Il titolo, perchè per il centenario della nascita che si celebra il 23 ottobre, Gianni Rodari, il grande favolista e indimenticabile pedagogo per l’infanzia, era stato definito appunto maestro senza cattedra.
La cattedra ce l’ha, invece, se gli viene dedicato un Castoro, una biografia che gli consente di entrare ufficialmente nella letteratura italiana, se Google gli dedica l’analogo sulla rete e se in Russia dove è popolarissimo si celebrano molteplici eventi tratti dalle sue opere. Infine, non dimentichiamo che i suoi libri hanno meritato numerosi riconoscimenti, fra cui, nel 1970, il prestigioso premio «Hans Christian Andersen», considerato il «Nobel» della letteratura per l’infanzia.
Nel mio piccolo l’ho sempre amato moltissimo. Intanto perchè con Favole al telefono, che costituisce l’asse della sua opera, mi ha riconciliato col telefono, questo strumento terribile, che si era trasformato in strumento di tortura in mano ad un mio fan che telefonava alle due del mattino.
Gli perdonai volentieri in nome della splendida favola della volpe.
La ricordate?
La volpe si fingeva morta e giaceva in mezzo alla strada e le galline accorrevano felici di costatarne la dipartita. E quando erano tutte riunite lei si levava e ne faceva un boccone.
Ma il bello era che ripeteva sempre lo stesso trucco e sempre quelle ci cascavano, perché, concludeva Rodari, le galline non hanno memoria.
Un invito a che ce la si abbia noi, la memoria, se non vogliamo assomigliare a questo simpatico animale.
E cosa dire poi delle filastrocche?
Rodari usa le filastrocche con parole a triplice, quadruplice senso, come nessun altro nella nostra letteratura.
Lontanamente gli si può rapportare Palazzeschi con Lasciatemi divertire o talora Gozzano.
Le filastrocche sono cose per bambini ma anche per adulti e questo i Russi, che amano la poesia popolare, l’hanno capito.
Ma lo aveva capito anche nientemeno che Agatha Christie che ha costellato i suoi gialli di filastrocche infantili ed addirittura, come nel celebre E poi non ne rimase nessuno, ha condotto tutta l’azione dei delitti attraverso una filastrocca.
Scrittore per bambini Rodari?
Anche per adulti dunque, scrittore di tutti. Egli con la sua Grammatica della fantasia ci ricorda che ci sono vari tipi di realtà e che quella della fantasia ha forse il primato su quella fisica, materiale ed anche storica.
La fantasia è infatti profondamente liberatoria.
Una vera rivoluzione e non solo letteraria.
Carmelina Sicari
LINK:
– Un intero portale di eventi, contenuti, percorsi e idee per appassionati piccoli e grandi di Gianni Rodari: https://100giannirodari.com/
– Gianni Rodari, lo scrittore che insegnava a inventare.
Google ricorda la lezione di Gianni Rodari che, in un mondo costretto a sostituire la scuola con la didattica a distanza, ci insegna a tornare bambini usando la fantasia: https://www.focus.it/cultura/storia/gianni-rodari-biografia
Buongiorno,
Vorrei attirare la vostra attenzione sulle pubblicazioni della casa editrice parigina YPSILON ÉDITEUR (www.ypsilonediteur.com) che ha una collana di letteratura italiana tradotta ed a volte bilingue italiano-francese e che sopratutto ha appena pubblicato per il compleanno di RODARI la prima traduzione francese del bellissimo « LIBRO DEGLI ERRORI », traduzione eccellente del grande traduttore letterario Jean-Paul Manganaro (http://ypsilonediteur.com/fiche.php?id=179).