Proposte di letture. “Ogni passeggiata è piena di apparizioni, degne di essere viste, degne di essere colte”. Con questa citazione e nell’intento di offrirvi una visione altra e letteraria dei luoghi e dei personaggi che li abitano vi presentiamo quattro libri recenti dal tema “Altri viaggi”.
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Le Passeggiate-letterarie nascono dalla passione per il camminare, ma è anche una sorta di militanza artistica, una presa di distanza, proprio nel suo allungare il passo, come a tenersi lontani dalla società letteraria di cui forse non si condividono i valori, i temi, le visioni. È in sé la ricerca di uno sguardo che vada altrove, che con fare quasi pittorico cerchi una nuova luce, dettagli e minuzie apparentemente insignificanti, ma che, invece, come diceva Robert Walser, maestro fra gli altri di Kafka e gran camminatore: “Ogni passeggiata è piena di apparizioni, degne di essere viste, degne di essere colte”.
Volendo offrirvi proprio quest’altro sguardo letterario vi propongo quattro testi che vi porteranno a passeggio per cimiteri, dove, come in un’antologia di Spoon river, i morti vi faranno meno paura se li lascerete raccontar le loro storie, che poi, sono l’eredità dei vivi. E se il cammino si fa lungo faremo una pausa nei caffè frequentati da Giacomo Puccini, dove nell’aroma di questa bevanda, di cui era appassionato, cercava l’armonia dei suoi testi musicali. Se avrete voglia di seguirmi ancora vi porterò in un luogo a me molto caro, il Friuli, dove passavo parte delle mie vacanze estive da bambina. Sono sarda, sì, ma mentre tutti i bambini sguazzavano nelle acque cristalline del famoso mare sardo, mio padre, friulano, mi portava a fare il bagno nel fiume Tagliamento ed è proprio là che anch’io vi porterò, dove una certa Alba ne risale il corso, inoltrandosi tra guadi e sentieri selvatici, scovando chiesette rupestri. Continueremo il cammino con Esther Kinksy, eccezionale scrittrice tedesca molto legata al Friuli dove passa lunghi periodi in un paesello di cui si guarda bene di rivelare il nome, perché non vuole né seccature né seccatori, ma solo il silenzio che le permette di ascoltare le voci di chi ancora sente il “rombo” del terribile terremoto del 1976 e lungo il paesaggio carsico darà suono alle rocce, ai fiori, agli animali selvatici e ad altre figure leggendarie che quei luoghi abitano.
Prima di lasciarvi alle vostre “passeggiate” vi segnaliamo il lavoro di Flavia Capitani, “A Parigi con Serge Gainsbourg”, che è stata ospite della libreria Tour de Babel lo scorso 8 marzo in compagnia dello scrittore Luigi La Rosa, autore di “A Parigi con Marcel Proust” e del loro editore Giulio Perrone, casa editrice indipendente che pubblica una bella collana i cui testi legano uno scrittore o un musicista ad una città (Passaggi di dogana).
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Claudio VISENTIN, Passeggiate nei piccoli cimiteri, Ediciclo Editore, Portogruaro (VE), 2023.
Chi ha tracciato i sentieri e le strade? I morti. Chi ha dato il nome ai paesi? I morti. Chi ha costruito le case e le chiese? I morti. Chi ha disegnato le forme dei campi registrate nel catasto? I morti. Chi ha stabilito leggi, regole di convivenza, usi quotidiani? I morti. Nei piccoli cimiteri di campagna e di paese, e ancora più nei poetici cimiteri abbandonati, specie lungo tutto l’Appennino, i morti sembrano più presenti dei vivi; la morte fa meno paura, il dialogo tra le generazioni passate e presenti si mantiene a lungo e ogni cimitero ha una storia da raccontare. Un libro per riflettere sul tempo, sulla morte, sulla vita. Andar per piccoli cimiteri consente di immergersi in un silenzio diverso, vuoto eppure pieno. Con i disegni di Elena Bonini.
Claudio Visentin (Milano, 1964) – Insegna Storia del turismo all’Università della Svizzera italiana. Studia e racconta i nuovi stili di viaggio sulle pagine del supplemento domenicale del Sole 24 Ore e nella sua rubrica per il settimanale svizzero Azione. È il fondatore della Scuola del Viaggio. Ha scritto con Andrea Bocconi In viaggio con l’asino (Guanda); con Ediciclo ha pubblicato, assieme a Stefano Faravelli, Alla ricerca di don Chisciotte. Un viaggio nella Mancia e Luci sul mare. Passeggiate nei piccoli cimiteri è il suo ultimo libro.
