Percorsi di spiritualità rari nel nostro tempo, ma ancora possibili a Torino dal 21 al 25 settembre nell’ambito della 13a edizione del festival Torino Spiritualità.
Restare o diventare bambini? Rifiutarsi di crescere oppure ritrovare da grandi un tesoro che si pensava perduto? Cinque giorni di incontri, dialoghi, lezioni, letture, spettacoli per riflettere sulle tracce d’infanzia presenti ancora nell’età adulta e su come e perché recuperarle.
Mi soffermo su quest’informazione perché la trovo originale e veramente controtendenza per l’epoca attuale, freneticamente protesa all’azione senza pause di riflessione e memoria di applicazione.
Il sottotitolo potrebbe essere: L’arte di essere umani e non è cosa da poco, se si pensa che sta scomparendo la vera essenza umana fatta di scandaglio del proprio mondo interiore, di vicinanza all’altro, di solidarietà, di semplice amicizia, di comprensione, di dialogo.
E ‘il programma d’un festival che si terrà a Torino e di cui è curatore Armando Bonaiuto, proposto dal Circolo dei Lettori. Gli organizzatori si sono ispirati al famoso fanciullino di Pascoli, poeta sfortunato della letteratura italiana del secondo Novecento, che ci ha insegnato la bellezza delle piccole cose della natura e la ricerca in esse, con una meditazione religiosa se si vuole, della profondità del nostro io che forse si è smarrito, del piacere della vita che non è solo conquista a tutti i costi, calpestando gli altri, ma semplicità, amore, confidenza, fiducia, umiltà.
Non è solo Pascoli ispiratore dei cultori delle belle lettere, ma prima di lui S.Francesco d’Assisi, il santo poverello, alla cui scuola tutti dovremmo ritornare per reimparare come ringraziare della vita che ci è stata data e che dovremmo conservare e impreziosire.
In questi ultimi tempi abbiamo sempre più il cuore lacerato da tragiche notizie: non solo attentati terroristici che ci angosciano ed altre minacce planetarie, ma uccisioni, talvolta per screzi banali, nelle famiglie, nelle comunità, come se fosse il nostro pane quotidiano. Non si riescono più a vivere momenti di spensieratezza, di libera fantasia, di consapevolezza dell’essere, di amicizia. La corsa è selvaggia.
Va bene che lo scrittore Calvino aveva profetato nelle sue famose «Lezioni Americane» la rapidità come uno dei Novissimi che avrebbero dovuto contrassegnare l’esistenza futura, ma non in un bagno di sangue. La rapidità con la crudeltà sono ora i fattori che più avvicinano la nostra vita ad un film horror. Pensiamoci finché siamo in tempo! Ben vengano dunque occasioni che ci aiutano a riflettere sul nostro destino.
Il Festival di Torino, XIII ediz., è stato ideato per ritrovare una spiritualità di cui avvertiamo l’assenza. Il programma è molto articolato e si può trovare ben scandito nel sito Piccolo me.
Sono cinque giorni di dialoghi, incontri e spettacoli, concerti, e per i più interessati anche percorsi di cammino che possono aiutare a riflettere come l’itinerario nella natura con lo scrittore Tiziano Fratus guida fino alle mura di pietra della Trappa, antico convento, o la visita al villaggio alpino di Bagneri e al suo Ecomuseo, o la passeggiatta in Valsesia per ammirare i cicli pittorici della basilica di S. Giovanni in Monte o l’ascensione al sacro Monte con pernottamento. Suggestiva pure la passeggiata al parco naturale dell’imprenditore Ermenegildo Zegna fino al santuario della Brughiera risalente all’inizio del Cinquecento. Sono in tutto 8 perrcorsi tra la via Franchigena piemontese, il cammino di S. Carlo e i Sacri Monti.
Quest’anno saranno presenti: Theodore Zeldin dell’Università di Oxford, Silvio Orlando, protagonista del reading La vita davanti a se’, Ani Zonneveld, Imam donna di Los Angeles, progressista, Céline Alvarez, educatrice francese, gli attori italiani Silvio Orlando e Luigi Lo Cascio che interpreterà brani di La strada di Cormac MC Carthy, il filosofo e psicanalista argentino Miguel Benasayag, Corrado Pensa, maestro di meditazione, l’attrice e regista Chiara Guidi, il teologo Vito Mancuso, il Direttore di Repubblica Mario Calabresi, gli psicanalisti Mario Recalcati e Augusto Romano, gli scrittori Chiara Gamberale, Domenico Starnone, Emanuele Trevi, Fabio Genovesi, Daniele Mari e Carlo Lucarelli.
Il festival si aprirà con la lezione di Theodore Zeldin, professore emerito di St. Antony’s College e consigliere della Bbc sul tema «Curiosi come bambini» nella chiesa di S.Filippo Neri, giovedì 21 settembre alle ore 18.
Tra i concerti antichi canti in giudeo-spagnolo.
L’immagine del Festival è : Protezione totale di Guglielmo Castelli, pittore emergente con esperienze anche estere.
Gaetanina Sicari Ruffo
http://www.torinospiritualita.org/categoria/programma/