“Donna, vita e libertà”. Iran: una rivoluzione in moto nei versi di Gabriele De Masi.

Siamo vicini a Natale, tradizionalmente festa di pace e delizia. Ma come si può festeggiare in un mondo sempre più tormentato, dove la guerra è ritornata finanche nella nostra Cara Europa e mentre nella Persia di antichissima e nobile civiltà, oggi Iran, si perpetuano crimini e vengono calpestati i diritti, delle donne, e la libertà, di un intero popolo?
Proponiamo per dire no alla violenza le parole e gli ultimi versi che dall’Irpinia ci manda Gabriele De Masi diventato per noi il cantore dei nostri giorni. La poesia si intitola dal famoso slogan: «Donna, vita e libertà».

Una tempesta di dolore e di sdegno si abbatte nella Repubblica islamica dove l’umanità ogni giorno muore, perpetrando il crimine più orribile: la soppressione feroce della libertà.
Versi che costringono il lettore a chiedersi come si fa a voltarsi dall’altra parte, ad assistere inerti e indifferenti alla macelleria del fondamentalismo religioso iraniano.

Il regime degli Ayatollah non soddisfatto di aver assassinato Mahsa Amini, per aver indossato l’hijab “in modo inappropriato”, condannato a morte Fahimeh Karimi, l’allenatrice iraniana di pallavolo, mamma di tre bambini, per un calcio a un paramilitare durante una manifestazione, continua ad arrestare e uccidere le giovani donne che scendono in piazza, colpevoli soltanto di protestare con i capelli al vento. Ed è così che le ciocche, tagliate in sostegno delle donne iraniane, diventano gesto non soltanto di lutto e disperazione, ma di lotta, il cui alto valore culturale unisce il mondo intero. Per la prima volta una rivolta delle donne diventa una rivolta collettiva a favore di un Iran all’altezza dei loro sogni.

Donna, vita e libertà

Ciocche tagliate, incise,
strappate a chiome fanciulle,
nascondere il viso, vergogna
porre il lato più bello del mondo
a forma di vista.
Ciuffi di petali, fiori di vita,
corolle di serti a margherite e mirto.
Profumi, di nonne, di mamme,
di compagne di banco.
Sorvola un aereo, l’Irpinia.
Donna guarda e vola anch’ella
nell’aria, i piedi nel campo,
della semina e del grano,
del fuoco e della pioggia,
della veglia e del sonno,
riposto lo scialle nero
a coprire la fronte, le spalle,
a penitenza, quando il lutto
piombava feroce nella casa
e il campo non più fioriva.
Viaggia la traccia, s’allontana.
A Shirad, ci si bacia per strada.

Gabriele De Masi


N.d.r.:

Il famoso street artist francese JR ha organizzato questa settimana (4 dicembre 2022) la sua ultima “performance” a New York, Roosevelt Island: un collage XXL che rivela il volto di profilo di Nika Shahkarami, sedicenne scomparsa a settembre e ritrovata morta dopo aver bruciato il proprio velo durante una manifestazione. Una struggente opera effimera a sostegno delle donne iraniane che ha richiesto la partecipazione di più di trecento persone anonime per animare i suoi capelli.

Foto Facebook JR
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1 COMMENTAIRE

  1. La struttura, stavolta, è quella della sceneggiatura di un film – denuncia (non è la prima volta che ricorriamo al termine « engagé » per le performances letterarie di De Masi).
    Un « campo lungo » sull’Iran e sulla ferocia di un popolo dalle antiche radici di civiltà. Divieti e violenze che hanno dell’incredibile colti con la consueta, brillante incisività : « vergogna porre il lato più bello del mondo in forma di vista… »
    Intanto, a sorpresa, l’obiettivo si posa su un paesaggio irpino: una donna osserva un aereo che sorvola campi di frumento, muti testimoni di un destino ingrato.
    Lo scialle nero riporta, purtroppo irrimediabilmente, ad un lutto senza tempo né « cittadinanza »: la guerra, i capricci « cattivi » di una terra ballerina che regala con ciclica determinazione danze di morte, l’ansia per gli esiti della semina, unico, magro investimento per un futuro incerto…
    Poi le luci sul paesaggio irpino si smorzano mentre « la traccia si allontana ».
    Infine riflettori di Shirad !
    Qui, nonostante tutto, ci si bacia per le strade in un’ansia di riconquista delle ragioni dell’amore.
    Prima o poi il sole tornerà ad illuminare « il lato più bello del mondo…. »

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