Il quinto ed ultimo volume “La letteratura e il sacro”, (Narrativa e Teatro, Dagli anni Settanta del Novecento fino ai nostri giorni), che l’Editore BastogiLibri ha da qualche mese mandato in libreria, completa la complessa ed articolata opera, ideata e realizzata da Francesco Diego Tosto, il cui obiettivo si propone in un serrato confronto tra letteratura e sacro di verificare la dimensione religiosa presente nel panorama letterario italiano che va dall’Ottocento fino ai nostri giorni e di legittimarne il significato non come finalità ma come ricerca di senso e interrogazione dell’io. Ne scaturisce che la religiosità di un’opera non è un criterio riconducibile necessariamente ad una integralità di fede, ma consiste nella verifica delle ragioni spirituali dell’esistenza in essa espresse.
Quest’ultimo volume, l’ultimo dell’opera che va dagli anni Settanta del Novecento fino ai giorni nostri, si avvale della prefazione del Cardinale Gianfranco Ravasi, dell’introduzione di Francesco Diego Tosti e di una intervista inedita a Ferruccio Parazzoli a cura di Alessandro Zaccuri. Numerosi i contributi critici sui grandi narratori di area cattolica e di religiosità laica del Novecento, quali Prezzolini, Pasolini, Eco, Gadda, Palazzeschi, Bacchelli, Berto, De Filippo, Fabbri, Cattafi, Moravia, Primo Levi, Calvino, Fava, Sciascia, Davide Maria Turoldo, Pomilio, Bufalino, Luzi, Natalia Ginzburg, Ortese, Morante, Tamaro, Saviane, Silone, Ulivi, Maffeo, ed ancora un elenco interminabile di autori che ricadono nella sfera letteraria del sacro e delle varie forme di religiosità.
Opera monumentale “La letteratura e il sacro”per la scelta del tema affrontato, quel sacro che permea l’opera letteraria, ed è in questa direzione, afferma Francesco D. Tosto, che la letteratura diventa una forma di conoscenza, che parte dall’uomo, recupera la memoria del sacro e l’angoscia esistenziale che esso contiene, senza temere la possibilità laica, atea o religiosa, aprendosi ad ogni pista gnoseologica e considerando ogni eventuale rischio della postmodernità non come ostacolo alla sua espressione ma come risorsa. Una risorsa che il cardinale Ravasi individua nella letteratura e nella stessa religione, le quali servono a mostrare il senso della vita e dell’arte, in grado di investigare i contorni di un’isola, quella della creatura umana, coacervo di contingente ed assoluto in grado di declinarli, quale contrappunto armonico della vita.
Arriva dunque alla fine del suo percorso fluviale la ricerca puntuale, partita nel 2009, di Francesco D. Tosto, che s’immette nel suo delta, una sorta di Pentateuco dove regna sovrana la fede, l’aspirazione finale di ogni essere umano con immensa gioia per chi la raggiunge ed il rammarico per quanti ne sono rimasti orfani.
Raffaele Bussi
L’autore
Francesco Diego Tosto, docente di Lettere nei licei, insegna Storia della Chiesa, Storia della Teologia Protestante e Letteratura Religiosa presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose « San Luca » di Catania della Facoltà Teologia di Sicilia. Cultore di Storia del Cristianesimo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania, ha pubblicato sulla storia e sul pensiero della Riforma protestante il volume Calvino punto di convergenza, ESI, Napoli 2003; ha collaborato inoltre al Dizionaio dell’età della Riforma, Città Nuova, Roma 2006, con la stesura di molte voci relative ad avvenimenti, concetti e personaggi del XVI secolo. E’ autore e curatore del progetto in cinque volumi La Letteratura e il Sacro: I. Storia – Fonti – Metodi (sec. XIX-XX); II. L’universo poetico (Ottocento e prima parte del Novecento); III L’universo poetico (Dalla seconda metà del Novecento ai nostri giorni), ESI, Napoli 2009-2011; IV Narrativa e teatro (Ottocento e Novecento, fino agli anni Sessanta).