Living as Memory è l’epigrafe dell’evento che il Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste ospiterà a partire dal prossimo 28 febbraio 2025. Abitare come memoria nel senso di coniugare arte fotografica, alta moda e cinema con due protagonisti che fanno dell’immagine il veicolo poetico di espressione.
Le immagini sono di Rossano B. Maniscalchi, regista e fotografo d’arte che ha alle spalle decine di film e docufilm premiati in diversi festival nel mondo e che di recente, a Cortina d’Ampezzo, ha tenuto l’anteprima del suo ultimo film NEXUS, dedicato alla bellezza delle creazioni di Lorenza Disiata, triestina e creatrice di alta moda (VEDI il video YouTube qui).
Il film sarà proiettato il 28 febbraio alle 19:00 nella sala “Lelio Luttazzi” del Magazzino stesso, preceduto dalla vernice della Mostra e dalla sfilata dei capi di alta moda curata da Lorenza Desiata. La Mostra d’arte fotografica di Maniscalchi resterà aperta fino al 4 maggio p.v. Il film e la mostra saranno presentati dal critico di Cinema Armando Lostaglio.
Lorenza Desiata è avvocato d’affari di successo, e da diversi anni mette a frutto la passione per la moda, diventando imprenditrice nel mondo della Haute Couture. La sua storia conferisce al progetto un carattere personale e di intima dimensione. Le parole del designer guidano lo spettatore attraverso la sua capacità di realizzazione, rendendo il processo creativo dei suoi capi un racconto artistico e poetico, intrecciato con la storia d’amore verso le atmosfere di Trieste, la sua città.
Rossano Maniscalchi ha coltivato fin da giovane la sua passione per l’arte visiva. Cosmopolita d’adozione, ha avuto nei decenni importanti collaborazioni nel mondo della moda internazionale e delle belle arti. Dalla ritrattistica (molti i Nobel ritratti) alle nature morte, al glamour alla Fine Art Photography; ha pubblicato libri e ottenuto copertine di importanti magazine statunitensi ed europei. Ha scritto di lui Arnaldo Pomodoro: “le immagini di Rossano B. Maniscalchi sono storie che si dipanano attraverso sguardi e gesti, attraverso fotogrammi che non sono costruiti e meditati, ma sempre istintivo e naturale. Ha la capacità di fermare il tempo, quindi il momento si espande, diventa vita, ricordo, rimembranza.”
La fotografia di Rossano B. Maniscalchi appare evanescente, come affacciarsi ad un balcone e scoprire che su quella immagine non c’è la concretezza consueta, disciplinare, bensì un oltremodo lirico, un poema dell’inesausto bisogno di scoprire sognando, ovvero sognare scoprendo…fotografia come astrazione ed opera d’arte che indaga nei particolari spazi, laddove si annidi la bellezza ed ingiunga a pensare… Scrivere con la luce (come vuole la definizione) è nel profondo un atto di gioia, che esalti ogni colore contro l’omologazione comune e l’indifferenza verso la vita. La contingenza rifugge, è il divenire che si dipana…
(Un’iniziativa dell’Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo)