Formidable livre de Simona Lo Jacono sur Virdimura, la première femme qui obtint, dans la Sicile du XIVème siècle, l’autorisation d’exercer la médecine, alors que les sciences et l’art de soigner étaient “une affaire d’hommes”. Pour le 8 mars, Journée internationale des droits de la femme, nous vous signalons cette belle sortie éditoriale qui vient de paraître chez Guanda.
Son père lui enseigne l’art de guérir, lui montre les propriétés des herbes, partage avec elle ses connaissances anatomiques, lui expliquant comment aider les autres devrait être son seul objectif et comment aucun corps ne peut guérir si l’âme souffre.
Passionnée, volontaire, Virdimura choisit ainsi de soigner les indigents, les jeunes filles victimes de violences et marginalisées. Sans jamais séparer l’âme du corps, et en utilisant ce que l’on appellerait aujourd’hui les “thérapies douces” – y compris la parole, la poésie, la musique, la danse, la beauté.
Dans un livre qui nous restitue une Sicile (Catane) en proie à la famine et à la peste, et aux ravages des superstitions et de l’intolérance. Le tout servi par une écriture qui fait siens, avec un naturel confondant, le parler de l’époque, les odeurs, les saveurs et les émotions d’une femme inoubliable, qui a réellement vécu et donc l’auteur “invente” l’histoire. En réparant, car c’est ainsi que Simona Lo Jacono conçoit le rôle de la littérature, les oublis de l’Histoire.
Ce roman s’inspire de documents trouvés dans les archives historiques de Palerme. Il n’existe pour l’instant qu’en italien.
Sinossi
Nata in un giorno di pioggia e di presagi, Virdimura porta il nome del muschio che affiora tenace dalle mura di Catania e della sua nascita non sa quasi nulla. A crescerla è suo padre, il maestro Urìa, medico ed ebreo, « il più alto dei giudei, il più forte, il più santo ». Un uomo che conosce i segreti delle spezie e i progressi delle scienze, che parla molte lingue, che sa che da tutto bisogna imparare: dalla natura, dalla strada, dalla poesia. A Virdimura insegna a guarire sia i corpi sia le anime, senza distinguere tra musulmani, cristiani o ebrei. E soprattutto le trasmette il segreto più importante: « La medicina non esige bravura. Solo coraggio ».
Queste parole Virdimura ripete, ormai anziana, alla Commissione di giudici riunita per decidere se concederle, prima donna della storia, la «licenza per curare». E davanti a loro Virdimura ripercorre, in un racconto vividissimo, tutta la sua vita: la lotta di suo padre contro l’epidemia di tifo che infesta la città, la solitudine dopo la sua scomparsa, gli studi instancabili sui libri che le ha lasciato, le donne visitate in segreto e operate di notte, le accuse di stregoneria da cui deve difendersi, e soprattutto il legame con Pasquale, l’amico d’infanzia che torna al suo fianco dopo un lungo apprendistato in Oriente, anche lui medico, per restarle accanto sempre, alleato fedele contro tutti gli attacchi della sorte.
Sullo sfondo di una Catania fiammeggiante di vita, commerci, religioni, dove i destini si incrociano all’ombra dell’Etna ribollente, Simona Lo Iacono ci regala il grandioso ritratto di una protagonista indimenticabile, fiera e coraggiosa, che combatte le superstizioni e le leggi degli uomini per affermare il diritto di tutti a essere curati e delle donne a essere libere.
Casa Editrice: Guanda
https://www.guanda.it/libri/simona-lo-iacono-virdimura-9788823533998/
Pagine: 224 – €16,90
Data di uscita: 06-02-2024
Simona Lo Iacono è nata a Siracusa nel 1970, è magistrato e presta servizio presso la corte d’appello di Catania, sezione minori e famiglia. Tra i suoi romanzi, Le streghe di Lenzavacche, vincitore del Premio Chianti e selezionato tra i dodici finalisti del Premio Strega 2016, Il morso, L’albatro, La tigre di Noto, vincitore del Premio Letterario Città di Erice 2022, e Il mistero di Anna.
Je lirai ce livre sans faute car je suis sûre qu’il me plaira. Je dois juste ajouter qu’à Salerne, les femmes soignaient et pratiquaient même la chirurgie depuis le Xeme siècle.