È dedicato al cinema d’autore, con le immagini di Antoine Doinel / Jean-Pierre Léaud – l’attore-personaggio-feticcio del grande e compianto François Truffaut e, in primo piano, dell’attrice Nastassia Kinski, il manifesto della 72a Mostra di Venezia, ideato e realizzato per il quarto anno da Simone Massi.
Nato a Pergola nel 1970, è fra gli ultimi pionieri dell’animazione “a passo uno” e ha all’attivo oltre 200 premi vinti nei principali festival nazionali e stranieri, oltre a essere ritenuto uno dei più importanti autori di cortometraggi di animazione a livello internazionale.
E’ davvero un grande artista, sempre legato alla sua terra d’origine, alle sue radici che, sempre, fan capolino nei suoi lavori.
Lanciato e fatto conoscere qualche anno fa – dopo molta e dura gavetta – dalla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro che ha da poco chiuso i battenti e che quest’anno ha festeggiato i suoi 50 + 1 anni, sotto la nuova guida di Pedro Armocida, Simone è animatore indipendente, ha studiato ed è cresciuto presso i corsi di Cinema di animazione alla Scuola d’arte di Urbino.
In 19 anni ha ideato e realizzato (da solo e interamente a mano) 19 film di animazione che sono stati mostrati in 60 Paesi e che sono stati riproposti alla 69a Mostra di Venezia 2012, insieme ad un inedito, Animo resistente – riproposto a Pesaro Film Fest quest’anno.
Per i suoi lavori Massi non si serve dell’uso del computer, ma realizza tutto a mano su carta, attraverso l’uso di matite, carboncini, gessetti, pastelli, grafite e china.
Il manifesto della 72. Mostra 2015 si colloca in una linea di continuità sia figurativa che narrativa con i tre precedenti (2012-2014).
In primo piano, troviamo una figura femminile che rimanda alle fattezze di un’icona del cinema d’autore degli Anni Ottanta, Nastassja Kinski, figlia d’arte del quasi ‘mostro sacro’ Klaus. Il film ‘citato’ potrebbe essere Paris, Texas di Wim Wenders. Sullo sfondo, il protagonista del manifesto precedente, ispirato invece dall’inquadratura finale del capolavoro I 400 colpi di François Truffaut e del suo protagonista, Antoine Doinel/Jean-Pierre Léaud.
Osservate l’una di seguito all’altra, le quattro immagini generano un effetto di …discesa agli inferi, offrendosi allo sguardo dello spettatore come le tessere di un mini-racconto che ognuno può liberamente interpretare, lasciandosi guidare dalle suggestioni evocate dai rimandi e dalle citazioni cinematografiche.
L’identità visiva e l’immagine coordinata della Mostra di Venezia è stata curata anche quest’anno dallo Studio Graph.X di Milano, sulla base dei disegni dello stesso Massi.
La 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta, si svolgera’ al Lido dal 2 al 12 settembre 2015.
Maria Cristina Nascosi Sandri