La battaglia per il ritorno ad una politica partecipata dai cittadini e per il recupero di un’etica pubblica e politica è per Altritaliani.net un dovere statutario.
Le recenti e scandolose vicende degli ultimi giorni rafforzano la nostra convinzione che l’Italia con il « berlusconismo » sta attraversando una delle fasi più tragiche della sua storia.
Di volta in volta sono sotto tiro valori costituzionali; la libertà d’informazione e quella dei giudici di applicare le leggi, poi gli attacchi al lavoro, con la precarietà e disoccupazione crescente tra i giovani, ora l’ennesimo insulto alle donne e alle loro conquiste.
Non occorre aggiungere altro commento al livello di disprezzo nei confronti delle donne e non solo. Per questo Altritaliani aderisce alle manifestazioni in difesa dei diritti e della dignità delle donne e all’iniziativa che di seguito potete leggere e firmare.
Se non ora, quando?
TESTO DELL’INVITO ALLE DONNE ITALIANE A PARTECIPARE
In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.
Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che – va ricordato nel 150esimo dell’unità d’Italia – hanno costruito la nazione democratica.
Questa ricca e varia esperienza di vita è cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicità. E ciò non è più tollerabile.
Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici.
Questa mentalità e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione.
Così, senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza.
Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità delle donne e delle istituzioni.
Chi vuole continuare a tacere, sostenere, giustificare, ridurre a vicende private il presente stato di cose, lo faccia assumendosene la pesante responsabilità, anche di fronte alla comunità internazionale.
Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando? è il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.
L’APPUNTAMENTO E’ PER IL 13 FEBBRAIO IN OGNI GRANDE CITTA’ ITALIANA E ANCHE ALL’ESTERO.
Per firmare la petizione MOBILITAZIONE NAZIONALE DONNE clicca qui
“SE NON ORA QUANDO”