Maurizio SESSA, Aromatica Armonia – I caffè di Giacomo Puccini, Maria Pacini Fazi Editore, Lucca, 2023
Attraverso le pagine del libro è possibile ripercorrere momenti di vita di Giacomo Puccini, tra curiosità e estratti delle opere, con riferimenti storici e biografici che contribuiscono a delineare un ritratto inedito del Maestro, un appassionato di caffè. Nei secoli, di fronte a una tazzina di caffè si sono incontrati personaggi di spicco, sono nate storie d’amore, si sono confrontati artisti illustri, si sono intrecciati pensieri, idee, sogni e impressioni. Questa bevanda accogliente, consumata secondo il personale rito di ognuno, è stata spesso d’ispirazione: sorseggiarla, tutt’oggi, caccia via la confusione per la pausa ristoratrice che le si attribuisce e aiuta a tenere ben attivo il sistema nervoso, anche quando l’ora si fa tarda e la stanchezza potrebbe sopraggiungere a ragione.Così era anche per il Maestro Giacomo Puccini che, tra le sue note, di caffeina ne consumava parecchia e, come una fedele compagna, innaffiava con amore tutti i germogli delle sue intuizioni
Maurizio Sessa (Napoli 1958) – Laureato in Lettere e Filosofia presso l’Università degli Studi di Firenze, è giornalista professionista e ha lavorato nelle redazioni di Pisa, Prato e Firenze de “La Nazione”. Per il quotidiano fondato da Bettino Ricasoli ha pubblicato una rubrica fissa intitolata “Firenze com’era”, dedicata agli aspetti meno noti e più insoliti del capoluogo toscano. Sulla rivista culturale “Nuova Antologia” ha pubblicato numerosi saggi storici, esclusivamente basati su documenti inediti, dedicati a Ugo Ojetti, Piero Bargellini, Giovanni Papini, Filippo De Pisis, Riccardo Bacchelli, Franco Calamandrei, oltre a un memoriale sulla battaglia navale di Lissa del 1866.
Cristina NOACCO, I segreti del Tagliamento – Ritorno alla sorgente, Collana Altri Viaggi, Ediciclo Editore, Portogruaro (VE), 2020.
Alba risale il corso del Tagliamento dalla foce alla sorgente. Il suo è un viaggio controcorrente, un pellegrinaggio un po’ a piedi un po’ in bicicletta tra argini e chiese, tra guadi e sentieri selvatici. È un modo per comprendere la sua terra e le sue origini nel fluire di idee, incontri ed esperienze. Lungo la Via del Tagliamento, orientata da una presenza benevola, sorta di genius loci del fiume, Alba impara a rallentare, ad affidarsi e a fermarsi. Un passo dopo l’altro accoglie l’insegnamento che il fiume le offre: per salire e unirsi alla forza vitale della sorgente e bisogna abbandonare ogni peso inutile, farsi umili come la prima goccia e, come una foglia capace di contenerla, prepararsi all’incontro.
Cristina Noacco – Docente di Letteratura francese del Medioevo all’Università di Tolosa. Ama viaggiare a piedi e in bicicletta. Ha scritto un libro sui doni del cammino in montagna, Lo zaino blu. Dalle cime dei monti alla montagna interiore (Orme, 2018) e un quaderno di ricordi sull’incontro con la cultura del Marocco: Il gusto del tè alla menta (Duck edizioni, 2018). Ha pubblicato le raccolte di testi in friulano e italiano Morâr d’amôr. Albero d’amore (Kappa Vu, 2015), seguito da una versione con fotografie e disegni, Sfueis d’amôr. Fogli d’amore (Kappa Vu, 2016) e Faliscjis. Storiis di fûc e di fum – Faville. Storie di fuoco e di fumo (Kappa Vu, 2019), un libro di immagini e haiku Corrispondenze. Frammenti di saggezza raku (Kappa Vu, 2017) e il libretto La forza del silenzio. Piccole note sul fruscio del mondo (Ediciclo, 2017)
Esther KINSKY, Rombo, Traduzione di Silvia Albesano, Edizione Iperborea, Milano, 2023.
Il testo tradotto dal tedesco in italiano è disponibile anche in edizione francese per i tipi di Christian Bourgois éditeur
«In seguito, tutti parleranno del rumore. Del rombo. Con cui è iniziato.» Il 6 maggio 1976 un violento terremoto colpisce il Friuli, squarciando il paesaggio e l’esistenza di chi lo abita. A rievocare quei giorni sono sette abitanti di una valle nell’estremo nord-est della regione. Alle voci umane che raccontano un mondo antico di colpo travolto dalla paura fanno da controcanto le voci della natura attraverso una vivida descrizione del paesaggio carsico, dai fiori agli uccelli fino alle rocce. Così la memoria dell’uomo sembra confrontarsi con la memoria geologica. In un mosaico narrativo che riesce a combinare scienza e poesia, Rombo racconta la precarietà dell’esistenza e il senso profondo del ricordo mettendo a confronto ciò che passa e perisce per sempre e ciò che rimane, sottoposto a incessante mutamento, in natura come nella memoria.
Esther Kinsky – Narratrice, poetessa e traduttrice letteraria, è una delle voci più alte e originali della scena letteraria tedesca, insignita dei più prestigiosi riconoscimenti, come il Premio della Fiera di Lipsia, il Premio Paul Celan e il premio Adelbert von Chamisso. La sua opera, spesso paragonata a quella di W.G. Sebald, si distingue per la maestria narrativa con cui indaga l’esperienza umana dei luoghi, la memoria e il ricordo. In Italia ha pubblicato Macchia e Sul fiume (Saggiatore, 2019 e 2021). Il suo ultimo romanzo, Rombo, ha ricevuto il Premio Kleist ed è candidato al Deutscher Buchpreis. Attualmente trascorre lunghi periodi dell’anno in Italia, in un villaggio del Friuli, regione alla quale si è particolarmente legata e che le ha ispirato questo libro.
Selezione a cura di Carla Cristofoli per Altritaliani
Bello l’articolo sulle passeggiate letterarie.
Molto bello.
I cimiteri di campagna sono la mia passione.
Raccontano storie….
E Puccini ??? Con il caffè….tutta roba per me.
Grazie Rebecca, sono contenta che tu abbia trovato delle belle « passeggiate », buon cammino!