Ieri è scomparso Franco Battiato, uno dei più importanti autori della musica italiana. In 50 anni di carriera, le sue canzoni sono state spesso utilizzate nel nostro cinema e sono presenti in una decina di film. Ma il regista che più di tutti ha fatto ricorso ai testi di Battiato è senza ombra di dubbio Nanni Moretti. Le ha inserite in ben tre film : “Scalo a grado” in Bianca (1984), “I treni di Tozeur” in La messa è finita (1985) e “E ti vengo a cercare” in Palombella rossa (1989).
Ed è quest’ultima utilizzazione a simbolizzare meglio di ogni altra il rapporto di Moretti con Battiato. Michele Apicella, l’alter ego del regista, la intona ben tre volte nel film : prima nel traffico di Roma, poi, durante una tribuna politica, incalzato sulla strategia del partito comunista, pronunciando l’espressione “questo sentimento popolare” non può fare a meno di mettersi a cantare a squarciagola la canzone fissando la telecamera sotto lo sguardo attonito dei giornalisti ed infine, durante una mitica partita di pallanuoto.
In questa scena, l’attore incomincia sussurrando il testo mentre si avvicina alla porta per tirare il rigore decisivo e poi viene accompagnato da tutto lo stadio che in uno slancio mistico canta : “questo secolo oramai alla fine saturo di parassiti senza dignità mi spinge solo ad essere migliore con più volontà. Cercare l’uno al di sopra del bene e del male. Essere un’immagine divina di questa realtà. E ti vengo a cercare perché sto bene con te” prima che il coro dei tifosi per incitare la squadra “Acireale” non riprenda il sopravvento provocando il disappunto di Moretti.
Ecco, in questo passaggio c’è, a mio avviso, lo sforzo di elevazione titanesco di due giganti della cultura italiana, sopraffatti comunque dalla massa:
Quando Moretti cantò Battiato in Palombella rossa:
Link per approfondire:
- Il cinematografo – Franco Battiato, le sue canzoni al cinema
- e su Youtube
Battiato canta « E ti vengo a cercare«