Era dal 1990 che un italiano non presiedeva la giuria del Festival di Cannes. L’ultimo è stato Bernardo Bertolucci. Quest’anno a prendere le redini della 65esima edizione, che si terrà dal 16 al 27 maggio, sarà Nanni Moretti.
Il 58enne attore e regista italiano è considerato un habitué della Croisette, dove ha ricevuto la Palma d’oro nel 2001 con “La stanza del figlio”. Moretti, che succede a Robert De Niro, durante la sua carriera ha presentato ben sei film al festival di Cannes, tra cui “Habemus Papam”, lo scorso anno. Pellicola molto apprezzata proprio in Francia, scelta dai Cahiers du Cinéma come miglior film dell’anno. Ospite per sei volte della rassegna, già membro della squadra incaricata di assegnare i premi nel 1997, durante il cinquantenario della manifestazione: era l’anno in cui la Palma d’Oro aveva laureato “Il sapore della ciliegia” di Abbas Kiarostami e “L’anguilla” di Imamura, con Wong Kar Wai miglior regista per “Happy Together” e “Il dolce domani” di Egoyan vincitore del Grand Prix.
Se non c’è una sua pellicola pronta, la Croisette trova sempre il modo di accoglierlo, anche in veste di professore di cinema, come avvenne nel 2002, con una lezione dove il regista presentò, tra l’altro, un filmato, divertentissimo, sulla sua esperienza di giurato.
Il delegato generale del Festival, Thierry Frémaux, ha definito Moretti uno dei “grandi” nel suo personale “pantheon” e ha ricordato che Cannes ha avuto tre presidenti di giuria statunitensi negli ultimi quattro anni e dunque, ha osservato, «è buona cosa tornare a un europeo». Prima di De Niro, l’anno scorso, la giuria era stata guidata da Tim Burton nel 2010, dall’attrice francese Isabelle Huppert nel 2009 e da Sean Penn nel 2008.
È la Francia tutta a tributare sempre una grande accoglienza ai lavori di Moretti. “Habemus Papam” ha incassato quasi tre milioni di euro. La leggendaria rivista les “Cahiers du Cinéma” l’ha inserito al primo posto tra le migliori opere cinematografiche del 2011. Cosa che Moretti ha giustamente ricordato nelle sue prime dichiarazioni non appena si è diffusa la notizia della nomina.
È quasi certo che il regista si troverà a dover giudicare la nuova opera di Matteo Garrone “Big house” e il ritorno alla regia di Bernardo Bertolucci con “Io e te”. E proprio Bertolucci è stato l’ultimo presidente italiano nel 1990. La prima volta fu nel 1966 quando a presiedere fu chiamata Sophia Loren allora trentenne. Monica Vitti avrebbe potuto essere la seconda italiana nel 1968, ma arrivata a Cannes le contestazioni la convinsero a dimettersi. Altri giurati la seguirono fino a che, nel salone del Palais, non si chiese l’interruzione delle proiezione in solidarietà con gli operai e gli studenti in sciopero. Il giorno successivo, il festival fu interrotto e nessun premio venne assegnato.
Violetta Luongo