La ‘quarta sponda’ e la ‘Costa Azzurra’ libica di Italo Balbo. Trump non ha inventato nulla.

Fra i progetti che Donald Trump va annunciando a getto continuo, quello che infiamma il Medio Oriente riguarda la striscia di Gaza ridotta a un cumulo di macerie dai bombardamenti israeliani. Il neopresidente americano ha proposto che gli USA prendano il controllo di quel disgraziato territorio, dopo aver parcheggiato i suoi due milioni di abitanti in Egitto e / o in Giordania, e mettano in cantiere la ricostruzione con l’obiettivo finale di trasformare la striscia in un Eldorado turistico, una lussuosa Riviera, insomma la Costa Azzurra del Medio Oriente.

E qui si constata, una volta di più, che gli italiani sono un popolo di precursori. In altre parole, Trump non ha inventato nulla: a parte le analogie tra la sua carriera politica e quella di Silvio Berlusconi, la memoria ritorna a un episodio che anticipava le sue brame su Gaza.

Italo Balbo. Quadrumviro, trasvolatore, governatore della Libia.

Andiamo indietro di quasi un secolo: negli anni ’30 del Novecento quando Mussolini lo aveva nominato governatore della Libia, allora colonia italiana, Italo Balbo, popolarissimo asso dell’aviazione, aveva accarezzato il progetto di trasformare la «quarta sponda», ossia i litorali della Cirenaica e della Tripolitania, in una sorta di «super Costa Azzurra», con tanto di alberghi e ristoranti di lusso, casinò, stabilimenti balneari, ovviamente per fare concorrenza all’odiata Francia. La prima fase fu la realizzazione di una strada costiera di 1.822 km, la strada coloniale più lunga, dalla frontiera con la Tunisia a quella con l’Egitto. Fu inaugurata nel 1937, e il Duce entusiasta  decise di battezzarla «Via Balbia».

Le vicissitudini della politica, e poi lo scoppio della guerra, segnarono la fine del progetto della «Costa Azzurra» libica. Ma la popolarità di Italo Balbo era cresciuta a dismisura, tanto da fare ombra al Duce. E furono in molti a sospettare che la sua scomparsa non fosse proprio un «increscioso incidente». Balbo morì il 18 giugno 1940 nel cielo di Tobruk, quando l’apparecchio che pilotava fu abbattuto «per sbaglio» dalla contraerea italiana.

Paolo Romani
Presidente di Italie en direct

(Breve uscita anche ne La Voce e Il Tempo, domenica 16 febbraio 2025)

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Paolo Romani
Paolo Romani, journaliste italien doté d’une importante expérience parisienne et internationale, est co-fondateur de L’Italie en Direct, association qu’il préside depuis 2019. Il réside à Paris depuis des années. Des centaines de vidéos – appartenant à plusieurs sous-catégories : art, cinéma, culture, économie, institutions, médias, mode, musique, théâtre – sont à votre disposition sur le site. Elles ont pour but d’illustrer les différents aspects de la présence italienne en France, de présenter les réflexions d’Italiens de prestige opérant à Paris ainsi que des spécialistes français de l’Italie. Sans oublier certains Italiens de passage dans la capitale de la France.

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