Se la scrittrice Clélia Renucci non ha avuto in Italia la sindrome di Stendhal, se ne è comunque appassionata quanto lui fino al punto di scrivere il romanzo “Concours pour le Paradis” (éd. Albin-Michel 2018) quando ha visto nella Sala del Consiglio del Palazzo Ducale di Venezia il “Paradiso” di Tintoretto; e di scrivere cinque anni dopo “Le pavillon des oiseaux” (éd. Albin-Michel 2023) quando ha rivisto le due stanze che compongono lo studiolo a Villa Medici a Roma. Tanti sono stati gli intrighi nel concorso per il rifacimento del “Paradiso” dopo l’incendio del Palazzo Ducale nel 1577 (Tintoretto, Veronese, Palma e Bassano sono in concorrenza non solo con il pennello, ma anche nella vita mondana e nelle calli ove le donne richiamano l’attenzione dalle finestre!), quanti sono nello stesso periodo a Roma quelli di unione o rivalità tra le principali famiglie anche dei Pontefici e dei Cardinali.
Ecco allora Clélia Renucci appassionarsi anche di Clelia Farnese, quando l’omonimia nei ritratti di Jacopo Zucchi di cui vede gli uccelli restaurati nel padiglione di Villa Medici l’attira fino al punto di farne un romanzo con le descrizioni estese fino agli ambienti storici di allora. Con Stendhal l’accomuna dunque una passione simile a quella, ne “La Chartreuse de Parme”, del suo personaggio Fabrice per Clelia Conti, e simile a quella dello scrittore a Santa Croce a Firenze, dove la sua sindrome vedendo “La Vergine e le Sibille” di Volterrano è forte quanto il successivo interesse di Clélia lì per Bronzino, di cui riporta in parte in copertina la raffigurazione di Costanza da Sommaia nella “Discesa di Cristo al Limbo”.
Clelia Farnese (1557-1613), figlia naturale del Cardinale Alessandro Farnese (nipote di Papa Paolo III), trascorre i suoi primi 13 anni educata dalla nonna paterna Orsini nel Ducato di Castro (tra il Tirreno e il Lago di Bolsena) e poi dalla Duchessa di Urbino, mentre già a 9 anni d’età è promessa in matrimonio a Giovanni Giorgio Cesarini, che sposa a 13 anni d’età a Rocca Sinibalda portandogli una dote più che necessaria per compensare la sua situazione con quella più che florida dei Farnese.
Stabilitisi al Palazzo Cesarini di Largo della Torre Argentina, e avuto un altro figlio di scarsa salute dopo il prematuro decesso del primo, la coppia utilizza la dote per feste e mondanità tali da sviare abbondantemente Cesarini anche verso il gioco e i peccati extramatrimoniali, riferiti con toni più o meno tranquillizzanti al Cardinale Farnese (anche dal cugino Vescovo Ascanio Cesarini), mentre la disperazione di Clelia diviene tale da essere sospettata d’aver ucciso per gelosia una cortigiana di casa, e tale da iniziare a frequentare il Cardinale Ferdinando dei Medici. Dopo la morte del marito (1585) Clelia per volontà del padre si risposa con Marco Pio di Savoia Signore di Sassuolo, dove si trasferisce e da dove, dopo il suo decesso (1599), rientra a Roma.
Per l’autrice del libro Clelia Farnese è sia quella raffigurata da Zucchi con l’orsa dei Cesarini e i gigli farnesiani, sia quella che, in quanto ribelle al suo stato, ha con Ferdinando dei Medici la relazione che fa parte di quella storica tra le rispettive famiglie con le luci e le ombre riguardanti anche le opere d’arte. Clelia è anche quella che a Roma, nelle rivalità tra le famiglie, partecipa alle dicerie che si manifestano con la distribuzione degli “avvisi” (i “tweets” dell’epoca), e quella che contribuisce alla diffusione tra le famiglie del “monte” (sorta di “monte dei pegni”). Clelia attira pure l’attenzione di Tasso e Montaigne.
E Clélia Renucci attira infine quella del lettore pure per le eccellenti descrizioni dei diversi luoghi ove si estendono le storie di queste famiglie, alla fine del Rinascimento i cui quadri la ispirano quanto le ricerche.
Lodovico Luciolli
Site de l’éditeur Albin Michel:
L’autrice: Clélia Renucci est l’auteure de Concours pour le paradis, publié en 2018, lauréat du prix du Premier Roman, du prix littéraire des Grands Destins du Parisien Magazine, et du prix François-Victor Noury de l’Institut de France.
Le Livre: Le Pavillon des oiseaux, de Clélia Renucci
Albin Michel
Août 2023, 20,90€ (existe aussi en version numérique)
Résumé: Sur les hauteurs de la colline du Pincio à Rome, niché dans les jardins de la Villa Médicis, un pavillon privé, orné de fresques d’oiseaux, de nymphes et de grotesques, accueillera les amours secrètes de Clélia Farnèse.
Fille illégitime du cardinal Alessandro Farnese, épouse du baron Cesarini, maîtresse de Ferdinand de Médicis, Clélia Farnèse, beauté enviée et esprit libre dans un monde d’hommes, incarne la grandeur et la décadence de son époque. Portée aux nues avant d’être jetée en pâture, elle paiera de sa vie son désir de liberté et d’indépendance, sa soif d’art et de culture.
Renouant avec la sensibilité italienne de Concours pour le Paradis, prix du Premier roman, Clélia Renucci livre, sur fond de complots et d’ambitions entre grandes familles dans le crépuscule de la Rome renaissante, le roman fascinant et terrible d’une femme dont elle saisit l’intime vérité, close entre les murs du Pavillon des oiseaux.
(logo: Villa Medici)