Agli Incontri del Cinema d’Essai di Mantova, tenuti dal 5 all’8 ottobre scorsi, è stato presentato il film vincitore del Leone d’Oro di Venezia 77, NOMADLAND, il film di Chloé Zhao, interpretato e prodotto da Frances McDormand, distribuito da The W. Disney Company, mentre ad aprire gli Incontri è stato il bellissimo ma tremendo NUEVO ORDEN, il Leone d’Argento distribuito da I Wonder.
Due film che, davvero, han ricevuto i giusti premi, forse, per certi versi, ‘intercambiabili’, anche se può sembrare un’assurdità: le tematiche affrontate son talmente up-to-date da far paura.
Da vedere entrambi, assolutamente.
Poi, se ne riparlerà, con cognizione di causa…maggiore.
Il programma delle anteprime degli Incontri, la manifestazione organizzata dalla FICE – Federazione Italiana dei Cinema d’Essai, quest’anno era alla sua XX edizione, un evento che ha segnato la ripartenza dell’industria del cinema con un successo dettato anche dal pieno rispetto delle norme di distanziamento sociale, creato ed osservato in sala con grande perizia e rispetto.
Come di consueto, il ricco programma della manifestazione prevedeva oltre 20 Anteprime, alcune delle quali aperte al pubblico cittadino.
Tra i titoli già annunciati: l’anteprima assoluta de IL CATTIVO POETA di Gianluca Jodice, con Sergio Castellitto (che avrebbe dovuto esser presente, ma poi ha inviato, la sera della premiazione, un simpatico video di ringraziamento) nel ruolo, davvero una prova magistrale, la sua, di Gabriele D’Annunzio (01 Distribution); il britannico THE DUKE di Roger Michell con gli splendidi Helen Mirren e Jim Broadbent, grande successo di Venezia 77 (Bim Distribuzione), pellicola divertente e piena di really sense of humour; sempre da Venezia son arrivati a Mantova l’atteso NOWHERE SPECIAL di Uberto Pasolini (Lucky Red), testo di grande sensibilità e molto ben interpretato ed EST – DITTATURA LAST MINUTE di Antonio Pisu con Lodo Guenzi e Matteo Gatta; è stato selezionato dal Festival di Cannes, attesissimo, il francese GAGARINE di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh (Officine Ubu), altro film apparentemente sulla ‘solita banlieue’, in realtà una storia (vera) piena di empatia e di calda umanità, come solo i francesi ed i béur san fare.
In programma presente pure Extraliscio- Punk da balera di Elisabetta Sgarbi con Ermanno Cavazzoni e la band romagnola (alla presenza dell’autrice e degli interpreti), che a Venezia, alle Giornate degli Autori ha appena ricevuto il Premio Siae al talento creativo ed anche a Mantova ha ottenuto il riconoscimento FICE.
Ma il vincitore per eccellenza di Mantova di quest’anno è stato Elio GERMANO.
Il sempre più bravo ed eclettico attore romano, da poco quarantenne, ha ottenuto, infatti, il Premio Fice per un anno di Cinema d’Autore, un riconoscimento quanto mai dovuto per un attore – tra l’altro umile e simpaticissimo – che può già vantare una lunga filmografia, costellata da numerosi e prestigiosi riconoscimenti: 3 David di Donatello per Mio fratello è figlio unico, La nostra vita, Il giovane favoloso; 3 Globi d’Oro, 1 Nastro d’Argento, 3 Ciak d’Oro e, in ambito internazionale, la Palma per la migliore interpretazione a Cannes 2010 per La nostra vita e, lo scorso febbraio, l’Orso d’Argento alla Berlinale per il ruolo di Ligabue in Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, pure lui premiato per la regia dello stesso film.
L’edizione 2020, enfin è stata l’occasione per consacrare, giustamente, con il Premio FICE il talento di Ferzan Ozpetek, “ Un autore – così definito – che può vantare la non comune capacità di coniugare una costante qualità di scrittura, mise-en-scène, direzione degli attori, oltre ad un indiscusso successo di pubblico”.
Un successo testimoniato anche dai numerosi premi che il pubblico delle sale d’essai ed i lettori di Vivilcinema, il bimestrale edito dalla FICE, gli han giustamente tributato nel corso degli anni.
Ferzan Ozpetek, nato a Istanbul, vive in Italia dai tempi dell’università: a chi glielo chiede, risponde sempre di essere un…italo – turco, anzi, un italiano, ormai, a tutti gli effetti.
Maria Cristina Nascosi Sandri