Non ci mancava che la conferma ufficiale: in Campania, dichiara la Guardia di Finanza, c’è “una propensione a delinquere non comune alle altre regioni d’Italia”. Ma, attenzione, non è che i delinquenti da queste parti siano più delinquenti degli altri, è che trovano appoggio comprensione e talvolta complicità nella buona borghesia, specie quella danarosa.
E il contagio non risparmia chi dovrebbe stare dalla parte giusta: recentissima è la scoperta che un nutrito gruppetto di poliziotti in servizio nel delicatissimo settore della Direzione Investigativa Antimafia svolgeva indagini per conto di privati e per scopi illegali, servendosi degli strumenti d’ufficio. Insomma pedinavano mogli amanti mariti infedeli ma intercettavano anche imprenditori concorrenti del committente facendosi pagare con un tariffario dalle cifre variabili a seconda del gestore telefonico del cellulare.
Raggiunta (e spesso superata) anche la parità dei sessi, anche se la carriera si svolge prevalentemente in famiglia: quelle che assumono il ruolo di leader sono in genere le madri dei boss che finiscono in galera, mentre una buona percentuale delle camorriste attive hanno un legame sentimentale con un affiliato.
Anche in questo caso, i dati sono di provenienza scientifica, indaga la Facoltà di Sociologia dell’Università Federico II, accertando che i posti di comando sono riservati alle congiunte strette dei boss, ma da qualche anno entrano nel “sistema” (denominazione ben poco dialettale, quasi scientifica, per indicare l’organizzazione malavitosa) anche le “autonome” nella percentuale di 4 su 10. Ci stanno studiando su le storiche, ovvero le docenti universitarie riunitesi a Napoli nel convegno intitolato “Gli spazi delle donne nella criminalità organizzata meridionale fra 19° e 21° secolo: ruoli, pratiche, identità”. Qualche dato: su 4.470 reati di ferimenti e risse presi in esame, le donne compaiono 862 volte come vittime 361 volte come colpevoli e di solito (261 volte) responsabili del ferimento di avversarie in amore, oppure per liti familiari o di vicinato.
Le donne di solito preferiscono attività delittuose del tutto casalinghe, come l’usura e la prostituzione, ma l’ultima lady camorra è stata arrestata prima per estorsione, poi per aver messo in piedi un’organizzazione dedita a rapine e racket nella zona orientale, nei Quartieri Spagnoli le sei usuraie da poco arrestate solevano minacciare gli insolventi di spaccare loro la testa con una mazza.
Eleonora Puntillo