservare la memoria di un’estesissima generazione di italiani, provenienti da tanti Comuni troppo spesso sconosciuti all’estero, che con il loro lavoro, la loro perseveranza, il loro sacrificio, si sono affermati nei nuovi Paesi d’adozione, come è successo in Francia, ove i transalpini considerano ormai l’emigrazione italiana del secolo scorso il modello per antonomasia di immigrazione. « Ces Italiens qui ont fait la France » titolava qui un paio di anni fa – racchiudendo tutta una filosofia – l’autorevole rivista francese « Historia » mentre qualche mese dopo è stata la rivista economica « Challenge » ad attualizzare titolando « Ces Italiens qui font la France ».
La nostra iniziativa di rilanciare la guida con la traduzione ci sembra peraltro coincidere con un momento propizio, nel quale è essenziale per il bene del nostro Paese, più duramente colpito dalla pandemia di altri, incentivare il turismo, nostra principale fonte di reddito, soprattutto verso le regioni più martoriate. Da parte nostra, peraltro, proponendone la traduzione sia in francese sia in Braille, con l’aiuto del Dirigente scolastico insieme ai rispettivi responsabili COMITES, Patrizia Bisson e Salvatore Falcone, abbiamo inteso darle una doppia valenza locale: il coinvolgimento degli allievi della rete scolastica italiana della Circoscrizione, che in questo periodo di relativa stasi degli studi saranno gli autori delle traduzioni, sotto la guida dei propri insegnanti ; e un’attenzione alla diversità, promuovendo la traduzione in Braille e in audio di un prodotto che – al contrario del facile immaginario collettivo – è di grande interesse per i ragazzi ipo- e non-vedenti. Ne sono felice.

In questi giorni abbiamo anche avviato, in collaborazione con il Coordinamento delle Associazioni dei Professionisti Italiani nella Regione parigina (CAP Paris), un piccolo progetto « virtuale » che si chiama #ITALentueux. Si tratta di brevi video, che verranno diffusi sui nostri social, di alcuni italiani straordinari, che sono qui sorprendentemente tanti, che si narrano, ci raccontano come è nata la loro opportunità in Francia, e ci svelano il loro sogno nel cassetto. Vogliamo farvele conoscere meglio, queste persone eccezionali, e farle conoscere soprattutto al pubblico locale, visto che le registrazioni avverranno in francese. Per me personalmente, questo progetto rappresenterà un modo per riscoprire insieme a tutti voi persone eccezionali che ho avuto il privilegio di conoscere in questi anni.

