Uno sbarco simbolico in difesa dei diritti. È l’idea che ha avuto un gruppo di italiani residenti a Barcellona e che pian piano sta prendendo sempre più piede, sia grazie alla rete che al sostegno di personaggi noti, ma soprattutto grazie al passaparola.
Una “nave dei diritti” che partirà da Barcellona direzione Italia e più precisamente Genova, un “viaggio andata e ritorno con una nave di linea” ci dice Andrea De Lotto, uno degli organizzatori, che ci spiega anche come l’idea iniziale fosse quella di prendere una nave ad hoc ma essendo tutto self made « non ci fossero molti fondi disponibili… ». Partenza da Barcellona quindi “il venerdì sera a mezzanotte e arriviamo a Genova il sabato alle 6 del pomeriggio, quindi la domenica si farà un’intensa giornata dei diritti e ritorno pullman…” o con l’auto, dato che le adesioni stanno arrivando da diverse comunità di italiani all’estero.
Adesioni che crescono di giorno in giorno per questa idea nata la scorsa estate in Spagna e che ha subito trovato sponda tra gli italiani residenti negli altri paesi europei, come Francia, Grecia, piuttosto che il Belgio, con Bruxelles in prima fila: “Da fuori si ha il vantaggio di essere meno invischiati, meno avvelenati e meno bombardati da un clima che alla fine ti scandalizza più delle pagine dei giornali, che sono comunque molto più legate ai palazzi – continua De Lotto -. La cosa che ci interessa di più – perché sappiamo che il discorso che va ben oltre un governo, una colore, il palazzo – è quello che sta succedendo agli italiani”. Una manifestazione che, seppure non legata al popolo viola, ne segue comunque la scia, anche perché “le risposte entusiastiche a questi movimenti ci fa capire che forse se ne sente il bisogno”.
Ora fuori i nomi. Perché è chiaro che senza degli appoggi una manifestazione del genere ha poche possibilità di raggiungere il clamore e il successo che piano piano questa idea sta riscuotendo. E allora i pezzi da 90 sono Saramago e Dario Fo “che vorrebbe essere sulla nave, altrimenti sarà sicuramente a Genova e poi Plino de Aruda Sampaio, un intellettuale brasiliano, e stiamo cercando Almodovar” e poi Moni Ovadia, Beppe Grillo, Paolo Fresu, Erri De Luca, Franco Battiato, Lella Costa, Roberto Scarpinato e tanti altri, e nonostante sul sito tra i vari video di adesione, potrete trovare quello dell’eurodeputato De Magistris, il gruppo sottolinea come il loro non sia un movimento legato a qualche partito in particolare. Sempre De Lotto ci dice, infatti, che dai partiti c’è una certa equidistanza: “Non vogliamo essere né strumentalizzati né cavalcati. Se però qualcuno vuole aderire può farlo. La questione comunque non è chi aderisce, ma come aderisce. Puoi aderire, insomma, ma senza appropriartene”.
Ma in pratica, come si svolgeranno queste giornate? Cosa avverrà materialmente a Genova e sulla nave? “Beh partendo da 5 diritti che abbiamo individuato come fondamentali, ovvero quello all’istruzione, quallo alla salute, diritto alla cittadinanza, al lavoro e alla casa cercheremo di dare dei contenuti a queste idee”. Ci saranno musica, dibattiti, proiezione sulla nave, ma è ancora tutto in fieri, in divenire, “grazie anche alle idee che quotidianamente riceviamo. Vorremmo che fosse una sorta di Social forum sulla nave – poi dipenderà dallo spazio che ci sarà dato. L’intento principe, comunque, è quello di creare un ponte tra i paesi, tra le persone”.
Un intento che sarà raggiunto nel momento in cui “in quei due giorni succederanno delle cose che ricorderemo in maniera positiva, se ci sarà un grande incontro di scambi, se si creerà coesione e entusiasmo, che è la parola che in Italia, quando siamo partiti con questa idea, ci dicevano mancasse”.
Se vorrete partecipare ricordate questa date e questi luoghi: il 25 giugno Barcellona e il 26 a Genova e buona traversata.
Francesco Raiola
Vedi il manifesto e numerose video sul sito : Lo Sbarco. Diario di bordo di un’impresa possibile.
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