Apre al pubblico nel cuore di Napoli L’Artistico, CasaMuseo del Circolo Politecnico

Lo storico e prestigioso Circolo Artistico Politecnico, al secondo piano di Palazzo Zapata in Piazza Trieste e Trento, con veduta su Piazza del Plebiscito, Palazzo Reale, Teatro San Carlo, da Associazione della Belle Epoque, formata da intellettuali, artisti, poeti, pittori e scultori, da esclusivo « club » culturale,  dopo 130 anni si è trasformato in fondazione, aprendo le sue sale che ospitano un patrimonio di inestimabile valore, alla città e ai turisti, sempre più numerosi ed affascinati dalla sirena Partenope. Tutti noi ormai potremo conoscere uno dei circoli più esclusivi della città dalla ibrida formazione e lunghissima storia, frequentato da personalità fondamentali per Napoli.

Nel pomeriggio di lunedì 14 maggio, si è tenuta la cerimonia di consegna della chiave simbolica (una scultura) del Circolo Artistico Casa Museo – che vanta una ricca raccolta di oltre 600 dipinti, 80 sculture, 5000  foto e migliaia di libri – al Comune e alla Regione.

A rappresentare le istituzioni vi erano Rosanna Romana, direttore per le politiche culturali della Regione e Nino Daniele, assessore alla cultura del comune di Napoli. L’introduzione alla cerimonia di apertura è stata del prof. Adriano Gaito che ha dichiarato: “Il Circolo Artistico Politecnico, entrato con autorevolezza nel circuito culturale cittadino, intende con la trasformazione in fondazione, alimentare ed ospitare per il futuro iniziative che associno la funzione del patrimonio artistico alla piena valorizzazione della sua prestigiosa sede sociale”. Sono seguiti gli interventi del prof. Fulvio Tessitore, presidente onorario della Fondazione; Luciano Garella, Soprintendente Beni Artistici e paesaggistici; Sergio Sciarelli, presidente del Comitato scientifico. Moderatore della serata, il giornalista Ermanno Corsi.

L’Artistico Casa-Museo è la versione moderna della Associazione nata il 22 dicembre del 1888 per volontà di un gruppo di artisti napoletani guidati da Edoardo del Bono. Giuseppe Caravita offrì loro ospitalità nella sua casa al Rione Sirignano. Con la fusione con il Circolo Forense nel 1902, la Società si trasferì nell’attuale sede di Palazzo Zapata (residenza del Vicerè di Napoli). La storia ne è raccontata in due volumi a cura dalla prof.ssa Isabella Valente « Storia, Arte e Città. Le collezioni della Fondazione « Circolo Artistico Politecnico, da Giuseppe Caravita, Principe di Serignano« , duecentosessanta schede di artisti, raccolta di fotografie, reperti dell’Archivio Storico, selezione di volumi della biblioteca, immagini dell’arredo architettonico. Il nuovo Museo è dotato delle più sofisticate tecnologie che uniscono la bellezza del classico all’innovazione.

Sala dei ritratti femminili

L’Artistico si snoda in numerose sale : quella del Barone (autoritratti di artisti e figure femminili) ; la Sala Matilde Serao dedicata ai ritratti femminili; lo splendido Salone Comencini, che affaccia su San Ferdinando; la Sala da pranzo, ritrovo per banchetti e feste; il Salone Sirignano, utilizzato per mostre e convegni; la Sala Paesaggi; Sala Bar, la Fototeca con più di 5000 foto, l’Archivio documentale; la Biblioteca Ferdinando Russo, infine spazi per artisti contemporanei e  servizi.

Assidua la frequenza nel Circolo Artistico Politecnico di artisti quali Morelli, Gemito, Palizzi, D’Orsi, Caprile, Migliaro, Irolli, Casciaro, Mossutti, Pratella, Siviero, Viti, Cifariello e tanti altri ; musicisti quali Gigli, Toti del Monte, Caniglia, Tosti, Costa, Di Leva, Puccini, Mascagni, Verdi Leoncavallo, Cilea, Giordano ; del teatro : Zacconi, Novelli, Falconi, di Lorenzo, Galli, Borrelli, Ruggeri, Govi, Raffaele e Luisella Viviani, Eduardo De Filippo; oratori del calibro di Barzilai, Berenini, Marciano, Di Nicola, Porzio, De Marsico, Limoncelli, Municchi, Siniscalchi; poeti come Di Giacomo, Russo, Galdieri, Murolo, Bovio, Nicolardi, Capurro, Califano.

La motivazione del riconoscimento di Fondazione da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali: Si tratta – si legge – di una raccolta d’arte la cui importanza travalica i tradizionali eventi che riguardano le istituzioni della vita napoletana e il settore, pur importante, della vita morale e culturale legata alle arti figurative e di “un caso unico d’iniziativa privata capace di divenire un centro sociale di interessi artistici e culturali di grande rilievo”.

Nelle sale che espongono dipinti, sculture e fotografie d’epoca, si respira aria di festa, intrattenimento, conversazioni e scambi di idee che hanno attraversato 130 anni di storia napoletana e nazionale. Soprattutto quella forma di ibridazione letteraria, musicale e teatrale che a Napoli hanno fatto storia.

L’Artistico CasaMuseo sarà aperto dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. Il costo del biglietto è di cinque euro con particolari agevolazioni per ragazzi e scolaresche. Un nuovo museo quindi da scoprire a Napoli, inserito nel circuito Artecard, Databenc e Sbn.

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Mario Carillo
Mario Carillo, iscritto all’ordine dei giornalisti della Campania. Prime esperienze alla Redazione napoletana del Giornale d’Italia di Roma, Agenzia Radiostampa, Agenzia NEA, collaboratore fisso da Napoli per il Secolo XIX di Genova, collaboratore del giornale Il Roma di Napoli, Il Gazzettino, Il Brigante, Albatros magazine, Altritaliani.net di Parigi, responsabile napolinews.org, socio Giornalisti Europei, Argacampania (giornalisti esperti agroalimentare).

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