Cari Connazionali, sono onorata di aver avuto la straordinaria opportunità di guidare un Consolato Generale cosi prestigioso come quello di Parigi. Ho tentato di interpretare a 360 gradi il mio mandato, dando il meglio di me, e spero vogliate perdonarmi se a volte ho deluso le vostre aspettative.
Guardando al passato, rimango comunque orgogliosa di alcuni risultati, che mi hanno dato grande soddisfazione e che credo abbiano portato un valore aggiunto al nostro quotidiano lavoro.
Sul fronte dei servizi, con l’aiuto dei miei impiegati, siamo riusciti a riassorbire ingenti arretrati che si trascinavano da anni nella trattazione delle pratiche AIRE e nel riordino di migliaia e migliaia di fascicoli fuori posto nell’archivio storico. Sono stati due lavori di programmazione, che hanno preso svariati mesi, benchè siano in realtà di poca visibilità. Ma di grande sostanza, credetemi, perchè costituiscono il presupposto del nostro quotidiano lavoro, che facilitano in maniera sostanziale. Abbiamo, infine, da poco avviato il delicato passaggio alla carta di identità elettronica.
Sul fronte dei progetti, tante sono state le iniziative che il Consolato ha avuto il piacere di seguire, come la splendida iniziativa di sistema lanciata dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese (DGSP) del MAECI, la « Settimana della Cucina Italiana nel Mondo » per la quale ricordo, anno dopo anno, la crescita in termini di partecipazione e di articolazione degli eventi ; l’avvio di programmi di collaborazione duraturi tra istituti alberghieri francesi e italiani nel contesto dei gemellaggi della Circoscrizione consolare ; l’approdo, per la prima volta, della cucina italiana nella piazza adiacente il Louvre, in un primo festival di colori e sapori che auspico possa ripetersi negli anni.
Tante altre sono state le iniziative che ci hanno impegnato. Ma tra tutte, due sono quelle che tengo a ricordare con maggiore trasporto, perchè mi hanno accompagnato e appassionato nel quotidiano per più di due anni : la costituzione del Coordinamento delle Associazioni dei Professionisti Italiani (CAP Paris) e la realizzazione dell’iniziativa editoriale « L’Italia del Père Lachaise. Vies extraordinaires des Italiens de France et des Français d’Italie. » Entrambe sono state realizzate in collaborazione con il Comitato degli Italiani Eletti all’Estero (COMITES) e con il determinante sostegno della Direzione Generale degli Italiani all’Estero (DGIT) del MAECI.
Il primo progetto, che federa in un Coordinamento dieci Associazioni che rappresentano i professionisti italiani a Parigi (CAP Paris), corrisponde a una necessità sentita da tempo nell’ambito della collettivita’, per mettere in rete i tanti connazionali che esercitano con soddisfazione e prestigio nella Circoscrizione . Si tratta di una realta’ di grande interesse e con numeri in forte crescita, difficile da mappare a causa dell’alto grado di mobilita’, e di fatto complementare all’emigrazione tradizionale, che è ormai arrivata alla quarta o quinta generazione. Valorizzare questa complementarieta’ tramite il COMITES, che si è fatto portatore del progetto attraverso l’impegno di Claudia Donnini, è stato il valore aggiunto di un’iniziativa che oggi, a piu’ di un anno dalla sua nascita, è diventata una realtà autonoma e dinamica anche grazie al suo Presidente Luigi Apollonio e alla sua squadra, e che ha dato impulso alla costituzione di altre Associazioni professionali, come quelle, nate di recente, degli Psicologi Italiani (APSI) e dei Medici Italiani a Parigi (AMIP). Con il CAP Paris, inoltre, abbiamo lanciato e seguito numerose iniziative rivolte alla popolazione giovanile, tra cui la giornata di presentazione delle eccellenze universitarie italiane, il progetto stage in imprese italiane, la giornata dell’orientamento alla scelta universitaria, la piattaforma virtuale d’iscrizione dei ricercatori e dottorandi temporaneamente a Parigi. Sono estremamente felice di questo grande e duraturo risultato frutto di un investimento importante in tempo ed energie durato piu’ di due anni. Grazie, grazie a tutti, a tutti coloro che si sono prodigati per realizzare questa bella iniziativa a beneficio della collettività, che spero possa continuare a crescere e magari a essere replicata in altre realtà territoriali.
Il secondo progetto, « L’Italia del Père Lachaise. Vies Extraordinaires des Italiens de France et des Français d’Italie » è nato da un omaggio alla tomba dell’antifascista Aurelio Orioli in compagnia di Gianantonio Mingozzi, che ha costituito un’imprevedibile occasione di scoperta di altri antifascisti e di tante altre personalita’ italiane e italo-francesi che riposano o hanno riposato nel più famoso cimitero monumentale parigino.
I numeri dei recensiti all’epoca, quando l’idea del progetto era agli albori, si sarebbero poi quadruplicati. L’interesse cresceva, ma è stato l’incoraggiamento deciso di Valdo Spini e in seguito di Antonio Patuelli, cui dobbiamo l’impulso determinante della decisione di partire. Impulso raccolto senza riserve e con forte entusiasmo dal COMITES, con Tiziana Zalla prima e poi Teodoro Bartuccio, Consigliere responsabile del progetto, che con Renato Zuliani ha lavorato senza sosta per scovare i luoghi delle sepolture, spesso nascoste da decenni. In questo grande lavoro di squadra, é stata la DGIT del MAECI, guidata da Luigi Vignali a credere nel progetto, a seguirlo tramite l’attenzione quotidiana di Giovanni De Vita, e a fornire l’apertura di credito per far concretamente partire la nostra avventura.
Ora, cari Connazionali, abbiamo una splendida antologia bilingue edita da Skira su 61 personaggi illustri, scritta a 123 mani e coordinata da una straordinaria Costanza Stefanori ; una guida turistica tascabile, edita da Laborintus ; una piantina ; un’applicazione per smartphone di Teria, che ce ne ha fatto omaggio. Sono in corso di realizzazione un libro di fumetti con la direzione personale di Vincenzo Cirillo e una pièce teatrale a cura degli alunni della scuola italiana Leonardo Da Vinci. L’opera, che forma oggi oggetto anche di una pagina Wikipedia, è stata presentata nelle prestigiose sedi dell’Ambasciata d’Italia a Parigi e dell’Ambasciata di Francia a Roma e, subito prima del « lockdown », in dieci Comuni italiani, su loro invito. La stampa ha dato all’iniziativa un’attenzione che non avremmo mai immaginato nè sperato, con 89 articoli in tutte le testate principali, comprese varie francesi. Ne siamo tutti felici, nella speranza che questo progetto di aggregazione, di diversità, di memoria e di amicizia possa essere ricordato e magari emulato altrove.

Cari Connazionali, questa volta so di essermi dilungata oltre misura. Ma è un’occasione particolare. Questo mio messaggio non è un addio, ma un arrivederci : spero infatti sinceramente, in futuro, di rivedervi a Parigi, a Roma o in qualche altra parte del mondo.

Grazie
Emilia Gatto

Newsletter di Giugno 2020

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