«Ailleurs» (titolo italiano “Daccapo”), un libro di Dario Franceschini

Dario Franceschini torna in Francia con “Ailleurs”, un romanzo ossimorico, intimo e corale, che nel 2011 aveva convinto i tipi di Bompiani – con il titolo “Daccapo” – e che quest’anno lo riconferma – in seguito a “Dans les veines ce fleuve d’argent” – nella collezione l’Arpenteur di Gallimard tradotto nella lingua di Molière da Chantal Moiroud. La domanda più calzante al termine della lettura di questa storia che trattiene il fiato per 240 pagine potrebbe essere : ma quando, il ministro della cultura italiana, lo avrà potuto scrivere?

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Domanda legittimissima poiché la vicenda immaginata dal politico emiliano non si svolge assolutamente nelle (supposte) grigie sale della burocrazia o nei palazzi delle élites politiche securizzati fino ai denti. Niente scrutini né summit, né partiti. I colori cangianti della vita e i capovolgimenti del destino, piuttosto, conditi da un “realismo magico” – per citare la critica italiana al momento dello sbarco in Italia – che fa eco alle atmosfere favolistiche di un Marquez, all’esuberanza immaginativa di un Zavattini.

La storia è quella di Iacopo Dalla Libera, il figlio del celebre notaio della provincia mantovana Ippolito Dalla Libera, che si vede consegnare sul letto di morte del padre le chiavi di un segreto inaccetabile, spudorato: 52 rapporti avuti con 52 prostitute e altrettante vite nate che Iacopo dovrà cercare e con cui dovrà dividere l’ingente patrimonio. L’inizio è già una promessa. Quella di un viaggio iniziatico e straniante nei meandri di un quartiere popolare di Ferrara, la città della gioventù del nostro autore, e negli abissi del protagonista, del suo passato. Franceschini trapianta questa vicenda dai toni contraddittori, dai colori del piombo e della primavera della vita, in una Ferrara alla fine degli anni ’40, dove aleggia come una nebbia il profumo della salama al sugo e gli strilli dei canti e dei balli risuonano tra i vicoli, le prostitute introducono all’amore e i cimiteri degli ultimi mettono in scacco le sfortune delle vite vissute ai margini.

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I personaggi che colorano la trama di “Ailleurs” sono la giovane squillo Mila che inizierà Iacopo al piacere di vivere, il pittoresco notaio del popolo Vincente, la gelida moglie Albina e incontenstabilmente il finale che sconvolge, personificandosi e ergendosi a protagonista assoluto.

Chiare le passioni cinematografiche del ministro Franceschini, da De Sica al Fellini di Amarcord fino all’esistenzialismo di un Antonioni citato e glorificato nelle pagine finali che coronano questa storia fuori dal tempo. Una storia pagana, erotica, eroica, mitica e che dunque – come scriveva Sallustio – parla di ciò che non è mai accaduto ma che tuttavia esiste sempre.

Andrea Chinappi

DARIO FRANCESCHINI
Ailleurs [Daccapo]
Trad. de l’italien par Chantal Moiroud
Collection L’Arpenteur, Domaine italien, Gallimard
Parution : 20-04-2017

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