Madre, di Rosella Centanni

Rosella Centanni ha iniziato ad appassionarsi di fotografia dagli anni ’90. È nata e vive ad Ancona. Abbiamo già presentato su Altritaliani alcune sue mostre e precedenti lavori fotografici. Oggi, frugando nei suoi ricordi, evoca con i suoi scatti la propria esperienza di madre. Anche nei tempi peggiori, anche nel dolore, vince sempre la vita, il desiderio di vita.

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Guardo con commozione un’istantanea di mia figlia Gioia con Viola, la sua primogenita, a otto mesi. Mi pervade un sentimento di tenerezza, quel sentimento unico e irripetibile che unisce una madre ai propri figli.

Rievoco, come un flashback, il bel periodo dell’attesa di Gioia. Una sensazione nuova: una vita germoglia dentro di me.

Arriva il momento. Dopo un travaglio non facile, finalmente un  lieve vagito. È femmina – mi dicono – e ne sono molto felice.

Va tutto bene, quando all’improvviso forti dolori mi assalgono. Sembra che il fuoco s’impadronisca di me.

Una  grave emorragia. Si richiede un intervento chirurgico urgente.

In sala operatoria ora è il freddo che mi pervade. Tanto freddo che quasi non sento più dolore. Nello stato di semincoscienza una luce intensa mi avvolge.

Mi sembra  di essere sospesa nel nulla, in un mondo altro,
dove regna un senso di serenità.

Mi sveglio con la stessa serenità. Apro gli occhi e vedo la figura rassicurante dell’anestesista. Mi  riapproprio della vita.

La voglia di vivere è tanta e Gioia è meravigliosa…
La tengo abbracciata al mio petto e la sento parte di me, per sempre.

Foto ©Rosella Centanni – riproduzione riservata

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Rosella Centanni
Rosella Centanni è nata e vive ad Ancona. Ha iniziato ad appassionarsi di fotografia dagli anni ’90. Ha partecipato a corsi riguardanti la progettazione di un lavoro fotografico, la tecnica del bianconero, la luce, il ritratto, il reportage e la manipolazione di pellicole Polaroid. Ha realizzato, oltre a varie iniziative fotografiche, diverse mostre personali, tra le quali “Nello Yemen” (2001), “Il vivere..”(2003), “Oltre lo schermo e sulla scena”(2004), “Sviluppi in scena” (2005), “Al Passetto… un lungo giorno d’estate” (2008), “Suk-ki di fiaba”(2009), “Sguardi” (2011), “Respiri”(2011), “Oltre lo sguardo” (2012), “N(u)ove donne in salotto” (2014), “Ri – tratti” (2014), “L’incanto del distacco” (2016). Nel 2017, nell’ambito del progetto Ankonistan, ha sviluppato un lavoro fotografico su un quartiere della propria città: “Valle Miano”.

4 Commentaires

  1. Intensa, suggestiva, emozionante rappresentazione di un dramma che si risolve in una GIOIA immensa! Gracias a la vida (meraviglioso inno alla vita composto da Violeta Parra e cantato da Mercedes Sosa con Joan Baez, Gabriella Ferri)! Guardo le tue bellissime foto, ascolto la canzone e ti ringrazio commossa, Rosella cara…Nadia

    • Cara Nadia,
      ti ringrazio per il bel commento venuto dal cuore sul mio lavoro « Madre ». Proprio così, da drammatico ad una GIOIA immensa. Mi piace l’abbinamento con « Gracias a la vida » che ascoltavi, mentre guardavi le foto. Ogni giorno ringrazio la vita, che per me è un dono.
      Grazie di cuore!
      Rosella

    • Grazie, Flavio Brunetti, per il tuo buon giudizio sul mio lavoro.
      Alla fine, dopo il dolore, vince il desiderio di vita. Uno spiraglio di primavera, di pace, in questo periodo tanto difficile, soprattutto per i figli e le nuove generazioni.
      Un caro saluto
      Rosella Centanni

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