Confronto tra due città moderne e sostanzialmente efficienti sui trasporti, tra problemi nelle periferie e nuove tecnologie che rendono molto più rapidi i trasporti e il loro utilizzo. Un tema che riguarda non solo le due metropoli ma le loro stesse regioni. Senza dimenticare che con l’election day del 4 marzo si voterà anche in Lombardia.
Per viaggiare in una regione, come pure in città, i mezzi pubblici sono quasi sempre i più economici e veloci dei mezzi privati.
Altro argomento per abbandonare l’auto, l’inquinamento, particolarmente elevato in entrambe le capitali regionali, francese ed italiana :
Due città metropolitane possono essere portate a titolo d’esempio, visto che il 22 ottobre scorso i loro sindaci hanno firmato l’impegno di eliminare dal centro i bus con motori termici entro il 2025 :
– Milano, con circa 1,35 milioni di abitanti ed un altro milione di pendolari presenti quotidianamente per lavoro, studio, turismo, etc. su una superficie di 182 km2 intramuros
– Parigi, con circa 2,23 milioni di abitanti e circa 2 milioni di pendolari su soli 105 km2
Di entrambe, si puo’ affermare che i trasporti pubblici sono di buon livello in centro, potrebbero essere potenziati nei quartieri periferici e meriterebbero un piano di rilancio in periferia (la regione parigina ne ha votato uno l’anno scorso, per un ammontare di circa 25 miliardi di euro).
14 linee metropolitane a Parigi e ben presto 5 a Milano soddisfano attualmente il bisogno corrente, anche se in certi quartieri periferici bisogna camminare oltre 10 minuti a piedi prima di trovare una stazione.
La rete é completata da linee tramviarie e di autobus, senza dimenticare le auto, gli scooter e le biciclette in libero servizio.
Quello che Parigi offre in più sono le linee regionali espresso, chiamate semplicemente RER : vanno da una parte all’altra della regione Ile de France e attraversano la capitale con poche fermate : 5 sulla linea RER A (est-ovest), 7 sulla RER B (nord-sud), 9 sulla RER C (che fiancheggia la Senna), scendiamo a 4 sulla RER D (nord-est – sud-est) e solo 2 sulla RER E (dalla gare Saint Lazare verso est).
In tal modo, si puo’ venire da oltre 30 km fuori Parigi in centro città, in meno di mezz’ora di tragitto, cioè circa 1 ora da porta a porta.
Non vorrei annoiare troppo coi dati, ma la linea RER A trasporta quotidianamente oltre 1 milione di persone, con treni ogni 2 minuti nelle ore di punta, mentre la linea 1 della metropolitana circa 700 mila al giorno, con un convoglio ogni 30 secondi, sempre nelle ore di punta.
Non vi ho ancora parlato delle varie linee ferroviarie che, partendo dalla capitale, vanno ben oltre le frontiere regionali … e mi limitero’ al fatto che, per viaggiare, tutti gli 12 milioni di abitanti della regione Ile de France (superficie di 12.000 km2), dispongono, già da qualche anno di una carta elettronica, chiamata Pass Navigo.
Anni fa, questa costava 60 € al mese per utilizzare tutti i mezzi pubblici (treni compresi) per Parigi e la vicina periferia, mentre saliva ad oltre 150 € al mese per 8 zone (quasi tutta la regione), con estensione a tutta la rete nei fine settimana.
Oggi, con 75,20 € al mese, basta appoggiare il Pass Navigo sull’ovetto all’ingresso dei bus e dei tramways o sui tornelli della metropolitana e nelle stazioni ferroviarie, per poter viaggiare in tutta la regione.
I Milanesi dispongono dello stesso sistema ma cartaceo, visto il ritorno alla tessera con banda magnetica, al posto di quella col chips elettronico, in vigore fino ad un anno fa.
Per i turisti, esiste da entrambe le parti una tessera giornaliera o settimanale, ma più cara, e pur sempre conveniente per chi viaggia molto al di fuori delle capitali regionali (Versailles, Eurodisney o Fontainebleau in Francia – Como, Bergamo, Pavia o Mantova in Lombardia).
Ovvio che ci sono ancora i biglietti cartacei per singoli tragitti, ma non per molto : in tutta la regione parigina dovrebbero scomparire entro il 2020.
Probabilmente, anche sulle rive della Senna avranno pensato bene di seguir l’esempio della città di Milano, dove si puo’ già da oggi utilizzare il proprio cellulare per validare il viaggio sullo schermo del tornello.
Se il diritto alla libertà di circolazione in Europa ha fatto giustamente infuriare la cancelliera Angela Merkel e fare un passo indietro alla premier inglese Theresa May, spetta comunque ai politici locali di agevolarne la fruibilità agli utenti, grazie ad una rete in buono stato, che arrivi fino all’ultimo chilometro d’uso, a prezzi modici ed utilizzabile semplicemente.
Ora, mentre nella regione Ile de France i treni sono recenti e funzionano bene (il 90-95%, secondo le linee, arriva in orario), in Lombardia si sale su quella specie di carri bestiame con le porte che non si aprono, i finestrini che non si chiudono, l’aria condizionata o il riscaldamento rotti e immancabilmente sporchi … Toccherà sorbirsi ancora le solite promesse elettorali da parte di chi in tutti questi anni non ha fatto un bel niente, mentre il presidente della Trenord è sotto inchiesta.
Ora, il rilancio del trasporto ferroviario permetterebbe di ridurre notevolmente l’inquinamento, investendo in treni più corti, ma più frequenti, come nell’Ile de France, dove oltre 40% della popolazione utilizza essenzialmente i trasporti pubblici.
Se ci fosse un treno (lungo, nelle ore di punta, ma corto, in quelle di minor frequenza) ogni 10 minuti sulle tratte che collegano i capoluoghi di provincia alla capitale regionale, une buona parte dei cittadini lascerebbe a casa l’automobile ed inquinerebbe di meno.
Un accordo fra città metropolitana e la rispettiva regione diventa indispensabile per poter avanzare sul tema (il Pass Navigo elettronico é stato possibile grazie alla stessa coloratura politica di entrambe le giunte parigina e regionale), visto che giunte opposte si divertono a mettersi i bastoni fra le ruote.
Insomma, è probabile che in Lombardia si renda necessaria una giunta regionale civica di centro-sinistra, se vogliamo un sensibile miglioramento dei trasporti pubblici regionali, oltre che a Milano.
Treni puliti, puntuali e sicuri, metro con accesso facilitato e bus o tramways ad altezza di marciapiede (per gli anziani e gli handicappati), semplicità nell’acquisto dei biglietti e degli abbonamenti e quant’altro un’inchiesta aperta potrebbe ancora far scaturire : l’avvenire dei trasporti della nostra bella regione è nelle mani della prossima giunta regionale.
Giampaolo Bertuletti
PS : dopo Parigi, dove da un anno sta circolando in fase sperimentale un bus elettrico senza conducente per il cosiddetto « ultimo chilometro » (quello che fa spesso scegliere l’automobile a chi non ha la possibilità, tempo o voglia di camminare oltre 10 minuti per raggiungere la fermata più vicina) : anche Milano si lancia nella stessa sperimentazione … speriamo che la nuova giunta regionale allarghi l’iniziativa ad altri .