Il film “Parthenope” di Paolo Sorrentino, presentato in concorso a Cannes, dal 24 ottobre 2024 nelle sale italiane, arriverà anche in Francia il prossimo 12 marzo. È un viaggio nei temi universali della decadenza, del desiderio, e della libertà assoluta, trasposti in un contesto napoletano ricco di simbolismi e contrasti.
La protagonista, Parthenope, nasce in acqua, nel 1950. È una donna di una bellezza travolgente, la cui vita si intreccia con quella degli altri in un gioco seduttivo e spietato. La sua presenza incarna la voglia di vivere e la libertà, quella che sottomette chiunque le stia vicino, costringendoli a inchinarsi o a violarla. I suoi sguardi e il suo corpo sono le sue armi, come una Cleopatra moderna. Il film è attraversato da una fotografia vibrante che mescola nostalgia e decadenza, con case opulente che sembrano sussurrare storie di grandezza passata e corruzione.
Il contesto geografico è descritto come un luogo di contraddizioni: tra il lusso e la miseria, tra il divino e il profano, dove tutto è permeato dal senso del tempo che scorre inesorabile.
La città è un palcoscenico perfetto per la vicenda di Parthenope, che sembra una sorta di personificazione di Napoli stessa: un prisma di mille colori, in cui bellezza e degrado convivono.
I personaggi secondari, come Raimondo e Sandrino, tragici e snodati intorno alla protagonista, intrappolati in un triangolo amoroso che si fa sempre più insostenibile, fino a esplodere in un epilogo che li lascia schiacciati dalla realtà.
La figura di Parthenope, però, è il vero fuoco: una seduttrice che non prova mai soddisfazione, capace di ammettere il suo bisogno di amore solo quando ormai l’ha perso.
Il film gioca anche su una riflessione più profonda sulla condizione umana: la ricerca della verità attraverso l’arte, la filosofia, e le esperienze di vita. Il professore Marotta, per esempio, rappresenta una sorta di figura paterna che guida Parthenope verso un viaggio di emancipazione, pur lasciandola poi alla solitudine necessaria all’esperienza formativa.
In questo paesaggio, Sorrentino sembra indagare le contraddizioni di una città che è allo stesso tempo cultura, tradizione e violenza, amore e morte. Parthenope, come Napoli, è in un continuo movimento: un corpo che danza tra sensualità e autodistruzione, tra passato e futuro. La sua evoluzione da giovane seduttrice a donna consapevole della propria forza e del proprio potere è il cuore di una storia che mescola erotismo, decadenza e riflessione filosofica. Ci sono anche riferimenti a un passato più grande, a figure come Proust, Fellini, e Freud, e ad altri archetipi culturali e letterari. La decadenza della Napoli descritta nel film non è solo sociale, ma anche spirituale e artistica.
La storia di Parthenope, che a tratti sembra fluttuare tra la bellezza e la rovina, si unisce in un ultimo, potente epilogo che la vede tornare a casa, alla fine della carriera universitaria, dove il passato e il futuro si mescolano in un destino che non può essere evitato. In definitiva, questo film non è solo una storia d’amore e di passione, ma una riflessione più ampia sull’identità, sul potere della seduzione, sulla decadenza e sulla redenzione.
Chiunque possa entrare in questo mondo, anche senza conoscere Napoli o il contesto specifico del film, troverà una narrazione universale e piena di emozioni. Il film si offre come un caleidoscopio di storie, sensazioni e riflessioni che, come Napoli stessa, è impossibile da dimenticare.
Rosa Chiara Vitolo
In Francia:
12 mars 2025 en salle | 2h 17min | Drame, Romance
De Paolo Sorrentino
Par Paolo Sorrentino, Umberto Contarello
Avec Celeste Dalla Porta, Stefania Sandrelli, Gary Oldman
Trailer con sottotitoli in italiano QUI + conferenza stampa con Sorrentino al Festival di Cannes in francese, inglese e italiano
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