Italiani, “santi, poeti, navigatori” in giro per il mondo…
Per un mese, da fine dicembre, il nostro collaboratore torinese, Eraldo Mussa, parteciperà al rally raid “Dakar”, al seguito di due equipaggi italiani in gara e ci manderà delle lettere dall’Arabia Saudita, campo di gara della competizione.
“Lettere dall’Arabia” nasce come un resoconto di viaggio, un progetto di racconti, di istantanee in diretta, non dal punto di vista sportivo, come ci spiega in questo numero zero.
Una esperienza che si annuncia entusiasmante per lui e noi lettori. Partenza il 29.
*****
Prologo
“Lettere dall’Arabia” inizia in un supermercato Ipercoop di Cuorgné Canavese, in provincia di Torino.
Per arrivare in Arabia, sembrerà banale, ma da qualche parte bisogna pur partire.
E a ben vedere tutto è partito di qua, da Cuorgné, 100 anni fa con la fabbrica meccanica specializzata di nostro nonno.
Due carrelli pieni di provviste che ci serviranno per le 3 settimane di “Dakar”, il rally raid che si svolge in Arabia, cui parteciperemo con 2 equipaggi e un mezzo di assistenza a seguito.
Sono le provviste per sopravvivere.
Come provviste per la mente invece ci siamo muniti di una guida di viaggio aggiornata di Grace Edwards, di un libro di letteratura araba di Roger Allen, del saggio “Il nuovo Impero Arabo” di Federico Rampini, e di altro ancora *, e abbiamo iniziato a sfogliare il “Saudi Arabia news” e il “Saudi Gazette”, tanto per capire che aria tira laggiù.
Un cahier de voyage che nasce con l’intento di raccontare un pezzo di Arabia mentre si racconta un pezzo di noi.
Perchè i racconti, inutile ricordarlo, sono sempre da un certo punto di vista.
Sarà il resoconto, la cronaca puntuale degli accadimenti giornalieri, delle cose viste, i personaggi incontrati, istantanee di luoghi e persone.
Proveremo a fare delle polaroid con le parole fermando momenti significativi o irrilevanti, divertenti e noiosi, curiosi e prevedibilissimi.
E ci siamo dati un metodo per quando saremo laggiù : cercare l’Arabia voltando le spalle alla corsa ufficiale.
Certi dell’idea che, come dice il pittore Ennio Morlotti, la luce più bella sia quella che si ammira dando le spalle al tramonto
Abbiamo così stilato un primo impreciso dizionario di quanto sappiamo e quanto abbiamo appreso a tavolino.
Il tutto andrà riempito-confrontato -verificato-vissuto-respirato.
E tutto sarà diverso da quanto previsto.
Dizionario minimo
1- Corano, La Mecca e Medina
L’Arabia è la religione islamica e le sue città sante.
Chissà se troveremo tracce di sacro frequentando un mondo profano come una competizione agonistica?
2- “Le Mille e una notte”
È il testo maggiore della letteratura araba, indispensabile per capirne la cultura.
E comprende anche i sette viaggi di Simbad.
E il nostro viaggio, sarà degno di Simbad ?
E quale ruolo avranno le storie nelle nostre giornate ?
Saranno il fil rouge, una pausa, una perdita di tempo ?
Oppure, come Sherazade, la protagonista femminile delle “Mille e una notte”, le storie saranno (metaforicamente, s’intende) l’unico mezzo per restare vivi (nel senso in contatto con la nostra vita pre-gara) ?
3- La poesia, la sua importanza, i poeti e il loro ruolo centrale nella società
Tradizionalmente poesia e poeti sono i cantori dei potenti e delle loro gesta.
Sarà ancora così ?
La poesia è come un unicorno, spacca !
E ha a che fare non solo con le parole, ma con un modo di vivere e guardare il mondo.
4- La geografia
L’Arabia è il dodicesimo paese al mondo per grandezza, con una superficie di 7 volte l’Italia e 36 milioni di abitanti.
E il ruolo delle donne ? Che ne è di loro, in tutto questo deserto ?
Donne velate, misteriose, sfuggenti.
Donne perseguitate. Donne liberate.
Ne incontreremo ?
Ci rivolgeranno la parola ?
5- Deserto-beduini-bivacchi-nomadi-cammelli
Immagini immutate nei millenni oppure resteremo sorpresi che la tecnologia e’ arrivata anche lì ?
L’iPhone dialogherà con Maometto?
6- Petrolio petrolio petrolio: Greenwashing&Sportwashing
Cultura architettura sport.
Tutto è marketing.
Tutto aiuta a costruire un’immagine di Paese avanzato e in movimento.
Che il marketing sia entrato a pieno titolo nella religione ?
Il sospetto lo abbiamo.
7- Empty Quarter
Dune e sabbia, sabbia e dune.
La zona remota del sud est, isolata e irraggiungibile.
La attraverseremo per raccontare il silenzio del vento e le notti stellate.
Troveremo il tempo in questo luogo senza Tempo ?
8- Bisha la città di partenza, Shubaytah quella di arrivo, passando per Al Ula, Riad…
Vi racconteremo, ultimi carovanieri in ordine di tempo, cosa c’è dietro le dune di una strada lunga millenni.
9- La lettera H
È implacabilmente presente in quasi in tutte le parole: se aggiungi una lettera H non sbagli mai.
Partenza 29 dicembre, volo Saudi, Milano-Jedda, anzi Jeddah.
Ci attendono oltre 5 mila km da nord a sud, da ovest a est.
Eraldo Mussa ( continua )
*Bibliografia:
–Saudi Arabia, Grace Edwards, Bradt Guides
–La Letteratura Araba, Roger Allen, il Mulino editore
– Il nuovo Impero Arabo, Federico Rampini, Solferino
– Ribelle, Rahaf Mohammed, Rizzoli
– Figli del loro tempo, Emiliano Laurenzi, Manif