La legge del più forte

Strane scene, e preoccupanti, nelle città italiane, protagonista la Polizia.

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A Napoli non s’era mai visto che gli agenti armati di scudi e manganelli inseguissero e assalissero alle spalle un gruppetto di studenti e professori in corteo di protesta contro la riduzione di fondi all’istruzione, pestando a sangue un paio di ragazzini e arrestando un ricercatore universitario. Non c’era nessun pericolo per le vetrine, nessuno dei manifestanti era armato di qualcosa, i commercianti stavano sulle soglie a guardare (e hanno protestato contro gli agenti cercando di salvare i ragazzi dai manganelli), non s’era nemmeno bloccato il traffico perché quella è una strada pedonale che sbocca su una piazza pedonale anch’essa.
Il Questore ha subito sentenziato che l’arrestato aveva ferito un poliziotto. Però nessun poliziotto è risultato ferito, e dopo dodici ore il giudice ha liberato l’arrestato.
Ma intanto il Questore aveva perseverato. Alla domanda per quale motivo non è stato mai arrestato nessuno dei cosiddetti disoccupati che quotidianamente assaltano gli autobus, incendiano copertoni, bloccano la città in vari punti contemporaneamente (e un loro capo ha dichiarato che d’ora in poi assaliranno i bus dei turisti in modo che questi ultimi, terrorizzati, dicano al resto del mondo quale inferno è Napoli), l’alto funzionario di Polizia ha risposto candido: “i disoccupati sono più avvezzi…evitano sempre il contatto con la polizia, quando noi arriviamo, loro vanno via…” .

Quel che è accaduto a Genova, nello stadio, s’è visto anche in Eurovisione, trattandosi di un incontro di calcio fra due nazionali – Italia e Serbia – valevole per i campionati europei. Un folto gruppo di delinquenti serbi (così li hanno definiti in patria) decisi a non far disputare la partita, erano entrati nello stadio muniti di mazze e coltelli, e anche di voluminosi lanciarazzi, quelli obbligatori sulle barche da diporto per segnalare ben alti, colorati e fumanti, situazioni di pericolo. Li avevano comperati in gran numero nei negozi cittadini, e hanno anche esibito gli scontrini quando li hanno arrestati. Entrati tranquillamente, hanno calato sul volto i passamontagna, hanno devastato tutto quel che potevano, e lanciato i razzi sul campo, impedendo che si svolgesse l’incontro. Ma nel frattempo, in altri ingressi, parecchi ragazzini, invitati con i loro genitori allo stadio da un notevole sconto sul biglietto, si vedevano sequestrare severamente i contenitori di bibite in cartone e cannuccia, le sciarpe e le shirt con i colori della squadra locale.

bandiera_italiana1s-2.jpgA Venezia, durante una manifestazione del partito secessionista “Lega Nord”(a cui appartiene il Ministro dell’Interno), la Polizia è intervenuta nei confronti di un folto gruppo che manifestava contro semplicemente sventolando il tricolore. La Polizia (italiana) ha sequestrato tutte le bandiere (italiane).

Eleonora Puntillo

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