Verso la 79. Mostra del Cinema di Venezia: il manifesto, le giurie e i Leoni alla carriera

Con Altritaliani andate a scoprire utili informazioni sulla ormai prossima e attesa Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica organizzata dalla Biennale di Venezia e diretta da Alberto Barbera; si svolgerà al Lido dal 31 agosto al 10 settembre 2022. La prima edizione di questa rassegna di cinema mondiale si svolse novant’anni fa nel 1932. Ne abbiamo parlato a luglio. Oggi vi anticipiamo il manifesto, la madrina di questa edizione, la composizione delle varie Giurie e i  premi alla carriera.

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IL MANIFESTO DELLA MOSTRA E LA SIGLA DELLA BIENNALE CINEMA 2022 FIRMATI DA LORENZO MATTOTTI

È una donna-leonessa alata sospesa in volo che presenta la 90esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel nuovo manifesto realizzato dell’illustratore e autore italiano Lorenzo Mattotti  per celebrare l’evento che si svolgerà al Lido di Venezia dal 31 agosto all’10 settembre 2022. Mattotti (Brescia, 24 gennaio 1954) già regista del film d’animazione “L’invasione degli Orsi in Sicilia, tratto da un celebre racconto di Dino Buzzati e presentato a Cannes nel 2019, firma per il quinto anno l’immagine del manifesto ufficiale, e per il quarto anno la sigla che aprirà ogni proiezione ufficiale. “Sono 90 gli anni dalla prima edizione della Mostra e per questo abbiamo voluto che l’immagine avesse delle linee classiche, così come classica è stata la scelta del fondo oro. Il colore oro è anche un riferimento ai manifesti dei primi decenni del Novecento” ha spiegato il Direttore della rassegna Alberto Barbera. “La Mostra è sempre stata classica, ma anche provocatoria. Qui il Leone, simbolo di potere e forza, si è trasformato in una Leonessa, che ha in sé eleganza e creatività. Dopo 90 anni, il Leone di Venezia, simbolo della Mostra, è ora diventato una Leonessa che vola attraverso la storia con energia e leggerezza, simbolo di speranza, lontano dall’aggressività e dalla ferocia”.

LA MADRINA DELL’EDIZIONE 2022

Sarà l’attrice e conduttrice spagnola Rocío Muñoz Morales a condurre le serate di apertura e di chiusura della  Mostra, realizzata sotto l’egida della Biennale di Venezia e presieduta per il secondo anno dal produttore veneziano Roberto Ciccutto. La Morales è nata a Madrid nel 1988. Attrice, conduttrice ed ex modella, nel 2013 ha affiancato Carlo Conti nella conduzione del 65° Festival di Sanremo durante le cinque serate. Dopo aver mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo in giovane età come ballerina professionista, ha studiato recitazione e ha debuttato in alcune serie per la televisione spagnola. È l’attuale compagna dell’attore Raoul Bova. Sicuramente la sua avvenenza e la sua professionalità colpiranno il pubblico veneziano.

LE PERSONALITÀ CHIAMATE A FARE PARTE DELLE VARIE GIURIE

La Giuria internazionale del Concorso Venezia 79 è composta dall’attrice Julianne Moore – presidente (USA), dal regista, sceneggiatore e produttore argentino Mariano Cohn, dal regista e sceneggiatore italiano Leonardo Di Costanzo, dalla regista e sceneggiatrice francese Audrey Diwan, dall’attrice iraniana Leila Hatami, dallo scrittore e sceneggiatore giapponese Kazuo Ishiguro, vincitore del Premio Nobel per la letteratura 2017, dal regista, sceneggiatore e produttore spagnolo Rodrigo Sorogoyen.

La Giuria di Orizzonti è formata da: Isabel Coixet – presidente (Spagna), regista, sceneggiatrice e produttrice, Laura Bispuri (Italia), regista, che ha vinto il David di Donatello con il suo primo cortometraggio “Passing Time”. Antonio Campos (USA), regista, sceneggiatore e produttore. Sofia Djama regista e scrittrice algerina. Edouard Waintrop (Francia), critico e programmatore, ha lavorato per più di venticinque anni al quotidiano parigino “Libération”. È stato direttore artistico della Quinzaine des Réalisateurs di Cannes rimanendo in carica per 7 anni.

I giurati del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” che assegnerà senza possibilità di ex aequo, tra tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione ufficiale e Sezioni autonome e parallele), il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, e un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro, suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore, sono: Michelangelo Frammartino – presidente (Italia), regista. Il suo ultimo film “Il buco” è stato presentato in concorso a Venezia nel 2021, dove ha vinto il Premio Speciale della Giuria. Jan P. Matuszynski (Polonia), regista e sceneggiatore, Ana Rocha de Sousa (Portogallo) regista, sceneggiatrice e artista, Tessa Thompson (Usa), attrice e produttrice. Rosalie Varda (Francia), produttrice e costumista francese.

I LEONI ALLA CARRIERA

Sono stati attribuiti alla grande attrice francese Catherine Deneuve e al regista e sceneggiatore statunitense Paul Schrader il Leone d’oro alla carriera della 79. Mostra del Cinema di Venezia.

La decisione di premiare alla carriera Catherine Deneuve (Parigi, 22 ottobre 1943) è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera. “È una gioia ricevere questo premio prestigioso alla Mostra di Venezia – ha dichiarato la Deneuve – che amo e conosco da molto tempo, da quando “Bella di giorno” di Luis Buñuel ha ricevuto a suo tempo il Leone d’oro nel 1967 (lei è stata la vincitrice della Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile). È un onore inoltre essere stata scelta per questo omaggio dalla Mostra, perché mi ha accompagnato molto spesso per tanti film. Grazie. Con Amicizia”. Così invece il Direttore Barbera ha voluto esprimere il senso di questo riconoscimento: “A una figura tra le più rappresentative della “Nouvelle Vague” e testimone privilegiata di un’idea di stile che si identifica con la moda d’oltralpe, Catherine Deneuve è passata a incarnare l’essenza della diva universalmente riconosciuta, affermandosi tra le più grandi interpreti della storia del cinema”.

Paul Schrader (Michigan, 22 luglio 1946), regista di film come “Il collezionista di carte”, “First Reformed”, “Il bacio della pantera”, “American Gigolo” e sceneggiatore (“Toro scatenato”, “Taxi Driver”, “Complesso di colpa”, “Yakuza”) alla notizia del riconoscimento ha dichiarato: “Sono profondamente onorato nell’accettare la proposta. Venezia è il mio Leone del cuore”. Il Direttore Barbera ha così motivato il premio: “Schrader è una figura centrale della New Hollywood che ha rivoluzionato l’immaginario, l’estetica e il linguaggio del cinema americano a partire dai tardi anni Sessanta. Non è un’esagerazione affermare che si tratta di uno dei più importanti autori americani della sua generazione, un cineasta profondamente influenzato dal cinema e dalla cultura europea, uno sceneggiatore ostinatamente indipendente, ma capace di lavorare su committenza e di muoversi con disinvoltura nel sistema hollywoodiano”.

Andrea Curcione, da Venezia

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Andrea Curcione
Andrea Curcione è nato e risiede a Venezia dal 1964. Laureato in Storia all'Università Ca'Foscari di Venezia, ama i libri, la scrittura, la fotografia e il disegno. Giornalista pubblicista, ha pubblicato alcuni racconti e romanzi noir di ambientazione veneziana. Si occupa soprattutto di critica cinematografica, ma per Altritaliani scrive anche di avvenimenti culturali e mostre di particolare interesse che si inaugurano nella città lagunare.

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